“Ghiretti più forte di Buzzi e Ubaldi”

SMA MODENA
lodi1

01/05/2012
h.10.00

Intervista a Daniela Adorni, candidata per il consiglio comunale di Parma nella lista del PD.

Puoi presentarti.
Ho 47 anni e due figli ventenni: loro sono una delle ragioni per cui 4 anni fa, quando è nato il Partito democratico, ho deciso di impegnarmi attivamente in politica: volevo e voglio mostrare loro che l’unico modo per cambiare le cose quando non ci piacciono, nella vita privata come in quella pubblica, è mettersi in gioco in prima persona, insieme a chi condivide con noi un certo metodo e certi valori.
E’ la stessa passione e voglia di cambiamento che vorrei muovesse i tanti giovani che incontro quotidianamente al Centro per l’impiego, dove lavoro. In questo momento storico così difficile è richiesto loro di avere un coraggio e un‘iniziativa maggiori di quelle avute, a suo tempo, dalla mia generazione.

Che campagna elettorale stai facendo?
Sto incontrando le persone, spesso una per una, altre volte in piccoli gruppi e scopro risorse straordinarie in questa città, tante idee e tanta voglia di migliorarla.
Al di là della delusione, c’è una grande consapevolezza di ciò che è avvenuto; molte delle idee avanzate dalle persone richiedono al comune non grandi spese ma la capacità di sostenere, coordinare e mettere in rete le energie.
Ho anche cercato, utilizzando le mie competenze e confrontandomi con altri, di elaborare proposte precise e concrete per il nostro comune sui temi del sociale e del lavoro, fronti che considero centrali per la vita delle persone in particolare in questo periodo.
Proporrò alcune di queste idee, in particolare quelle sul lavoro e in particolare per i giovani, giovedì 3 maggio al caffè letterario alle 21.

Quanto è agguerrita la concorrenza per le preferenze dentro alla lista del PD? Chi sono i “big” favoriti?
Si tratta di una lista molto varia, di persone con storie e formazioni diverse e che quindi possono parlare ad ambienti differenti. Perciò non ho sentito un livello di antagonismo molto alto anche perchè personalmente ho cercato di incontrare soprattutto chi non gravita nel centro sinistra e chi dalla politica è lontano. Quanto ai big, credo che chi ha già lavorato nel partito o in consiglio comunale con una certa visibilità e con buoni risultati sia certamente e giustamente favorito.

Quali sono tre proposte concrete del centrosinistra per il futuro della città?
Ci sono molte proposte concrete, ma voglio parlarti di quelle che riguardano appunto gli ambiti che più mi stanno a cuore. Visto che la crisi economica non finirà rapidamente, abbiamo bisogno anche a livello locale di mantenere livelli di servizio sociale accettabili, per non lasciare le persone nella disperazione, e nel frattempo di stimolare la ripresa.
Perciò :
valorizzare il terzo settore che, nelle mie proposte, significa anche dare lavoro alle cooperative, in particolare le più piccole, che possono così creare “occupazione” per le fasce di popolazione più deboli; a mio parere servirebbe costituire un osservatorio per la mappatura dei servizi pubblici e privati rendendoli più fruibili ed evitando sovrapposizioni; infine, sarebbe necessario costruire un sistema per il monitoraggio e la valutazione dei progetti, nei loro costi e nei loro risultati, in un’ ottica di ottimizzazione delle risorse.
– semplificare la burocrazia che spesso scoraggia chi ha idee anche buone per mettersi in proprio e creare lavoro per sè e per altri, esigenza fortemente emersa nel mio incontro in Parma Centro dove ho visto con i miei occhi esempi virtuosi di autoimprendiotorialità e di recupero di vecchi mestieri
– sviluppare, insieme agli altri soggetti che se ne occupano, un piano per la formazione dei giovani e la riqualificazione dei meno giovani; deve essere fatto in modo mirato alle caratteristiche della nostra economia locale dove le imprese che assumono fanno ancora fatica a trovare le professionalità che servono

Quale contributo credi di poter portare all’interno del Consiglio comunale?
Innanzitutto la prospettiva di chi fino ad oggi ha toccato con mano le difficoltà delle persone e delle famiglie e capito che dalle scelte politiche e non solo dalla disponibilità di soldi dipendono le sorti dei servizi.
Credo poi che sui temi della formazione e del lavoro un comune possa fare diversi interventi, attraverso gli informagiovani, attraverso la promozione del volontariato e la possibilità per i giovani di veder riconosciute le competenze così maturate, come se avessero fatto un corso; molti altri interventi sono possibili, che chi vuole può leggere sulla mia pagina facebook.

Qualora Bernazzoli dovesse andare al ballottaggio, chi credi sarà il suo sfidante: Ubaldi, Buzzi o Ghiretti? Chi temi di più?
Spero che non ci sia ballottaggio e che questa città “cambi” con decisione “il libro” il 6 e 7 maggio, senza nostalgie anacronistiche, fantasiose ricostruzioni storiche o pragmatismi di basso cabotaggio. Se dovesse accadere, uno sfidante possibile, più di quanto non si pensi, potrebbe essere Ghiretti.

Andrea Marsiletti

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