I disegni di Lattanzio Gambara al Museo Diocesano

SMA MODENA
lombatti_mar24

28/04/2009
h.11.50

Il giorno 24 aprile il Museo Diocesano ha inaugurato la mostra: “Lattanzio Gambara – I disegni della cattedrale di Parma”.
Saranno “ospiti” del Museo Diocesano fino al 30 maggio un corpus di disegni raffiguranti i quadri della vita di Gesu’ del ciclo pittorico realizzato da Lattanzio Gambara per la navata maggiore della Cattedrale.
Si tratta di dodici fogli appartenenti ad una collezione privata e mai esposti al pubblico, realizzati a penna, inchiostro marrone e lumeggiature di biacca.
Le fotografie realizzate da Giovanni e Bianca Amoretti nel 2004 accompagnano ogni quadro con il corrispondente riferimento alla scena rappresentata nel Duomo.
L’attribuzione dei dodici disegni a Lattanzio Gambara è dovuta a Don Pier Virgilio Begni Redona e Giovanni Vezzoli che in “Lattanzio Gambara, pittore” Brescia 1978 li pubblicano e ipotizzano che possano rappresentare dodici dei tredici bozzetti presentati dal Gambara ai Fabbriceri all’atto della stipula del contratto.
Altri studiosi non concordano con questa ipotesi attributiva tra i quali il prof. Giovanni Godi e Giuseppe Cirillo che, in un saggio intitolato “Lattanzio Gambara a Parma” in “Parma nell’Arte,1989-1990, e ancora prima in una recensione del 1979 considerano i disegni delle copie tarde, eseguite probabilmente da Antonio Bresciani (Piacenza 1720 – Parma 1817).
Concorda con questa ipotesi il prof. Marco Tanzi nel saggio da lui curato “Lattanzio Gambara nel Duomo di Parma”, Torino 1991 pubblicato in occasione della fine dei restauri del ciclo pittorico del Gambara.
L’intento della mostra è quello di offrire l’opportunità di vedere qualcosa mai esposto al pubblico e contemporaneamente mantenere viva e promuovere la conoscenza di una opera così importante della nostra Cattedrale.
Per la Fabbriceria della Basilica Cattedrale di Parma rappresenta un altro passo verso la divulgazione di quanto è ed è stato oggetto di lavoro e cura durante tanti anni e da parte di tanti fabbriceri che, a partire dai committenti di Lattanzio Gambara, si sono succeduti in questa importante carica.
L’auspicio è che il visitatore del Museo possa uscire e recarsi in Cattedrale per apprezzare e conoscere “di persona” quanto è stato introdotto con questa esposizione seguendo quel “filo del discorso” che lega tutti i luoghi della Piazza Duomo: Cattedrale, Battistero, Palazzo Vescovile e Museo Diocesano.