“Il danno Tep è appianato, quello alle partecipate no”

SMA MODENA
lombatti_mar24

09/05/2011
h.12.50

Esprimiamo grande sollievo e sincera soddisfazione per la notizia dell’annunciato rientro dei 7,5 milioni di Euro nelle casse della TEP ad opera della Liquidazione coatta amministrativa della Banca MB.
Tutto ciò non deve far dimenticare quella bruttissima pagina scritta, principalmente, dall’ex Presidente di TEP, nominato dal Sindaco e da questi difeso, oltre ogni logica, fino oltre la “zona Cesarini”. Un pagina, che è emblematica della “mala gestione” da noi denunciata in questi mesi.
Al riguardo, basta ricordare che, in occasione della vicenda MB, si è scoperto che l’ex Presidente della TEP era titolare di un contratto triennale di collaborazione libero-professionale con ALFA S.pA., società del Gruppo STT Holding S.p.A., presieduta della stesso ex Presidente di STT nonché socio di Banca MB e, prima del commissariamento, consigliere di amministrazione della stessa Banca.
Il tutto per € 60.000,00 (salvo rivalutazione e accordi successivi) annui, oltre ad un incentivo, sempre annuo, di € 15.000,00, al rimborso spese e ad un appartamento gratuitamente messo a disposizione da Alfa S.p.A. in viale Tanara 35: a carico delle casse comunali, non meno di € 225.000,00 nel triennio, al netto dell’appartamento!
Un vero scandalo, amministrativamente e politicamente parlando! E la cronologia della vicenda rende ancora più evidente la fondatezza di questo giudizio:
– il 27.04.2009 il Sig. Mauro diventa Presidente di TEP S.p.A.;
– il 13.05.2009 invita le banche, tra cui Banca MB S.p.A., per la “gara” per l’individuazione dell’istituto, nel quale investire € 5.000.000,00;
– il 15.05.2009 firma il contratto con Alfa S.p.A.;
– il 21.05.2009 il Sig. Mauro, con decisione “in solitudine”, versa a Banca MB S.p.A. € 5.000.000,00;
– l’8.06.2009, il Sig. Mauro versa – sempre in solitudine – altri € 3.500.000,00: prestazione nemmeno prevista dalla “gara” tra le Banche;
– il 18.06.2009 il Sig. Mauro diventa, a tutti gli effetti, collaboratore di Alfa S.p.A.;
– l’8.07.2009 la Banca MB S.p.A. viene commissariata e messa in amministrazione controllata;
– l’1.10.2009, il Sig. Mauro, quale Presidente della Tep S.p.A., non ritira, alla scadenza dei certificati, gli € 5.000.000,00, ma acconsente a depositarli su un c/c presso la stessa Banca MB S.p.A., già in amministrazione controllata;
– l’8.01.2010 succede la stessa cosa per gli € 3.500.000,00 del secondo investimento.
La cronologia degli avvenimenti lascia, quanto meno, più che perplessi per l’intreccio, che stabilisce, tra l’operazione TEP-MB e il rapporto tra l’ex Presidente TEP e l’ex Presidente di Alfa S.p.A..
Il sollievo per la positiva conclusione della vicenda sul piano economico non può far dimenticare, quindi, il tema delle responsabilità, sul quale il Sindaco, con specifico riferimento al sistema Comune, non può semplicemente limitarsi ad esprimere soddisfazione e a dire che non sapeva. Il danno TEP è appianato, ma quello al sistema delle Società Partecipate no, cosicché il Sindaco non può far finta di non sapere.

Giorgio Pagliari
Marco Ablondi
Maria Teresa Guarnieri
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09/05/2011
h.21.00

Tep: Pagliari , Ablondi, Guarnieri fanno le pulci ma coprono gli uomini Pd
Parma Civica: “Il centrosinistra annuncia catastrofi che non avvengono mai”

Se c’è una pagina “bruttissima” nella vicenda Tep, come scrivono Pagliari, Ablondi e Guarnieri è la reticenza con cui il centrosinistra, Pd in particolare, ha coperto le responsabilità dei suoi uomini nella vicenda.
Ben diverso è stato il comportamento di Vignali che ha subito rimosso il Presidente Mauro, appena vi sono stati dubbi sul rientro immediato dei fondi.
Invece Fadda, vicepresidente con delega al Bilancio e Ragone, presidente del collegio dei Revisori di Tep, uomini del Pd a conoscenza da tempo dell’investimento in Banca Mb, sono ancora al loro posto.
Lo dicono i documenti del bilancio, della società di revisione Deloitte, lo ha riconosciuto in Consiglio Provinciale l’assessore Castellani: gli uomini targati Pd sapevano tutto. E hanno taciuto.
Di fronte allo “scandalo”, hanno messo in scena, più di 5 mesi fa, lo spettacolo delle dimissioni farsa ad uso della stampa. Dimissioni ancora “congelate”. In questi casi ci si dimette e basta!
Ora, rientrati i soldi di Tep, la vicenda si è conclusa per il meglio dimostrando due cose: che le catastrofi, che il centrosinistra annuncia ogni 5 minuti, non si avverano mai e che il Pd non prova nessuna vergogna nel fare ogni giorno le pulci agli altri, mentre nasconde le responsabilità dei compagni di partito.

Parma Civica

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