Utopia come dovere morale. Questa la direzione indicata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020 dell’Università di Parma, tutta improntata sul tema della sostenibilità. “Credo che sia importante porre al centro, come si è fatto qui, la sostenibilità dello sviluppo, cosa che evoca il complesso ampio di questioni che condiziona il futuro dell’umanità, perché è di questo che si tratta”, ha spiegato il Capo dello Stato, sottolineando l’importanza degli obiettivi Onu 2030 e gli obiettivi di impatto climatico zero che si è posta l’Europa per il 2050.
Dal Presidente Mattarella anche una considerazione sulle alternative possibili per il prossimo futuro, prospettate da Enrico Giovannini nella sua prolusione: “C’è una forte tentazione di tornare al passato – ha detto – ma la direzione deve esser quella dell’utopia, che è tutt’altro che una fuga dal reale. Perché tra utopia e dovere morale c’è una strettissima connessione”.
Auditorium Paganini tutto esaurito per l’appuntamento, che ha richiamato autorità locali e nazionali, docenti, studenti, rappresentanti del personale tecnico amministrativo dell’Ateneo e tanti cittadini, che si sono aggiudicati un posto prenotandosi sul sito web dell’Università di Parma.
Cerimonia affollatissima e molto partecipata, aperta dai saluti istituzionali del Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi (“Il lavoro dell’Università è fondamentale per continuare a rendere questo territorio un’eccellenza”), del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti (“La nostra è una città fortemente universitaria e orgogliosa della propria Università, con cui stiamo lavorando intensamente”) e del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (“Siete un pezzo straordinario del sistema di questa Regione. In questo periodo di muri alzati ci salveranno la cultura e la bellezza”), e proseguita con le relazioni del Rettore Paolo Andrei, del Presidente del Consiglio degli Studenti Yuri Ferrari e della Presidente del Consiglio del Personale tecnico amministrativo Rita Ollà.
Una cerimonia nel segno della sostenibilità, fil rouge di tutti gli interventi, tema cardine scelto non a caso proprio perché impegno forte dell’Ateneo, per la prima volta oggetto di un’intera area strategica trasversale nel Piano Strategico di Ateneo 2020-2022.
Di sviluppo sostenibile ha parlato il Rettore Paolo Andrei, che nel suo intervento ha sottolineato la stretta correlazione per l’Università tra sostenibilità economica, ambientale e sociale e ha ribadito come proprio la sostenibilità sia uno dei temi forti per l’Ateneo per oggi e per il futuro prossimo: non per nulla debutta quest’anno il Rapporto di sostenibilità, “che da quest’oggi sarà disponibile online sul sito web istituzionale per tutti gli interessati e che sintetizza le nostre performance in ambito economico, sociale a ambientale per l’anno 2018”. Andrei si è inoltre soffermato sui tre “pilastri” su cui poggiano scelte e azioni dell’Università di Parma (“la centralità degli Studenti, il rafforzamento del “capitale umano” e l’interazione con la Società”), riferendosi in conclusione direttamente al Presidente Mattarella: «Desidero esprimere tutta la mia ammirazione e la mia gratitudine al nostro Presidente della Repubblica: la sua presenza oggi insieme a noi testimonia la sensibilità istituzionale e personale del Professore Sergio Mattarella nei confronti del mondo della ricerca, della cultura, dell’educazione e della formazione, e assume per tutti noi il significato di un prezioso incoraggiamento nel procedere con impegno, lealtà e dedizione nel nostro lavoro quotidiano”.
E di sostenibilità hanno parlato sia il Presidente del Consiglio degli Studenti Yuri Ferrari sia la Presidente del Consiglio del Personale tecnico amministrativo Rita Ollà. “L’innalzamento della No Tax Area, l’assistenza sanitaria ai fuori sede, la riduzione del costo del servizio di trasporto pubblico, il progetto Parma Città Universitaria: sono tutti grandi passi in avanti che abbiamo percorso insieme. Non ultimi per importanza, sono i diversi progetti per la sostenibilità ambientale della nostra Università a favore dell’efficientamento energetico, della raccolta differenziata e per diminuire l’uso della plastica”, ha detto Yuri Ferrari, che nel suo intervento si è soffermato a lungo sul tema del diritto allo studio e sul valore di una stretta alleanza fra Ateneo, studenti e città. “Il diritto allo studio è lo strumento indispensabile per poter garantire un futuro alle fondamenta della nostra Repubblica”
“Presto avremo una nuova occasione per emergere con la qualità di ciò che facciamo e raccogliere la sfida che il nostro Ateneo ha lanciato sottoscrivendo “il manifesto degli Atenei italiani per la sostenibilità”. Per questo saremo impegnati come cittadini e lavoratori, perché siamo tanti, siamo una comunità, possiamo avere un impatto concreto e creare circoli virtuosi. Saremo protagonisti attivi del cambiamento”, ha spiegato Rita Ollà nel suo intervento.
E allo sviluppo sostenibile è stata dedicata anche la prolusione tenuta da Enrico Giovannini, Professore ordinario di Statistica economica e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Salvare il pianeta e salvare l’umanità. Utopia o dovere morale? il titolo del suo intervento, che ha insistito a lungo sull’agenda 2030 e sulla sostenibilità come presupposto ineludibile per il futuro anche prossimo. “La sostenibilità ha a che fare con il presente ma anche con il futuro che vogliamo costruire”, ha spiegato. “Cosa dobbiamo fare? Alzare lo sguardo e guardare in modo diverso le cose. Ci sono quattro alternative. Credere che il modello attuale possa ancora funzionare. Oppure la distopia, cioè i bunker per ricchi in cui vivere o le stazioni spaziali per quando la terra diventerà invivibile. Oppure la retrotopia, cioè pensare di poter tornare indietro. Oppure accettare un’utopia sostenibile, come gli studenti ci chiedono”, ha detto Giovannini, che ha ricordato la richiesta dell’ASviS di “inserire in Costituzione lo sviluppo sostenibile come principio di giustizia tra le generazioni, per costruire un’etica basata sulla giustizia fra le generazioni”.
Al termine della cerimonia il Presidente Mattarella ha incontrato fuori dall’Auditorium gli alunni delle classi V C primaria Micheli e V primaria Maria Luigia.