
È tra i cento borghi più belli d’Italia, Fontanellato nel 2019 è addirittura entrato nella lista delle 20 città più belle del paese, collocandosi all’ottavo posto. Città slow, è ricca di capolavori: dalla Rocca Sanvitale con la “Saletta di Diana e Atteone” affrescata dal Parmigianino, al Labirinto di Franco Maria Ricci. Vanta un ricco tessuto produttivo e poco più di 7000 abitanti.
Abbiamo incontrato il sindaco Luigi Spinazzi, per scoprire le novità che attendono il suggestivo paese della bassa.
È sindaco dall’ottobre 2021 che primo bilancio fa di questa esperienza?
È un’esperienza estremamente coinvolgente. Mi sono sentito molto gratificato anche dall’esito delle urne che ci ha dato un bel riscontro. Questo è motivo di stimolo, ma ci impone molta responsabilità. Cerchiamo di restituire la fiducia che ci è stata data, rispondendo al meglio possibile alle tante esigenze delle persone. Il lavoro del sindaco è appassionante, mi rimane il rammarico di dover constatare che non ci sono sempre gli strumenti, in particolare economici, per rispondere a tutti i bisogni.
Su cosa si è concentrata la giunta, in particolare?
Il 2022 ci ha visto concentrati soprattutto nella progettualità per rispondere ai bandi del Pnrr, naturalmente senza tralasciare l’attività ordinaria.
Abbiamo poi gestito l’emergenza conseguita alla guerra in Ucraina con l’arrivo immediato di una ventina di profughi che abbiamo cercato di accogliere al meglio e poi abbiamo collaborato con le associazioni e con Ciac per i periodi successivi. Guardando indietro devo dire che è stato un anno molto impegnativo, aggravato dall’impennata autunnale dei costi dell’energia che ha fatto aumentare i prezzi delle utenze.
Anche nel nostro comune incide pesantemente e ci costringe a limare i numeri. Purtroppo non riusciamo a fare tutto quello che vorremmo, ma siamo contenti di aver istituito un fondo di 71.000 a favore dei cittadini con Isee basso per dare una mano a pagare le bollette ed è quasi tutto esaurito. Questo è un segnale dei tempi che cambiano. Nonostante il nostro territorio sia ricco, con un tessuto imprenditoriale forte, purtroppo c’è un impoverimento generale. Lo vediamo anche dall’aumento della richiesta di cibo e di immobili in affitto a prezzi calmierati.
Quella di Fontanellato è una realtà fatta anche di turismo. La rocca Sanvitale e anche diverse manifestazioni ed eventi consolidati attraggono i visitatori. Come è andato l’anno appena trascorso?
Abbiamo avuto un afflusso di visitatori importante. Il museo della Rocca ha staccato circa 40 mila biglietti, di cui un 20% di gruppi scolastici. Non sono i numeri d’oro di pre-pandemia, ma è stata una ripresa davvero qualificante. I turisti ci attestano di apprezzare moltissimo la bellezza del castello con il borgo e il fossato che devo dire fa la differenza. Per questo cerchiamo di mantenerlo nelle migliori condizioni, anche se il caldo non ci aiuta, perché fa proliferare le alghe in superficie. È una questione solo estetica, la qualità dell’acqua è ottima e infatti sotto ci sono i pesci. Stiamo cercando ancora una soluzione per il periodo estivo.
Altro elemento che contribuisce a portare visitatori è il Labirinto della Masone, voluto da Franco Maria Ricci che merita decisamente una visita. Poi abbiamo altri fattori di attrazione come il mercato domenicale che cerchiamo di mantenere qualificato così come quello dell’antiquariato che si svolge la terza domenica di ogni mese, con espositori di alto livello. Infine abbiamo consolidate rassegne culturali come Musica in Castello di cui Fontanellato è capofila.
E dal punto di vista ricettivo?
È interessante il fatto che stanno aumentando le richieste di posti letto in piccole unità ricettive di B&B sia nel centro che nel circondario e devo dire che il riscontro dei proprietari è molto positivo. Ne abbiamo anche un paio in fase di completamento. La domanda c’è. Forse anche grazie all’importante gioco di squadra con l’associazione I Castelli del Ducato che ha sede qui. Stanno facendo un buon lavoro di promozione. Devo aggiungere che abbiamo un’eccellenza a livello internazionale nel campo riabilitativo – il Cardinal Ferrari – che genera anche l’esigenza di trovare alloggi in affitto. È un punto di forza. Così come il santuario, il richiamo mariano è forte, il pellegrinaggio è continuo. Devo dire Fontanellato è un paese molto accogliente.
Cosa manca quindi a Fontanellato? Se avesse a disposizione i fondi cosa farebbe?
Mi piacerebbe potenziare, in tempi non lunghissimi, le piste ciclabili per fare una rete con quelle esistenti, ma anche con Parma. Stiamo ragionando con Fontevivo e con il capoluogo pensando a un percorso per i pellegrini “Duomo di Parma – Abbazia di Fontevivo – Santuario ella Beata Vergine del Santo Rosario”. Oggi il traffico aumentato non c’è la sicurezza di un tempo e questo sarebbe un intervento molto utile.

E a livello urbanistico quali interventi state pensando?
Siamo in dirittura d’arrivo con il Pug che è lo strumento che ci permette di pianificare l’assetto, nel rispetto delle linee della Regione ciò con il contenimento del consumo del suolo. Stiamo cercando di realizzare un percorso sicuro verso il Labirinto e poi a ridosso dell’autostrada c’è un parcheggio che vorremmo riqualificare, in accordo con la società Autostrade, per realizzare un autogrill diffuso. In pratica un’area di sosta con possibilità di ricarica per i veicoli elettrici, ma con la possibilità di arrivare in paese con bike sharing o a piedi. Questa è la suggestione maggiore del nuovo Pug. Poi abbiamo il progetto, in ambito sanitario, di riqualificare dal punto di vista energetico e sismico la sede della Croce Rossa, di potenziare la Casa della Salute e, in accordo con Asp, Ausl e la casa protetta Peracchi, di aumentare gli alloggi per le persone autosufficienti.
Quanti fondi riceverete dal Pnrr e quali sono i principali progetti?
Abbiamo ricevuto un finanziamento di 950 mila euro per ampliare la strada di ingresso a nord del paese e realizzare contestualmente la pista ciclabile. Poi ci siamo aggiudicati 870 mila euro per realizzare una nuova palestra a servizio della scuola media. Inoltre realizzeremo la riqualificazione energetica del Teatro Comunale, con l’isolamento del tetto e l’impianto di riscaldamento e raffrescamento, grazi a 250 mila euro cui ne aggiungiamo come Comune 60.000. In ambito digitalizzazione abbiamo ricevuto 336.506 euro che andranno a migliorare sia il sistema interno che le interlocuzioni con i cittadini. Il Pnrr è una grande opportunità, anche se per i piccoli comuni è un lavoro molto impegnativo sia la fase di progettazione che quella rendicontazione. Per questo voglio ringraziare tutta la struttura che ha dato sempre il massimo.
Tatiana Cogo