
30/09/2011
h.18.30
Le dimissioni del sindaco Vignali non sono state un fulmine a ciel sereno: dopo l’arresto dell’assessore Bernini di lunedì e la decisione del PDL e dei civici di abbandonare la Giunta, non poteva infatti essere diversamente. Ma le notizie delle ultime ore sull’ apertura di indagini che coinvolgono tutta la giunta comunale, ad esclusione di Vignali e Bernini, danno triste conferma, ancora una volta, di quanto Rifondazione sta denunciando da anni: i poteri forti di Parma condizionano pesantemente, da troppo tempo, e troppo spesso in modo illecito, le scelte delle amministrazioni locali.
Non si chiude, pertanto, con dignità la vicenda politica di Parma Civica e del suo esponente di spicco: le dimissioni del Sindaco e l’apertura di indagini su pressochè l’ intera giunta non sono che il logico e triste epilogo di una amministrazione pasticciata, disonesta e irresponsabile, guidata con l’ostinazione altrettanto irresponsabile di un Primo cittadino finito già a giugno, dopo l’arresto di alcuni dei suoi dirigenti, che ha tentato di rimanere al timone puntellato da una manciata di consiglieri, unici a difendere insieme al PDL e al suo ras locale Villani – di cui ultimamente sembravano essere ostaggio – il progetto di Parma Civica, rivelatosi un grande bluff a danno di Parma, dei suoi cittadini, del suo territorio devastato.
E’ una fine ingloriosa, per come si sono consumati gli ultimi eventi e gli ultimi mesi, per l’agonia cui come cittadini e come forze politiche abbiamo dovuto assistere, mentre i resti dell’amministrazione cercavano di rappezzare alcuni degli immensi danni provocato in anni di malgoverno, navigando miseramente a vista, senza un vero disegno, una via di uscita.
Le dimissioni, a differenza di quanto dice l’ormai ex primo cittadino Vignali, non hanno nulla di responsabile, perchè se tale fosse stato le avrebbe rassegnate già da tempo, lasciandoci forse credere ad una dignità sua e ad una dignitosa assunzione e comprensione delle sue responsabilità: in realtà semplicemente e spaventosamente non poteva fare altro.
Si chiude davvero miseramemte, con una eredità di centinaia di milioni di debiti a carico dei cittadini e con una pagina giudiziaria che sembra non avere fondo questo capitolo di Parma durato troppi anni, e ricostruire non sarà facile.
Paola Varesi
Segretaria provinciale
Partito della Rifondazione Comunista
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