
12/08/2009
h.17.20
Il frastuono della bocciatura sonora che la nuova Provincia del redivivo Bernazzoli ha decretato del pomposo e cementificatorio progetto del golf di Salsomaggiore deve indurre ad alcune riflessioni. Lo sgarbo amministrativo, che sbugiarda la spocchia di Tedeschi nella mala gestione dell’affaire Golf, suggerisce ragionamenti.
Il primo è che all’interno della macilenta compagine di sinistra, a livello locale, sembra scattata la notte dei lunghi coltelli.
Bernazzoli, scampato alla catastrofe del centro sinistra autoctono, sembra ormai deciso a rendere dura la vita a Tedeschi reo di aver combinato quel pasticciaccio brutto che ha portato la Caporetto della sinistra in quel di Fidenza.
Infatti, dopo che mesi addietro la Provincia aveva fatto finta di niente sulla macro lottizzazione in zona agricola fatta passare per progetto di rilancio del Golf di Salso, ora sembra accesa dal sacro fuoco dell’ecologia, e si accorge che il numero di abitazioni è abnorme, e che le norme ambientali sono state messe sotto l’uscio e rimanda ad ottobre tutto il caravanserraglio.
Secondo ragionamento è notare che anche le formiche politiche, nel loro piccolo, si incazzano. Infatti, il neo assessore provinciale, il mai eletto Fellini fa parte, devoto, della compagine di giunta che, in nome dell’ambiente, castra le velleità cementizie di Tedeschi nella zona di Pontegrosso.
Peccato che, da assessore all’ambiente della giunta Tedeschi, allora senza prospettive di carriera, il prode Fellini si sia bevute tutte le bestialità delle proposte del sindaco senza dire mezza parola. Ha acquistato coscienza ambientalista solo ora, da assessore provinciale in procinto di lasciare la giunta di salso in via di naufragio. Meglio tardi che mai.
In conclusione, occorre constatare, per fortuna, che anche a sinistra, finalmente, qualcuno riconosce la sensatezza delle nostre perplessità sul progetto. Non c’è che dire: Tedeschi è proprio circondato. Come il generale Custer a Little Bighorn.