
Nei locali a Parma e Reggio Emilia
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21/11/2009
Dopo alcuni anni di assenza, sabato 21 novembre torna al circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) uno degli artisti più amati da chi sa apprezzare la vera satira: Daniele Luttazzi, stavolta alle prese con «Va’ dove ti porta il clito», il suo irriverente monologo del 1996 completamente rivisitato alla luce dei tempi attuali. Lo spettacolo inizia alle ore 21.30, con ingresso riservato ai soci Arci e biglietti a 18 euro; alle ore 20 apertura del circolo, del punto ristoro (prenotazioni allo 0522-671970) e degli aperitivi gratuiti fino alle 21, info www.arcifuori.it.
Odiato a destra e sabotato anche a sinistra, Luttazzi è il grande epurato e censurato dalla tv, l’unica vittima del famoso «editto bulgaro» di Berlusconi a non aver mai più avuto la possibilità di lavorare in Rai e uno dei rarissimi artisti che in nome anche di una sola battuta non è disposto a scendere a patti con nessuno. Il suo spettacolo in arrivo al Fuori Orario è tratteggiato come la «parodia “pornografica e blasfema” di un bestseller famigerato, satira che fu oggetto di una querelle giudiziaria che si risolse con una doppia vittoria per Luttazzi (a favore del quale si schierarono i nomi più importanti della critica letteraria: Maria Corti, Guido Almansi, Patrizia Violi, Alberto Bertone, Omar Calabrese). “Va’ dove ti porta il clito” sottoponeva al vaglio di una critica corrosiva il sentimentalismo melodrammatico e l’insieme arrugginito dei valori sbandierati dal testo originale; pathos e valori che, a 12 anni di distanza, sono diventati programma di governo e incubo esistenziale per molti».
Motivo non secondario, quest’ultimo, per riproporre oggi un tale esercizio di realismo esplicito, aperto ai singulti di un riso irrefrenabile, che fu allo stesso tempo denuncia delle mostruosità che stavano incombendo e teatro attualissimo di una interiorità contemporanea, non pacificata. Il monologo di Luttazzi ritorna dunque sulle scene per dissacrare i tromboni, e le loro verità precostituite, con l’intarsio ritmico di associazioni verbali e iconiche che valsero all’attore il plauso della critica, il successo di pubblico e il Premio di satira politica «Forte dei Marmi» 1996.
Nato a Santarcangelo di Romagna nel 1961, Daniele Fabbri, in arte Luttazzi, dal 1988 a oggi è stato autore e interprete di monologhi satirici esilaranti: «Non qui, Barbara, nessuno ci sta guardando», «Chi ha paura di Daniele Luttazzi?», «Adenoidi», «Va’ dove ti porta il clito», «Tabloid», «Barracuda», «Satyricon», «Sesso con Luttazzi», «Bollito misto con mostarda», «Come uccidere causando inutili sofferenze» e «Decameron». Nel suo curriculum figurano pure cinque programmi televisivi, due cd di canzoni e ben 17 libri bestseller fino al nuovissimo «La guerra civile fredda».
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