
Tre bambini sottopongono alla prova iniziatica un loro compagno (il secchione della classe) prima di consentirgli di far parte del loro gruppo: deve entrare in una chiesa abbandonata e prelevare un teschio. Mentre tenta di riuscirci una voragine si apre sotto i suoi piedi . I tre rimasti all’esterno non sanno cosa fare poi, su incitamento della sorella minore di uno di loro che li ha seguiti di nascosto, decidono di tentare di aiutare l’amico. Finiranno all’interno di una grande grotta ritrovando il compagno ma non sapendo come uscire da lì. Sarà uno strano essere (una stalagmite in grado di muoversi e di emettere suoni) ad aiutarli.
Il film di Micol Pallucca, vincitore nella sezione del Giffoni Film Festival dedicata ai più piccoli, rappresenta una sorta di unicum nel panorama cinematografico italiano. A partire dalla location scelta per le riprese: le straordinarie grotte di Frasassi che non sono certo un set ideale per una troupe cinematografica ma che hanno un loro fascino indubbio. Ha poi un’altra caratteristica non usuale: riesce a comunicare con il pubblico dei più piccoli mettendo in scena protagonisti di età maggiore. Perché le problematiche e le dinamiche del gruppo dei protagonisti si attestano su un livello da preadolescenza (ivi compreso un delicato innamoramento) ma l’entrata in scena di Grotto finisce invece con l’attrarre i più piccoli, meno smaliziati dei loro fratelli maggiori che, ormai assuefatti a ben altri effetti speciali, non trovano qui pane per i loro denti.
L’entrata in scena della stalattite Grotto, in grado di muoversi e che si esprime attraverso dei suoni che traducono il suo stato d’animo, finisce con il fare la differenza e a motivare l’attenzione di chi ha bisogno di messaggi espressi in modo semplice, anche se legati a temi importanti come l’amicizia e la solidarietà.
Allo spettatore adulto rimangono alcune perplessità sulla provocazione della risata facile (con ‘puzzette’ e sputo di merendine) e all’illuminazione a giorno che caratterizza numerose scene in una grotta in cui il tema dominante è (o dovrebbe essere) il sentirsi chiusi in un luogo misterioso tanto da continuare a desiderare di trovare una via d’uscita.
(Si ringrazia Mymovies.it per la collaborazione)
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