Il popolo del Pd si è perduto nell’eresia donatista (di Andrea Marsiletti)

Questa è la volta buona che il Pd sparisce per sempre!

E’ alta, altissima, la sfiducia della base nei confronti dei dirigenti nazionali del Pd; il malcontento, il senso di tradimento e la rassegnazione si leggono sui social e sui giornali e si ascoltano nei bar. Nelle fabbriche di Pd non si parla più da un decennio.

L’impressione è che oggi qualunque proposta o presa di posizione assunti dal Pd appaiano sbagliati perchè poco o per nulla credibili sono considerati i suoi esponenti che li pronunciano.

Il popolo del Pd sembra essersi perduto nell’eresia donatista.

Per i “normali” di mente che di notte vivono anche senza leggere di eresie ed eretici fino a crollare dal sonno, ricordo che il donatismo è un movimento religioso cristiano, sorto nel nord Africa nel 300 dalle idee del vescovo Donato di Numidia, che prese le mosse da una critica feroce contro quei vescovi che avevano ceduto alle persecuzioni dell’imperatore romano Diocleziano e avevano consegnato ai suoi magistrati i libri sacri della cristianità.

Secondo i donatisti i sacramenti amministrati da tali vescovi, detti traditores (da qui la parola italiana “traditori”), in quanto avevano compiuto una traditio, ovvero la consegna dei testi sacri ai pagani, non sarebbero stati validi. Questa dottrina presupponeva, dunque, che i sacramenti non avessero effetto di per sé, ma che la loro validità dipendesse dall’integrità morale di chi li erogava.

Il Concilio di Arles dichiarò il donatismo un’eresia non compatibile con la fede cristiana ribadendo come teologia dogmatica il fatto che l’efficacia dei sacramenti non derivi dalla bontà dell’Uomo che li impartisce ma sia una concessione di Dio.



Per quel che mi riguarda, mi dissocio dall’imperante eresia donatista, convinto che i valori professati dalla sinistra mantengano, evidentemente con minore forza elettorale, il loro valore in sè, anche se proposti da una classe politica debole. La sinistra ci sarà sempre, come è giusto sia, perchè, diceva qualcuno, “la sinistra è in natura”. Oso invitare a non perdere la fede e financo indicare in Stefano Bonaccini una figura vivente che possa guidare il Pd. Bonaccini non ha nulla da invidiare per credibilità e competenza a Meloni, Salvini e Berlusconi, piuttosto che a La Russa o Fontana.

Per i donatisti il battesimo amministrato da un sacerdote “traditore” era nullo e si rendeva quindi necessario un ribattezzo, al pari di chi oggi considera indispensabile un azzeramento del Pd che passi dal suo catartico e purificatorio cambio di nome.

I donatisti continuarono per anni con dispute dottrinali sempre più intransigenti e settarie al punto che la Chiesa dovette mettere in campo il “Dottore della Grazia” Sant’Agostino per confutare le loro tesi.

Ma non bastò neppure lui.

Alla fine fu la conquista islamica del Magreb a determinarne l’estinzione.

Andrea Marsiletti

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