Il mondo della cultura piange la morte di Mario Lavagetto

Il mondo della cultura piange la morte a 81 anni Mario Lavagetto.

Nato a Parma, è stato un critico letterario e accademico italiano di importanza nazionale.

È stato allievo di Giacomo Debenedetti, unendo alla sensibilità critica del maestro un suo interesse particolare per la psicoanalisi, nei suoi rapporti con l’attività creativa e letteraria.

È anche traduttore dal francese. Ha insegnato al “Liceo Classico Romagnosi” di Parma, all’Università di Sassari e all’Università di Bologna, dove ha tenuto la cattedra di Teoria della Letteratura. Nel 1997 ha vinto il Premio Natalino Sapegno e il Premio Cesare Musatti. Si è occupato in particolare di Umberto Saba, Italo Svevo, Marcel Proust, Stendhal, Honoré de Balzac, Edmond e Jules de Goncourt, Giovanni Boccaccio, Salimbene de Adam, Federico De Roberto, Giuseppe Verdi, Arrigo Boito (e in genere di libretti d’opera), Bruno Barilli, Italo Calvino (in particolare della sua raccolta di fiabe italiane). Sulle fiabe ha anche curato una propria scelta più generale nella letteratura italiana, presso “I Meridiani” di Mondadori.

Come curatore è fondamentale il suo lavoro su Svevo, di cui ha curato una raccolta presso la “Biblioteca dell’Orsa” (1988) e nella “Biblioteca della Pléiade” di Einaudi (1988) e tutte le opere presso “I Meridiani” di Arnoldo Mondadori Editore (2006).

Con il saggio Quel Marcel! ha vinto il Premio Viareggio 2011.

 

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