“Il funzionamento della Provincia costa troppo”

30/05/2009
h.12.30

Nella relazione sul bilancio della Provincia di Parma inviata la settimana scorsa all’amministrazione provinciale, la Corte dei Conti rileva che le principali criticità riguardano irregolarità contabili con la quale l’amministrazione uscente compensa l’elevata mole di spese correnti.
Infatti, l’attuale Ente di governo del territorio, pesante e fortemente politicizzato, si caratterizza per un alto costo di funzionamento. Tra le voci di rilievo di queste spese ci sono i costi della politica.
I dodici membri di Giunta costituiti dal Presidente, dai dieci assessori e da un Agente, costituiscono altrettanti centri di spesa che non sono giustificati rispetto alle reali funzioni che per competenza dovrebbe svolgere la Provincia.
In particolare, oltre al costo del singolo assessore in termini di indennità mensile, rimborso spese e segreterie correlate, la struttura di un assessorato oltre ad essere molto complessa, comporta un costo già solo per il suo semplice mantenimento di apparato.
Tale spesa è giustificabile se produce servizi per collettività che siano di competenza dell’Ente od almeno esclusivi e necessari per il territorio. In questo caso, invece, la logica è quella della necessità di dovere operare una spartizione di poltrone mirate al soddisfacimento delle numerose liste e partiti che fino ad oggi hanno amministrato la cosa pubblica sul territorio.
Tale massiccia presenza della politica nella gestione del Governo dell’Ente ha avuto come ripercussione anche una esplosione nei costi di propaganda politica dei diversi assessorati finalizzata in gran parte ad ottenere consenso elettorale.
Si pensi che, dai dati forniti dall’amministrazione uscente, tra ufficio stampa e comunicazione, gabinetto del presidente di supporto alla Giunta e ufficio di supporto alla Presidenza del Consiglio Provinciale, sono ben 24 le persone dedicate a questi uffici, quando, invece potrebbero essere impiegate per mansioni più utili alla collettività.
Non basta: dal settembre 2007 e fino alla durata della campagna elettorale, la Provincia di Parma ha appaltato ad una ditta esterna l’incarico di coordinare gli strumenti di comunicazione dell’Ente per un costo alla collettività di ben 211.000 euro, che si aggiungono alla centinaia di migliaia di euro che ogni anno la Giunta Bernazzoli spende tra giornalini di proprietà, pubblicità sui giornali, manifesti ed altro solo per promozione politica.
Nella nostra proposta di una provincia che verrà libera dalla pesantezza della burocrazia e dall’arroganza dei partiti il numero dei membri di Giunta passerà a soli cinque assessori, con l’impegno di una verifica a metà mandato per una ulteriore riduzione in relazione alla già avviata riforma degli Enti locali portata avanti dal Governo Nazionale.
Il risultato sarà di un drastico taglio alle spese per i Partiti e di promozione politica e di un’ abbattimento di burocrazia inutile. Ciò porterà ad un risparmio straordinario di spesa corrente che per difetto possiamo quantificare almeno in un paio di milioni di euro all’anno. Inoltre, renderà l’azione dell’amministrazione provinciale più fluida e veloce.

perlavalbaganza