
Il protocollo della Questura prevedeva che i circa 700 tifosi della Reggiana arrivati questa mattina a Parma in treno per assistere al derby Parma-Reggiana non potessero accedere al centro della città.
Verso le ore 12, però, alcuni tifosi della Reggiana hanno superato i vincoli imposti e sono arrivati in centro, passando da via Verdi, e hanno lanciato fumogeni davanti al Teatro Regio. Agenti della Guardia di Finanza e della Polizia in tenuta antisommossa li stanno seguendo e controllando.
I tifosi della Reggiana sono stati condotti sul Lungoparma e da lì, attraverso dei bus navetta, condotti allo stadio.
Sono stati segnalati scontri tra la polizia e gli ultras in Borgo Felino. Alcuni tifosi portano spranghe nelle mani.
La tensione è altissima.
Il derby si giocherà oggi al Tardini alle ore 14.30. Sono previsti 16.000 spettatori.
Il sindaco Pizzarotti commenta così i tafferugli dei tifosi della Reggiana: “Nonostante le misure di sicurezza previste dalla questura, il disagio causato ai residenti, gli sforzi per autobus e altre misure, oltre alle forze dell’ordine, alla fine un piccolo numero di incivili vorrebbe rovinare l’ennesima partita. Una minoranza che aspetta queste manifestazioni per sfogare istinti che nulla hanno a che vedere con lo sport. Hanno violato tante regole, sono scesi prima dal treno, e invece di prendere i bus preparati per il trasporto hanno voluto fare i fenomeni seminando preoccupazione per le vie della nostra città.
Spero che vengano identificati e che gli venga impedito di entrare allo stadio, perché serve dare l’esempio. Serve che le decine di migliaia di persone che invece rispettano regole e che vogliono stare vicini alla squadra della propria città, si possano sentire sicuri. Io oggi sarò allo stadio per tutte le persone che vorrebbero partite di calcio in cui le famiglie possano guardare uno spettacolo, e non stare in tensione per possibili tafferugli. Allontaniamo queste persone e diamo allo sport il clima che merita, e torniamo ad usare le forze dell’ordine per altre situazioni. Diamo l’esempio come Parmigiani, come abbiamo fatto all’andata, e non facciamoci coinvolgere in azioni che nulla hanno a che fare con lo sport.”