Il Cinema di Mario Soldati, al via la rassegna

SMA MODENA
lombatti_mar24

24/10/2009
h.16.00

Il Comune di Parma, Assessorato alla Cultura (Ufficio Cinema), in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale organizza la rassegna IL CINEMA DI MARIO SOLDATI, che si terrà al Cinema Astra d’essai dal 27 ottobre al 14 dicembre.

Soldati, il divino eclettico
In una storia come quella del cinema italiano il nome di Mario Soldati figura come uno dei più emblematici e, allo stesso tempo, singolari. Già la fisionomia tramandata da scatti e trasmissioni pioneristiche sancisce l’eccentricità: baffi, basco e sigaro, l’aria sorniona e divertita, presumibile spia di quella “gioia di vivere” attribuitagli da Natalia Ginzburg quale segno distintivo estetico-esistenziale. Al resto contribuisce una biografia vertiginosa dalla Torino dell’antifascismo al leggendario viaggio negli Stati Uniti, dalla fuga da Roma occupata alle scorrerie eno-gastronomiche nella pianura padana passando per il gran rifiuto a Hollywood.
A definirne un’importanza ormai storicizzata bastano una manciata di film realizzati in un ventennio di cui la rassegna ospitata al cinema Astra, in occasione dei dieci anni dalla scomparsa, da adeguato conto: la consapevolezza formale di Piccolo mondo antico e Malombra, i sofisticati ritratti psicologici di Le miserie del signor Travet e La provinciale, l’accorta e svecchiante elaborazione di influenze internazionali mostrata in Dora Nelson e Fuga in Francia, l’abilità nel lavoro con gli attori, testimoniano di un autore centrale e ormai “classico” nonostante l’antico confinamento insieme ai sodali Chiarini, Lattuada, Castellani nel ghetto del “calligrafismo”, dei cultori cioè della “bella forma” e di soggetti di derivazione letteraria, in definitiva, secondo i detrattori, di un’estetica piccolo-borghese incapace di cogliere le dinamiche in vertiginosa e tragica trasformazione della società; virtù attribuite, in esclusiva, al movimento neorealista.
A proposito dell’eccezionalità va naturalmente menzionata l’attività letteraria che ne fa una delle stelle polari di quello straordinario laboratorio costituito dalla narrativa italiana del dopoguerra. Una “carriera” a lungo affiancata da altre non meno rimarchevoli in ambito televisivo e giornalistico senza trascurare l’impegno civile degli ultimi anni.

Mario Soldati (1906-1999)
Nato a Torino, compie i primi studi presso i gesuiti. In seguito frequenta ambienti intellettuali liberali e radicali raccolti intorno alla figura di Piero Gobetti. Si laurea in Lettere e frequenta a Roma l’Istituto superiore di Storia dell’Arte.
Insofferente al regime fascista nel 1929 consegue una borsa di studio e si reca negli Stati Uniti, dai quali, rifiutatagli la cittadinanza, è costretto a ritornare nel 1931. A questa esperienza è legato il suo capolavoro letterario, America, primo amore (1934).
Tornato in Italia, e impossibilitato dalla dittatura a proseguire la carriera accademica e giornalistica, entra nel mondo del cinema: dopo qualche anno di apprendistato in cui partecipa a diverse pellicole di Mario Camerini oltre che ad Acciaio (1935) di Ruttman, dirigerà una trentina di film, spesso di ispirazione letteraria, tra cui quelli presentati in rassegna.
Nel 1949 rompe un prestigioso contratto con David O. Selznick, il produttore di Via col Vento, perché le autorità negano alla moglie di origini fiumane il visto d’ingresso negli USA. Negli anni Cinquanta cura la regia delle seconde unità di Guerra e pace di Vidor e Ben Hur di Wyler.
Firma di grido del Corriere della Sera e di altre storiche testate, è protagonista di popolari trasmissioni RAI come Viaggio nella Valle del Po e Chi legge? oltre che regista di sceneggiati tratti dai propri libri. Viaggiatore impareggiabile e curioso, firma celebri reportage eno-gastronomici come Vino al vino (1969).
Tra le opere letterarie vanno senz’altro ricordate: Salmace (1929), Fuga in Italia (1947), A cena col Commendatore (1950), Le lettere da Capri (1954), La confessione (1955), La messa dei villeggianti (1959), Le due città (1964), I racconti del maresciallo (1967), L’attore (1970), Lo smeraldo (1974).
Dopo avere vissuto a lungo fra Roma e Milano, trascorre la vecchiaia a Tellaro, nei pressi di La Spezia, fino alla morte.

LA RASSEGNA: APPUNTAMENTI
Comune di Parma – Assessorato alla Cultura – Ufficio Cinema
In collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale

IL CINEMA DI MARIO SOLDATI
Cinema Astra d’essai, Parma, 27 ottobre – 14 dicembre 2009
Martedì 27 ottobre
1. PICCOLO MONDO ANTICO (1941) – Presentazione della rassegna a cura del Prof. Roberto Campari, interverrà il regista Francesco Barilli.
Lunedì 2 novembre
2. MALOMBRA (1942)
Lunedì 9 novembre
3. LE MISERIE DEL SIGNOR TRAVET (1945)
Lunedì 16 novembre
4. QUARTIERI ALTI (1945)
Lunedì 23 novembre
5. FUGA IN FRANCIA (1948)
Lunedì 30 novembre
6. LA PROVINCIALE (1953)
Giovedì 10 dicembre
7. DORA NELSON (1939)
Lunedì 14 dicembre
8. LA PRINCIPESSA TARAKANOVA (1938)

Inizio spettacoli ore 21
Abbonamento € 10