
Le altre notizie pubblicate oggi
(non più in homepage)
___
02/07/2010
Intervista a Marino Giubellini, ultimo coordinatore provinciale della Margherita di Parma, ex assessore del Comune di Parma e oggi esponente di Civiltà Parmigiana.
Dal punto di vista tuo di aderente a Civiltà Parmigiana, che effetto ti ha fatto vedere 1.500 persone riempire l’Auditorium Paganini al debutto del movimento Parma Civica?
È stato un successo e me lo aspettavo. I rapporti di forza fra Parma Civica e Civiltà Parmigiana appaiono oggi largamente a favore della prima. Ma in politica nulla è mai scontato e soprattutto nulla è definitivo.
Hai mai giocato, da ragazzino, a “pataglia”? Non sempre il giocatore che resta con poche carte perde la partita.
Mi interesserebbe inoltre capire come l’hanno presa gli alleati. Capita spesso in politica che le prove di forza per intimidire gli avversari finiscano per preoccupare anche gli alleati.
Vignali prese 4.000 preferenze nel 2002 con in campo 40 candidati di Civiltà Parmigiana, 40 di Forza Italia, 40 dell’UDC. Ha poi fatto altri 5 anni da assessore e ne farà altri 5 da sindaco. Secondo te, che di numeri te ne intendi, quanti voti vale Vignali?
Non saprei quantificarti la cifra; posso dirti che Vignali vale, personalmente, molti voti. Però, direttore, mi hai posto la domanda sbagliata. Dovevi chiedermi quanto voti “sposta” Vignali. In fondo tu stesso hai messo in evidenza, in un lucidissimo articolo di alcuni numeri fa (clicca qui), che c’è una gara a chi è più civico fatta in funzione elettorale. Ebbene, a questa domanda rispondo che, secondo me, Vignali non sposta i voti sufficienti per vincere, fatto salvo un non improbabile ed ennesimo suicidio fantozziano del PD.
Che futuro vedi per Civiltà Parmigiana, presa in mezzo tra Parma Civica da una parte e da Altra Politica della Guarnieri dall’altra. Ritieni il movimento abbia la forza e la volontà di proseguire da solo o pensi si aggregherà ad altri gruppi per fare massa critica per poi allearsi nel 2012 con il centrosinistra?
Ti do il parere di un semplice aderente al movimento, consapevole di essere in questo momento una voce solitaria. Civiltà Parmigiana deve svolgere un ruolo di coscienza critica e di elaborazione progettuale sul futuro della città: ciò è necessario soprattutto per il fatto che l’attuale amministrazione ha abbandonato alcuni progetti strategici (ad esempio metro e forse il termovalorizzatore) e ne ha messo in cantiere altri che strategici lo sono ma in senso negativo (ad esempio il WCC e il ruolo di STT).
Penso inoltre che Civiltà Parmigiana non debba partecipare direttamente alle prossime elezioni comunali e che debba invece favorire l’aggregazione di più forze e gruppi attorno ad un programma da proporre alla città in alleanza con chi sarà più vicino alle proposte avanzate.
Come vedi il PD, a Roma e a Parma? Al giorno del suo debutto di tre anni fa ad un futuro più roseo? Quali, a tuo avviso, le cause di questo stallo e di queste sconfitte?
Non farmi parlare. Mi sembrerebbe di sparare sulla croce rossa!
Secondo te quanto è efficace l’opposizione in Consiglio comunale a Parma e quanto essa sta buttando le basi per un’alternativa credibile nel 2012?
L’unica vera opposizione viene dal gruppo di Maria Teresa Guarnieri, da Rifondazione Comunista e da alcuni consiglieri di maggioranza. Mi pare che il PD non faccia vera opposizione. Per questo non escludo un epilogo fantozziano pur vedendo oggi debolissima elettoralmente l’attuale alleanza di governo comunale.
E’ dibattuta in queste settimane la spese di 18.000 per alcuni arredi degli uffici del Presidente del Consiglio Ubaldi. Nel merito, a tuo avviso, si tratta di spese eccessive soprattutto in tempi di crisi come questi o è la solita demagogia qualunquista su spese congrue (gruppo facebook: clicca qui!)?
Devo dire prima di tutto che si tratta di una notizia distorta. Il presidente del Consiglio non può comprare nulla, perché non ha capitoli di spesa a disposizione e soprattutto non ha potere di spesa. Il rinnovo degli arredi di tutti gli uffici, compresi gli uffici di presidenza, è competenza della Giunta Comunale che si avvale poi dell’ufficio economato per le procedure d’acquisto. Con questa premessa non do la colpa alla Giunta, ma il merito. Non condivido infatti la demagogia che sta alla base di queste polemiche. Ha fatto bene la giunta a dotare gli uffici, soprattutto quelli a cui accede il pubblico, di arredi di buona qualità, robustezza e durata.
Hanno peraltro un valore patrimoniale che resta nel tempo e si traduce in minori spese future. Non condivido l’idea di coloro che vorrebbero un Ente Pubblico straccione che acquista gli arredi al “discount” del mobile. Non è su questo terreno che si combatte lo spreco. Te lo dice uno che andava al lavoro in autobus e non con l’auto blu e che aveva le bollette più basse di tutti sul telefono di servizio.
Su Ubaldi, vittima di una precisa strategia di emarginazione, partendo dalla falsa attribuzione a lui dell’acquisto degli uffici occupati pro-tempore, si è scatenato uno strano mix di indignati di professione, indignati a comando e sobillatori di indignati. Partendo dal documento pubblicato sul web, se fossi un investigatore sarei portato a dedurre, da molti particolari, che anche questa volta c’è dietro il fuoco amico.