Giusta la scelta di un esponente del Gcr per l’assessorato all’ambiente del Comune

SMA MODENA
lodi1

10/06/2012

La giunta Pizzarotti inizia a delinearsi.
Messi da parte i nomi altisonanti di qualche filantropico luminare di richiamo nazionale che erano stati accostati agli incarichi assessorili, il sindaco ha scelto tre persone normali, parmigiane, competenti, che hanno intenzione di lavorare e non di farsi pubblicità.
Gino Capelli sarà l’assessore al bilancio e alle partecipate. E’ un tecnico esperto in materia. Penso che la sua specializzazione professionale in concordati fallimentari e liquidazioni di società, un po’ schernita in questi giorni a mò di menagramo, possa tornare utile considerati i conti di alcune partecipate e la necessità di trattare con le banche e i creditori la dismissione o la sopravvivenza di questi carrozzoni super-indebitati.
Cristiano Casa sarà l’assessore alle attività produttive e al commercio. E’ un imprenditore dell’ex API (Associazione Piccole Imprese), oggi facente parte di quella parte dell’associazione che non è confluita dentro l’Unione Industriali di Parma a cui si è sempre contrapposta. Una nomina coraggiosa, di discontinuità con la storia di Parma degli ultimi 20 anni.
Gabriele Folli sarà l’assessore alla mobilità e all’ambiente. Dopo aver condotto una campagna elettorale che faceva nel no all’inceneritore la sua bandiera, penso che Pizzarotti abbia compiuto una scelta buona e coerente chiamando uno dei principali esponenti del Gcr a gestire il problema del forno. Avrebbe stupito la consegna di questo assessorato ad un “superpartes”, ad una personaggio ambiguo che non conosceva tutti i risvolti di questa brutta pagina amministrativa e che magari poi, alla fine della fiera, c’è da giurare che si sarebbe messo a cinguettare con Iren.
Non mancano già le critiche al Grc accusato di aver condotto la battaglia contro l’inceneritore per ottenere delle poltrone in Comune. Nella polemica politica ci sta tutto, per carità, ma penso che solo un fesso potrebbe pensare che gli associati del Gcr abbiano dedicato quasi tutto il loro tempo libero dal 2006 ad oggi per ottenere un compenso da 2.000 euro al mese per uno di loro, perché avevano già previsto la discesa in campo di Beppe Grillo, la caduta di Vignali, il Commissariamento del Comune, la scelta sbagliata del candidato di centrosinistra e che la spaccatura del centrodestra tra Ghiretti, Ubaldi, Pdl e Lega avrebbe consentito al M5S di andare al ballottaggio e sconfiggere il candidato di centrosinistra.
La risposta nella conferenza stampa di ieri di Pizzarotti e Folli alla domanda specifica su come fermare l’inceneritore è stata però deludente.
Durante la campagna elettorale sia il M5S che il Gcr non si facevano troppi riguardi ad utilizzare termini durissimi contro l’inceneritore e Iren, ripetendo chi per mesi, chi per anni, che il forno andava bloccato ad ogni costo perché avrebbe avvelenato i parmigiani e la Food Valley. Orbene, capisco che adesso nei nuovi ruoli di assessori con le bandiere del Comune, dell’Italia e dell’Ue dietro le spalle, le espressioni vadano pesate con più oculatezza, non mi aspettavo pertanto di vederli con il coltello tra i denti annunciare che avrebbero messo l’esplosivo C-4 sotto il cantiere dell’inceneritore, ma neppure che riducessero i 200-300 comunicati stampa prodotti in questi anni, le fiaccolate e le convention ad un moderatissimo, prudente e deprimente “l’inceneritore è un aspetto delle tematiche ambientali, non parliamo solo di quello. Sul forno dobbiamo fare il punto zero e poi ragionare con tutti i soggetti coinvolti le azioni da intraprendere”… una frase non da dico da politici di professione quali obiettivamente quelli del M5S non sono, ma poco ci manca.
Non ho mai creduto alla stupidaggine della deriva fascista del Grillismo, mi preoccupa più quella democristiana. Non vorrei mai che nei prossimi mesi l’assessore all’ambiente andasse a rispolverare l’espressione tipica della politica democristiana, assunta poi a rappresentazione del lessico politichese tipico della Prima Repubblica, e annunciasse le “convergenze parallele” tra il Comune e Iren sull’inceneritore… pardon, sul termovalorizzatore.
Quello no, dai!

Andrea Marsiletti
MA Space