27/02/2013
h.14.50
Signor Direttore,
è tempo di riflessioni sul post voto. Si parla di “scomparsa” dell’Udc. Non sono d’accordo e ne spiego i motivi. Già alle penultime elezioni politiche si parlava di “voto utile” e di annullamento del Centro. Non andò così. L’Udc andò da sola e superò la barriera del 4% alla Camera.
Col passare dei mesi addirittura il numero dei parlamentari quasi raddoppiò per il passaggio verso il centro di coloro che, stanchi di una politica muscolare e demagogica, abbandonavano la destra e la sinistra per approdare alle sponde casiniane.
Alle ultime politiche certamente alla Camera il partito di Casini ha ottenuto neanche il 2%, ma un suo drappello, sotto l’egida della lista Monti, è approdato lo stesso al Senato. L’area di Centro, Monti e alleati, ha raggiunto circa il 10%. In ciò vedo in realtà un successo della linea casiniana. Il Centro ha praticamente quasi raddoppiato i voti rispetto alle penultime elezioni politiche in cui tale area era presidiata esclusivamente dall’Udc, con la metà però dei voti attuali.
L’ampliamento dell’area di Centro ha comportato purtroppo un grosso sacrificio da parte dell’Udc. L’Udc è stato, in questa occasione, un generoso “donatore di sangue” per la causa centrista e il fondamento finalmente di un vero Partito Popolare Europeo anche in Italia, di tipo moderato, di ispirazione cristiana e alternativo al Partito Socialista Europeo.
L’Italia è un caso particolare. In Europa infatti ad essere alternativi ai Socialisti non è tanto la Destra quanto i Popolari. Queste elezioni sono state un super-concentrato di populismo demagogico, un vero supermercato delle promesse.
Tutti colori che avevano appoggiato il governo Monti con i suoi tagli impopolari hanno poi fatto una campagna elettorale contro Monti medesimo. A fare eccezione in questa corsa demagogica è stato solo Casini, molti dei cui uomini si sono sacrificati in questo percorso di generosa coerenza.
L’ideale centrista rimane e sarà ancora una volta, visto lo stallo parlamentare attuale, l’unica politica percorribile in Italia.
Il Centro c’è e si farà sentire. Prova è che già tutti parlano comunque della necessità di un governo di responsabilità nazionale. Ancora una volta chi vince poi non governa. “Muscoli e pancia” portano voti, ma per governare ci vuole altro.
Glauco Santi