
Un luogo da vivere e condividere: è questa la visione alla base del progetto di riqualificazione del Parco dei Vecchi Mulini, in via Verona, un’area verde di circa 10.000 mq nel cuore del quartiere San Leonardo, a Parma. Promosso e sostenuto dal Gruppo Chiesi, in accordo con il Comune di Parma – Assessorato ai Lavori Pubblici e alla Legalità, l’intervento mira a restituire alla cittadinanza un parco inclusivo e multifunzionale, capace di rafforzare il senso di appartenenza e favorire le relazioni tra le persone.
Il cantiere è partito a marzo 2025, con conclusione prevista nell’estate del 2027. Il progetto si sviluppa su due piani distinti ma complementari: uno funzionale, che introduce nuove strutture e attività all’interno di un’area oggi poco attrezzata, e uno del verde, che punta a migliorare la qualità ambientale e il comfort urbano, contrastando fenomeni come l’isola di calore. L’investimento complessivo del Gruppo Chiesi è superiore a €850.000.
GENESI DEL PROGETTO
Il progetto di riqualificazione del Parco dei Vecchi Mulini si inserisce in un più ampio percorso partecipativo avviato nel biennio 2016/17 con l’iniziativa “San Leonardo – Il parco che vorrei”, promossa dall’Associazione Culturale Manifattura Urbana, in collaborazione con il settore Sociale del Comune di Parma, la Fiorente Società Cooperativa Sociale, il Laboratorio Famiglia San Martino San Leonardo e il Consorzio Solidarietà Sociale. L’obiettivo era attivare una riflessione collettiva sul futuro del parco attraverso incontri pubblici, passeggiate di quartiere, serate tematiche e momenti di ascolto con residenti e commercianti.
Dopo una pausa, il progetto è ripreso nel 2020/21, in forma di World Café: incontri pubblici nel parco dei Vecchi Mulini, all’aria aperta, a causa dell’emergenza Covid-19, promossi dall’Associazione Culturale Manifattura Urbana, in collaborazione con il Gruppo Chiesi. Vi hanno preso parte privati cittadini, 12 tra associazioni e gruppi di quartiere, la Parrocchia di San Leonardo e rappresentanti del Comune di Parma. Ne è nata un’analisi approfondita documentata nel “Report di analisi dell’area verde del Parco dei Vecchi Mulini in via Verona”.
Questo lavoro multidisciplinare ha posto le basi per la progettazione partecipata dell’intervento, che è partita nel 2022, quando il Gruppo Chiesi si è reso disponibile a farsi carico del progetto di riqualificazione del Parco dei Vecchi Mulini nell’interesse pubblico. Sono stati coinvolti i progettisti Giulia D’Ambrosio e Francesco Fulvi e il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma. Ancora oggi prosegue il dialogo con la comunità, in un processo aperto e inclusivo, attento all’evoluzione dei bisogni del quartiere San Leonardo e alle opportunità offerte dal territorio.
DUE LOTTI, DUE ANIME, UN PARCO
La necessità di realizzare l’intervento di riqualificazione del Parco dei Vecchi Mulini in due fasi temporali distinte, a causa dei lavori in corso per la nuova Casa della Salute che impattano sull’area nord del parco, ha portato a una riprogettazione, a cura dei progettisti Giulia D’Ambrosio e Francesco Fulvi, che prevede una chiara distinzione tra le due zone: a sud, un parco attrezzato con spazi per il gioco, lo sport, e la socialità; a nord, un’area con maggiore presenza di verde, che sarà completata in una seconda fase.
LOTTO SUD: UN PARCO PER TUTTI
I lavori di riqualificazione del Parco dei Vecchi Mulini sono partiti a marzo 2025 nel lotto Sud: in quest’area il cantiere si concluderà entro fine agosto.
Il lotto Sud sarà trasformato in un’area dinamica e inclusiva, pensata per rispondere alle esigenze di tutte le fasce d’età e favorire socialità, benessere e incontro. Lungo il viale alberato dei grandi gelsi prenderanno forma vere e proprie “stanze a cielo aperto”: spazi dedicati ad attività educative, sportive, ricreative e conviviali. Saranno realizzati una piazza per eventi e spazi di studio e lavoro all’aperto, considerando la prossimità con la futura Casa della Salute, con gli istituti comprensivi “Micheli” e “Toscanini” e il sito Chiesi Gardens di via Palermo. Prevista l’installazione di arredi urbani polifunzionali, tra cui sette panchine, cinque tavoli regolabili, sedute informali e amache.
Una nuova area giochi inclusiva da 250 mq, con pavimentazione antitrauma in gomma riciclata, offrirà esperienze stimolanti per bambini di diverse età e abilità, con giochi a terra e attrezzature accessibili, come altalene, giochi a molla e strutture a rete: il tutto pensato per favorire abilità fisiche, comunicative e relazionali. L’attenzione all’inclusione guiderà anche la scelta degli arredi: i tavoli, ad esempio, saranno progettati per accogliere anche le persone con disabilità.
Il nuovo Parco dei Vecchi Mulini ospiterà inoltre una zona sportiva diffusa, che comprende un campo polifunzionale per calcetto e basket (325 mq), e una pista podistica ad anello, in battuto di terra, lunga circa 400 metri, affiancata da tre attrezzature per il fitness all’aperto su un’area di circa 100 mq (street workout, calisthenics e percorsi vita). Le dotazioni sportive saranno completate da cartelli informativi e segnaletica a terra, per un utilizzo consapevole e sicuro degli spazi.
Sono previsti anche tre punti attrezzati con tavoli da ping-pong in cemento, ad accesso libero, e tre tavoli-scacchiera, per gli amanti del gioco degli scacchi.
Complessivamente, il progetto punta a restituire al quartiere San Leonardo e alla città di Parma un parco fruibile tutto il giorno e tutto l’anno, aperto alla partecipazione attiva delle comunità e capace di ospitare momenti di pausa, gioco, sport e vita di quartiere.
LOTTO NORD: UN POLMONE VERDE IN SAN LEONARDO
Nel lotto Nord del Parco dei Vecchi Mulini, i lavori prenderanno avvio non appena si concluderà il cantiere della Casa della Salute, attualmente interferente con l’area. Secondo il cronoprogramma, l’intervento dovrebbe iniziare a settembre 2026, con termine previsto entro l’estate del 2027. Il progetto punta alla creazione di un vero e proprio bosco urbano, attraverso nuove piantagioni (75 alberi) che si integreranno con le alberature esistenti. A firmare il progetto sarà il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, con un duplice obiettivo: migliorare la qualità dell’aria e mitigare l’effetto isola di calore, in un’ottica di adattamento ai cambiamenti climatici.
Le azioni previste si articolano in due ambiti principali: da un lato la messa a dimora di piante a pronto effetto, dall’altro la ricostituzione dello strato inferiore del verde. Le prime saranno disposte in modo da ombreggiare le aree gioco e le sedute, creando un ambiente più fresco e accogliente: due filari di ciliegio selvatico ornamentale saranno collocati ai lati dell’edificio AUSL, mentre esemplari di faggio persiano, paulownia e acero saranno piantati in forma isolata o a gruppetti. Nella porzione più settentrionale del parco sarà realizzata una nuova area boscata, con specie autoctone come acero campestre, frassino, tiglio selvatico, cerro, roverella e ciliegio selvatico, con l’obiettivo di isolare il parco dai parcheggi adiacenti e mitigare l’inquinamento da traffico veicolare. È prevista la realizzazione di un impianto di irrigazione a goccia, fondamentale per garantire l’attecchimento delle piante.
Anche lo strato inferiore del parco sarà oggetto di intervento: sarà realizzato un dry garden, ovvero un giardino a bassa richiesta idrica, su una superficie di circa 45 mq. L’area ospiterà aiuole curvilinee con arbusti e piante perenni – tra cui aglio, salvia dei boschi, rosmarino e sesleria autunnale – selezionate per garantire fioriture e presenze diversificate durante tutto l’anno.
A completamento, saranno realizzati circa 3.100 mq di tappeto erboso, con tecniche di semina e concimazione mirate, mentre tutte le aiuole saranno protette da telo pacciamante biodegradabile e pietra pomice per ridurre la crescita di infestanti e trattenere l’umidità.
OASI PROTETTA: SICUREZZA, ILLUMINAZIONE E VISIONE FUTURA
Il progetto di riqualificazione del Parco dei Vecchi Mulini pone attenzione al tema della sicurezza e della fruibilità, trasformando l’area in una vera e propria oasi nel cuore del contesto urbano. Per questo motivo è stata prevista una recinzione leggera e permeabile alla vista, che non rappresenta una barriera ma un perimetro di protezione: uno scrigno pensato per custodire il parco, preservandolo dai rumori e dal traffico delle vie circostanti, e allo stesso tempo tutelando le attività che vi si svolgono in tutte le ore del giorno.
L’illuminazione preesistente verrà mantenuta e integrata con nuovi punti luce a led, collocati lungo i percorsi e nelle nuove aree funzionali. Una scelta pensata per garantire maggiore sicurezza nelle ore serali e tardo pomeridiane, incoraggiando un presidio spontaneo da parte dei cittadini e rendendo il parco ancora più accogliente, vivibile e attrattivo.
L’intervento di riqualificazione prevede inoltre le predisposizioni per futuri, possibili, sviluppi del parco, come spazi per orti didattici, un piccolo teatro-cinema all’aperto, un chiosco bar, un bagno pubblico autopulente e una tettoia multifunzionale, che potrà accogliere momenti di socialità, lavoro e gioco. L’idea è quella di un parco che cresca con la comunità, aperto all’evoluzione e al futuro.
LA VOCE DEI PROTAGONISTI
Queste le parole di Francesco De Vanna, Assessore ai Lavori Pubblici e alla Legalità del Comune di Parma: «Ringrazio il gruppo e la famiglia Chiesi per questo importante investimento che restituirà al quartiere San Leonardo un luogo completamente rinnovato di incontro, di gioco, di condivisione in una prospettiva anche intergenerazionale. Ringrazio anche i progettisti Giulia D’Ambrosio e Francesco Fulvi per il lavoro di progettazione e di ascolto, che aggiunge valore ad un progetto di per sé già di grande valore civico e sociale. Gli investimenti pubblici e privati in San Leonardo rafforzano la vivibilità del quartiere consolidando quei luoghi di relazione che rappresentano la precondizione necessaria per qualsiasi politica di qualità della vita e di coesione sociale».
Come spiega Andrea Chiesi, Head of Special Projects del Gruppo Chiesi: «Il quartiere San Leonardo è la nostra casa da settant’anni: qui ci siamo insediati nel 1955 e siamo cresciuti, ed è da qui che vogliamo continuare a generare valore per la comunità. Il cantiere del Parco dei Vecchi Mulini parte in un anno per noi simbolico, quello del novantesimo anniversario dell’azienda, e si affianca a un altro importante intervento di rigenerazione urbana: il progetto ‘Chiesi Gardens’, che prenderà il via a breve nell’area del nostro primo sito industriale in via Palermo. Due spazi vicini e destinati a dialogare, accomunati dalla stessa visione: creare luoghi con una funzione di servizio, inclusione e benessere, in coerenza con il nostro approccio Shared Value».
La progettista Giulia D’Ambrosio sottolinea la genesi dell’intervento: «Questo progetto è nato da un percorso partecipativo e di ascolto, che ci ha permesso di conoscere a fondo il Parco dei Vecchi Mulini e il quartiere San Leonardo. Con una pluralità di attori, abbiamo immaginato un parco di relazione: uno spazio accogliente, intimo e sicuro, dove stare bene e creare legami. Un parco di prossimità, pensato per tutte le età, che offre opportunità e invita a prendersi cura degli altri e dell’ambiente».
Francesco Fulvi evidenzia le implicazioni ambientali del progetto: «Il nuovo Parco dei Vecchi Mulini è pensato come un vero e proprio modello di adattamento ai cambiamenti climatici: un’oasi verde che accoglierà un bosco urbano, capace di offrire ristoro durante le estati sempre più calde, assorbire le piogge intense e ridurre le polveri sottili. Un polmone verde libero e accessibile a tutti che contribuirà a raffrescare il quartiere, favorire la biodiversità e promuovere lo sport all’aria aperta».
Le conclusioni sono affidate ad Antonio Mortali, Direttore Tecnico del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, che firma il progetto di forestazione del parco: «Crediamo sia fondamentale progettare spazi verdi urbani che non siano solo decorativi, ma che svolgano anche funzioni ecologiche e sociali. Lavoreremo per arricchire la biodiversità del Parco di via Verona, migliorando al contempo la fruibilità per i cittadini. Abbiamo scelto specie arboree adatte al contesto urbano, capaci di offrire ombra e assorbire parte dell’inquinamento prodotto dal traffico veicolare. La creazione di un dry garden in un’area del parco è un esempio virtuoso di come si possano coniugare bellezza, funzionalità e risparmio idrico. Il nostro obiettivo è creare un ecosistema urbano più resiliente, dove natura e persone possano convivere in equilibrio».