
21/06/2013
h.16.30
In attesa che il Sindaco firmi la nuova ordinanza che regolamenterà gli orari di apertura dei locali pubblici in zona movida vorrei cogliere l’occasione per fare alcune considerazioni su quanto avviene in via D’Azeglio da fin troppo tempo.
Fino a un paio d’anni fa il divertimento senza regole andava in scena in via Farini, poi tutto si è spostato in Oltretorrente, mettendo a soqquadro non una sola via, ma quasi un intero quartiere.
Fin qui le le panacee proposte dall’amministrazione comunale ricalcano vecchie formule: giro di vite sui locali, multe alla sosta selvaggia. E infatti a fine maggio siamo stati informati di 35 locali multati e 315 verbali per auto in divieto di sosta. Risultato? I problemi e i comportamenti restano sempre quelli, i residenti continuano a lamentarsi e gli esercenti lavorano col terrore delle ispezioni.
Per carità, le leggi sono leggi, e se ci sono le condizioni per multare qualcuno, si proceda senza dubbio, ma io ritengo che la situazione che si è andata consolidando in via D’Azeglio richieda un rapido cambio di passo. Quale regolamento può funzionare se ci si limita a controllare qualche locale? Ad essere multati devono essere prima di tutto coloro che danno vita allo scempio di una via occupata permanentemente con bivacchi e cori, che sporcano buttando lattine, bicchieri, che utilizzano la strada come latrina a cielo aperto, che danno vita a risse continue e pericolose.
È su questi comportamenti che si deve intervenire con una presenza costante delle forze di polizia municipale, almeno finché non si sarà rientrati nella normalità. Basterebbe poi che due autopattuglie con etilometro si piazzassero a Barriera Santa Croce e in via Bixio per verificare il grado di ubriachezza di chi si mette al volante e riportare di conseguenza ad un livello “umano” il consumo di alcolici.
Ripristinare in Oltretorrente uno stato di civile convivenza è la precondizione per qualsiasi regolamento che voglia, seriamente, migliorare le modalità di lavoro degli esercenti.
Diversamente temo che l’operato dell’assessore Casa, pur animato da buone intenzioni, si risolva in un po’ di fumo negli occhi e qualche multa per i proprietari dei locali che, non scordiamolo, sono imprenditori che lavorano comunque in un periodo di crisi, nella maggior parte dei casi sono persone serie e collaborative e non possono pagare sempre in prima persona per consentire alle amministrazioni di far vedere che fanno il proverbiale “giro di vite” fingendo di non vedere che il problema, quello vero, è sulle strade, nei comportamenti privi di alcun freno degli avventori.
Roberto Ghiretti
Parma Unita
___
22/06/2013
Leggendo il comunicato del consigliere Ghiretti relativo alla Movida, ci siamo sentiti chiamati a fare alcune considerazioni generali.
La prima é che, al contrario di quanto afferma il collega, le iniziative portate avanti dall’assessore Casa non si limitano a un “giro di vite”, ma sono proposte articolate, frutto di un lungo e impegnativo lavoro degli uffici comunali. Il Regolamento Movida, approvato in Consiglio pochi mesi fa, é il primo vero tentativo di risoluzione di un problema che fino ad oggi è stato affrontato con ordinanze limitate nel tempo e di dubbia efficacia.
Nella sostanza, il regolamento non si limita a semplici restrizioni per i locali, ma tocca trasversalmente vari punti, quali le premialità per gli esercenti virtuosi e l’inibizione all’apertura di nuovi Pubblici Esercizi nella zona monumentale, solo per fare due esempi.
Nell’illustrazione del regolamento, in Consiglio e nelle commissioni coinvolte, l’assessore Casa ha più volte sottolineato che non si tratta di un “prodotto finito” ma piuttosto dell’inizio di un percorso condiviso con esercenti, residenti e ragazzi per cercare di trovare un giusto equilibrio che possa essere soddisfacente per tutti. Nell’articolo 17 del suddetto regolamento si dice che questo avrà durata sperimentale di un anno, al termine del quale potrà essere valutato sulla base dell’efficacia.
Giusto qualche settimana fa ha avuto luogo, nella sala conferenze del Municipio, la prima riunione dell’Organo di Monitoraggio alla presenza dell’assessore Casa, del comandante della Polizia Municipale, di un dirigente del Comune di Parma, di alcuni rappresentanti di ARPA e Ausl, dei rappresentanti dei residenti, di alcuni esercenti e dei rappresentanti delle associazioni di categoria, oltre ad alcuni consiglieri del gruppo di maggioranza. In quell’occasione sono state sollevate tante criticità ed alcune problematiche, ma tutti hanno riconosciuto a questa amministrazione la voglia di affrontare il problema direttamente con le realtà interessate. Questo approccio ci sembra molto differente dalla semplice critica del consigliere Ghiretti.
Siamo consapevoli che il problema é anche nel comportamento di alcuni (pochi) ragazzi, e che vada affrontato con una presenza più capillare delle forze di polizia (municipale e non). Se il consigliere fosse stato presente alla riunione dell’Organo di Monitoraggio, avrebbe sicuramente ascoltato attentamente le parole del comandante Verrusio, e siamo sicuri che avrebbe apprezzato buona parte delle attività proposte, che diventeranno operative nei tempi necessari.
Detto questo, ci auguriamo che alla prossima riunione dell’Organo di Monitoraggio, il consigliere Ghiretti, da sempre attento alle politiche giovanili, possa partecipare attivamente alla discussione portando nuovi spunti e consigli.
Infine un invito più esteso a tutti i cittadini a partecipare al Festival delle Arti, meglio noto come BoulevArt, di questa sera nell’Oltretorrente. Da anni questa manifestazione rappresenta un’occasione unica per assistere a performance, esposizioni e workshop nel cuore della città.
Gruppo Consiliare
Movimento 5 Stelle Parma
___
PRIMARIE ONLINE: vota il segretario provinciale e cittadino del Pd di Parma!