I cittadini si riappropriano dei parchi, grazie all’Associazione nazionale Polizia di Stato. INTERVISTA a Fausto Rosselli responsabile del nucleo di Parma

Il parco Falcone Borsellino, prima dell’intervento dei volontari dell’Associazione nazionale Polizia di Stato, non aveva un buon biglietto da visita: luogo da evitare sicuramente la sera, ma poco raccomandabile anche di giorno. Era stato teatro di fatti violenti, omicidi e stupri.

Ed è con evidente soddisfazione che Fausto Rosselli, responsabile del nucleo di Parma dell’associazione che, lo ricordiamo è fatta da volontari, ci racconta di come sono cambiate le cose.

“La nostra attività prevalente è presidiare i parchi, abbiamo una convenzione con il Comune di Parma, siamo partiti proprio da qui, dal Falcone Borsellino, perché era terra di nessuno, era arrivato a un notevole livello di degrado, le famiglie avevano paura e non lo frequentavano più, era pieno di individui che creavano disagio e anche sporcizia. Dopo il primo anno ci è stato conferito mandato su tutti i parchi cittadini. Individuiamo quelli con maggiori problematiche e forniamo un servizio di controllo per cercare di ripristinare la legalità e contrastare il degrado. A questo proposito vorrei ringraziare l’assessore Cristiano Casa che ha fortemente voluto questo tipo di servizio e che ha fatto sì che la nostra associazione fosse conosciuta in città, così come ringrazio il questore e il comandante Polizia Municipale Roberto Riva Cambrino per il supporto assolutamente importante alla nostra azione e al nostro nucleo”.

Cosa trovate durante i vostri servizi?

Nel corso degli anni abbiamo sequestrato, grazie al fatto che siamo anche guardie zoofile Enpa con funzioni di polizia giudiziaria, molte sostanze stupefacenti che poi consegniamo alla Polizia Municipale. Droga, di tutti i tipi, prioritariamente fiori di marjuana, hashish, eroina pura, di tutto insomma e un’altra piaga notevole per i parchi sono le persone che abusano di sostanze alcoliche. Fra l’altro c’è l’ordinanza del sindaco che vieta di portare alcool all’interno dei parchi, ma viene ignorata. Incontriamo sovente persone non solo alterate a causa della droga, ma spesso anche per l’eccesso di uso di alcool. Il nostro dunque è un servizio molto delicato.

Quali tipologie di persone trovate?

Purtroppo chi vive ai margini, sono le fasce più deboli, irregolari che si affidano alla malavita per sbarcare il lunario e spesso diventano spacciatori. E purtroppo vediamo anche ragazzi molto giovani fare uso di stupefacenti, bambini addirittura di 10 – 11 anni.

Comunque oggi le famiglie hanno ripreso a frequentare il parco e devo dire che la nostra presenza fa sì che alcune cose non avvengono.

Voi non siete armati, come riuscite a dissuadere chi delinque?

Come agente zoofilo potrei avere un arma, ma non serve a nulla. Abbiamo manette, bombolette spray, luci abbaglianti. Non siamo e non vogliamo essere “sceriffi”, non facciamo ronde, non abbiamo mai ecceduto, perché siamo un supporto alle forze dell’ordine, nel corso degli anni devo dire che ci siamo fatti una buona reputazione, credo che i cittadini apprezzino il lavoro che stiamo facendo.

Siamo stati poliziotti e quindi siamo preparati, sappiamo come muoverci, abbiamo una formazione specifica. Siamo poi ben supportati anche da personale civile che ha frequentato i corsi di formazione della Questura. È un onore portare la divisa di questa associazione, diretta emanazione del ministero dell’Interno.

Quanti siete?

Il gruppo è composto da 56 volontari, di cui operativi sui parchi 24-25, Noi ci occupiamo anche di servizi durante manifestazioni ed eventi. Siamo pochi, abbiamo bisogno di più persone. La città ne ha bisogno, perché oggi le istituzioni e le forze dell’ordine fanno fatica a reperire personale e fondi, ecco quindi che la nostra azione è importante in stretto ausilio con le forze dell’ordine e al servizio del cittadino. 

Da pochi giorni i vostri incarichi si sono ulteriormente ampliati, è così?

Sì, l’assessore Casa ci ha chiesto recentemente di presidiare anche il Parco Ducale, cuore di Parma cosa che faremo, in accordo con i Carabinieri.

Il parco è sempre più spesso sede di bivacchi e quindi di degrado. Speriamo che la nostra presenza fissa sia un deterrente. Per noi è di vitale importanza tutelare tutti i cittadini e in particolare le donne che devono potersi spostare tranquillamente.

La percezione della sicurezza è diminuita negli ultimi anni?

Purtroppo viviamo in una situazione socio economico molto difficile, amplificata dalla pandemia. Le periferie hanno rabbia repressa, anche i ragazzini, ci sono baby gang. E anche per contrastare questi fenomeni ci chiedono supporto, ma siamo in pochi, avremmo bisogno di persone che si vogliano mettere in gioco, come dicevo prima. Di volontari e volontarie, le donne hanno un sesto senso preziosissimo per questo lavoro. Abbiamo 4-5 elementi nel nostro gruppo veramente in gamba, svolgono un lavoro incredibile sono molto importanti per noi.

Tatiana Cogo

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