
25/09/2009
h.11.50
Stop, serve un momento di riflessione e di ripensamento. Non si può continuare ad andare avanti come se nulla succedesse. Un morto e un ferito grave in poche giorni. Nel corso dell’anno altre morti. Il 2009, a Parma, è già l’annus horribilis per le costruzioni.
Invitiamo tutti i soggetti, associazioni d’impresa, imprenditori, istituzioni, lavoratori a fermarsi un attimo per provare a cambiare strada.
Certo molte cose sono state fatte, molti cantieri sono certamente meglio organizzati rispetto a dieci anni fa, la formazione è cresciuta, sono stati fatti accordi sindacali, protocolli, ma evidentemente non basta e le sacche di illegalità e di pseudo legalità sono forti. Su bassi standard di sicurezza di si fondano i profitti delle cattive imprese.
Che a morire e a ferirsi gravemente non siano sempre dipendenti, ma artigiani (come nell’ultimo grave infortunio di Trecasali), titolari d’azienda, trasportatori, metalmeccanici poco cambia, la strage va fermata.
Noi proponiamo entro un mese la convocazione degli “Stati Generali sulla Sicurezza nei Cantieri” Chiediamo a tutti di aderire alla proposta per farlo diventare un momento collettivo, lo chiediamo alle associazioni d’impresa, agli ordini professionali e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Chiederemo anche la partecipazione alle istituzioni.
Proponiamo che per un mattino tutto il settore, tutti gli imprenditori, tutti i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, si fermino per riflettere, per capire e per agire, diversamente e in modo più consapevole.
I cantieri non possono essere cimiteri.
Fabrizio Ghidini, segretario generale FILLEA CGIL
Mimmo D’Antonio, segretario generale FILCA CISL
Antonio Cuppone, segretario generale FENEAL UIL