
26/02/2012
h.13.20
“30 mila studenti, 2000 dipendenti di cui 1000 appartenenti al corpo docente: sono i numeri dell’Università di Parma, un patrimonio inestimabile di cultura e competenza da valorizzare e mettere a disposizione della città. Oggi l’Ateneo ha troppe potenzialità inespresse e non si è ancora integrato al meglio col tessuto della città”.
Roberto Ghiretti, candidato sindaco di Parma Unita, interviene sulla distanza del mondo accademico dal contesto in cui opera. “Parma vanta uno degli Atenei più prestigiosi d’Italia, con fior di professori di fama internazionale che crescono la classe dirigente del futuro. E’ a loro che dobbiamo guardare per lo sviluppo della città. Se, da una parte, i docenti possono aiutare il Municipio con proposte ed interventi, gli studenti devono essere introdotti nel mondo del lavoro. Il Comune può intervenire, andando incontro ai nuovi dottori e, contemporaneamente, creando nuova linfa per le proprie iniziative”.
L’idea è di istituire un premio per le migliori tesi su argomenti di interesse comune: “Gli studenti che si distinguono per importanti elaborati di ricerca, devono godere di borse di studio o stage semestrali retribuiti all’interno del Municipio, dove poter sviluppare le proprie ricerche in favore della comunità. Ingegneri, architetti, fisici, chimici ed altre professionalità del settore scientifico possono dare un enorme contributo su questioni quali impatto ambientale, verde pubblico, urbanistica, viabilità, gestione dei rifiuti. Dalle facoltà umanistiche può arrivare un apporto fondamentale per la Cultura. Sociologi, psicologi e medici possono mettere a disposizione le loro risorse nell’ambito dei Servizi Sociali, oltre che favorire il benessere e la salute della collettività; gli esperti di comunicazione organizzare eventi, i laureati in giurisprudenza collaborare con l’ufficio legale. Ancora: i veterinari portare idee su argomenti quali randagismo, abbandoni, canili, i laureati in scienze economiche dare un contributo rilevante per ottimizzare le risorse disponibili. Oltre al Comune, si possono coinvolgere gli ordini professionali”.
Sarebbero molti gli effetti positivi di tale iniziativa: “Il Comune avrebbe un ulteriore supporto di idee e qualcuno pronto a realizzarle – precisa Ghiretti -. Si permette di creare un primo contatto retribuito in favore dei giovani col mondo del lavoro; per il neolaureato un’opportunità, per le casse comunali un grande investimento, a fronte di spese contenute, sui giovani, sul lavoro e sullo sviluppo di iniziative utili alla cittadinanza. E, finalmente, si verrebbe a creare la tanto auspicata, ma mai realizzata, sinergia tra Università e territorio. A questi, poi, l’Università può dare tanto, per esempio aprendo quel gioiello che è il Campus: oggi chiude i battenti nel fine settimana – conclude Ghiretti –, ma potrebbe diventare, grazie alle sue strutture all’avanguardia, la sede ideale per numerose iniziative che coinvolgano la città”.
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27/02/2012
h.16.00
Con riferimento al comunicato stampa divulgato da Roberto Ghiretti sabato 25 febbraio dal titolo “Stage in Comune per i migliori neolaureati e Campus aperto nel fine settimana”, l’Università degli Studi di Parma desidera specificare che, contrariamente a quanto affermato, il Campus Universitario è aperto tutti i giorni della settimana, compreso il sabato e la domenica, dalle ore 6 alle ore 21.30.
Ufficio Stampa
Settore Comunicazione e Relazioni Esterne
Università degli studi di Parma
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27/02/2012
h.17.20
“All’Università degli Studi di Parma, che comunica che il Campus universitario è aperto dalle 6 alle 21.30 anche nei giorni di sabato e domenica, rispondiamo che ci risulta che tale apertura riguardi esclusivamente le strutture sportive – comunicano da Parma Unita, movimento politico a sostegno del candidato sindaco Roberto Ghiretti -. Non ci risulta, invece, che durante il fine settimana siano aperte al pubblico le strutture universitarie quali aule, sale studio, biblioteche e dipartimenti. La nostra proposta va oltre l’attività sportiva e mira a creare un polo attrattivo per i giovani di Parma, studenti e non, che abbiano un luogo dove poter organizzare eventi, incontri, dibattiti, attività culturali e iniziative che possano favorire la socializzazione e l’integrazione. Un progetto, realizzabile solamente con l’intesa tra amministrazione e Ateneo, che, se attuato, porterebbe il Camp us universitario di Parma ad essere il punto di riferimento per i giovani della nostra città e un modello invidiato in tutta Italia”.
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