“Il Misantropo” al Teatro al Parco: il “Mulino di Amleto” rilegge il capolavoro di Molière

Sabato 18 marzo alle ore 21 al Teatro al Parco di Parma, nell’ambito della Stagione 2022/23 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, la compagnia Il Mulino di Amleto porta in scena «Il Misantropo.

Una commedia sulla tragedia di vivere insieme», con Fabio Bisogni, Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Angelo Tronca, regia traduzione e adattamento Marco Lorenzi, produzione A.M.A. Factory, in collaborazione con La Corte Ospitale. Nei secoli si è detto di tutto sul «Misantropo» di Molière, da disadattato sociale ad antieroe novecentesco, da rivoluzionario anticonformista a scemo del villaggio. Eppure, la vicenda di Alceste e del suo sforzo intransigente di andare oltre l’apparenza ci riconnette con il valore umano della comprensione. È stato scritto che per fare «Il Misantropo» ci vogliono “una stanza, sei sedie, tre lettere e degli stivali”. Infatti «Il Misantropo» non ha bisogno di forme, semplificazioni o “istruzioni per l’uso”, perché la sua essenza è limpida e contemporanea.

«Il Misantropo siamo noi con la nostra costante difficoltà di incontrare l’altro di cui, però, non possiamo fare a meno», spiega nelle note di regia Marco Lorenzi. «Noi siamo partiti proprio da questo, anzi da quello che avevamo a disposizione per raccontare questa storia nel modo più vivo possibile. E quello che abbiamo a disposizione è il teatro, con la sua incredibile sintesi di vero e falso, di sincerità e finzione, di emozione e convenzione».

Il palcoscenico e i camerini sono così diventati il luogo della “favola” e gli spazi da cui partire per raccontare questa commedia sulla tragedia di vivere insieme. Perché e come «Il Misantropo» parla al pubblico di oggi? «La forma chiaramente invecchia in 400 anni, ma anche in 50 o in 7 anni la forma “passa”», continua Lorenzi. «La cosa affascinante di un testo come questo è che invece non invecchierà mai il contenuto, l’analisi dell’essere umano e delle relazioni e, nel caso del Misantropo, l’intramontabile dialettica tra l’Io e l’Altro. L’elemento che trovo originale nel Misantropo è che questo testo parla sostanzialmente del rapporto costante tra l’Io e la comunità sociale con cui ci si relaziona ogni giorno. Questo è di fatto quanto accade ogni sera a teatro: ogni sera tra gli attori e gli spettatori nasce una piccola nuova comunità.

È per questa ragione che in questo nostro allestimento prevedo una relazione più attiva con il pubblico, proprio perché questo incontro tra l’io e l’”altro da me” è una peculiarità del testo che mettiamo in scena». Nato nel 2009 da giovani attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, Il Mulino di Amleto, diretto da Marco Lorenzi e Barbara Mazzi, artisti associati del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, ha inanellato, come si legge nella motivazione del Premio della Critica che ha ricevuto nel 2021, «prove sempre più convincenti, cimentandosi con la drammaturgia classica, di Goldoni, Molière, Shakespeare, Victor Hugo, Brecht, Čechov, e coeva, di Davide Carnevali, Magdalena Barile,  Philipp Löhle, David Eldridge. Barbara Mazzi, attrice, Marco Lorenzi, regista, e gli interpreti con cui spesso condividono il lavoro, hanno tracciato una linea stilistica netta, energica, coinvolgente, raffinata e popolare insieme, sdoganando testi di grande bellezza e altrettanta complessità». Biglietti in vendita sul circuito Vivaticket e al Teatro al Parco. Informazioni e prenotazioni: tel. 0521 992044, biglietteriabriciole@solaresdellearti.it.


IL MISANTROPO

Una commedia sulla tragedia del vivere insieme

uno spettacolo de Il Mulino di Amleto

con Fabio Bisogni, Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Angelo Tronca

regia, traduzione e adattamento Marco Lorenzi

visual concept Eleonora Diana tecnico di compagnia Luca Guglielmetti

assistente alla regia Yuri D’Agostino

consulente ai costumi Valentina Menegatti

foto di scena Manuela Giusto

organizzazione Milica Trojanovic- distribuzione Valentina Pollani – ufficio stampa Raffaella Ilari

produzione A.M.A. FACTORY

in collaborazione con La Corte Ospitale – residenze artistiche 16-17

vincitore bando Theatrical Mass Milano 2017

 

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