
19/10/2012
h.15.50
Che la violenza polemica possa prendere la mano, quando si hanno certi “maestri”, è purtroppo nelle cose.
Ciò che non è nelle cose è che si falsifichi la realtà.
Sostenere che “le giunte passate hanno creato, con la connivenza interessata di una minoranza immobile…”, i debiti, è un’affermazione gratuita e diffamatoria di cui può assumersi la responsabilità solo chi non c’era, chi – come il Movimento 5 Stelle – per 4 anni e mezzo non si è visto e non si è sentito. Forse, si è aggiunto all’ultimo minuto (settembre 2011) agli Indignados, quando la deteriore convenienza politica e non la sensibilità ai problemi della Città poteva spingere a “battere un colpo”. Epperò i primi Indignados sono state le Opposizioni e, tra queste, il Gruppo del PD della precedente legislatura che, fin dall’insediamento del Consiglio comunale, ha denunciato – insieme a PRC e Altra Politica e Altri Valori – lo scandalo SPIP e la situazione debitoria del Comune, chiedendo un’operazione verità sui conti fin dal 2007, invitando ad avviare il risanamento finanziario e offrendo la più ampia disponibilità al confronto nell’interesse della Città.
E ad ogni bilancio preventivo la battaglia è continuata, man mano coniugandosi, tra le altre, a quella su TEP e Banca MB (dimissionato il Presidente di nomina del Sindaco), a quella su STT (dimissionato il Presidente di allora, sempre di nomina del Sindaco) e a quella sulle Società partecipate.
E a darci dei terroristi c’erano il Vice Sindaco e l’allora Assessore al Bilancio: gli stessi che hanno osannato la relazione presentata ad ottobre dall’attuale Assessore al Bilancio!
“Connivenza interessata”? Spero che si vorrà precisare questo concetto per evitare strascichi legati al contenuto diffamatorio della stessa espressione.
Sul piano politico (e solo su questo), però, mi domando: seguendo le categorie esposte nel comunicato, come si dovrebbe definire il quadro risultante dalle tesi esposte dalla citata relazione, dalla gestione notarile del debito, con le automatiche ricadute sui Cittadini e con l’attenzione a non fare i conti con le responsabilità del passato? E non si tratta delle azioni di responsabilità, ma della omessa assunzione di quelle iniziative che una amministrazione seria e responsabile dovrebbe intraprendere nei confronti di chi quel debito ha in qualche misura contribuito a formare, pur essendo assolutamente evidente la diversità della natura della responsabilità rispetto a quella degli Amministratori comunali.
Quando nella relazione dell’Assessore al Bilancio si legge che il debito è sostenibile e, saltando tutta l’analisi delle responsabilità, si chiede una mano a Banche e Fornitori, non si lancia forse un messaggio politicamente interessato? non si mira forse a creare una situazione di “pace sociale” tra l’Amministrazione e il sistema senza aggredire le cause del debito? non si rischia, forse, di creare le condizioni per cui, chi ha lucrato dal disastro comunale, potrà lucrare dall’uscita dal disastro?
Se così fosse, non sarebbe un esempio scolastico di connivenza politicamente interessata a danno della Città e dei Parmigiani?
Ciò premesso, sono pronto al confronto pubblico, perché la critica è democrazia e la diffamazione è propria dell’intolleranza tipica del Guru del Movimento 5 Stelle e dei regimi non democratici. E io, da democratico, al confronto non mi sottraggo.
Giorgio Pagliari