
25/04/2011
h.19.00
Viste le reazioni suscitate, tengo a specificare le ragioni della contestazione mossa nei confronti del sindaco Vignali in piazza il 25 aprile.
L’Amministrazione comunale di Parma, rispondendo positivamente alla richiesta di Casapound di avere a disposizione una sede del Comune (in via Bizzozzero) per la presentazione di un suo libro, indirettamente ha riconosciuto la legittimità dei “fascisti del terzo millenio”, come loro stessi si definiscono.
Siffatte iniziative di stampo fascista andrebbero, al contrario, vietate, come si è verificato in altre città.
Queste forme di autorizzazione, altresì, contrastano con la dodicesima disposizione transitoria della nostra Costituzione che impedisce ogni forma di ricostituzione del partito fascista. Lo stesso ex magnifico rettore dell’Università di Parma, nonché docente di diritto costituzionale, precisò che tale disposizione non è da intendersi in forma transitoria bensì finale.
Un sindaco che dà spazio ai “fascisti del terzo millenio” non può stare su un palco di antifascisti.
Le ragioni della contestazioni stanno tutte qui.
A Parma questo civismo di cui si vanta l’amministrazione Vignali in realtà utilizza anche Casapound per il mantenimento del proprio potere.
Per noi chiunque legittimi i nuovi fascisti si macchia della stessa identica colpa.
Francesco Samuele
Segreteria provinciale Rifondazione Comunista
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25/04/2011
h.23.00
Non è una ricorrenza…
Quello di oggi è stato un bel corteo, vivo, partecipato e scomodo.
Vivo, perchè tutta la Parma Antifascista ha riempito dei propri percorsi e contenuti questa giornata; partecipato, perchè lo spezzone antifascista ha visto al suo interno tantissimi gruppi e singoli, ognuno con le sue proprie forme, ravvivare quella che sarebbe stata una semplice sfilata; e scomodo, perchè questa amministrazione ha dovuto oggi fare i conti con la sua fallimentare gestione, le sue infinite contraddizioni ed ipocrisie.
Giunti in piazza, al momento del discorso del primo cittadino, al coro di “Bella Ciao”, molti presenti hanno iniziato in questo modo a dissentire dalle politiche speculative e razziste di quest’amministrazione e soprattutto denunciare l’atteggiamento di protezione nei confronti dei fascisti di Casa Pound; di fatto, la voce del sindaco è stata del tutto coperta dai canti partigiani.
Uno striscione e alcuni cartelli all’interno della piazza spiegavano alla nostra giunta che non si può essere antifascisti per un giorno solo, tanto più in una città che deve molto alla storia della Resistenza.
D’altraparte, il bellissimo intervento di Teresa Vergalli, (ipocritamente applaudito dai nostri politici) a nome delle associazioni partigiane, è riuscito in maniera più che coerente a chiarire il legame esistente tra la lotta di Liberazione e le battaglie contro le ingiustizie di oggi: dalla guerra al lavoro, dall’immigrazione allo scempio dei territori, dalla corruzione alla privatizzazione delle risorse.
E’ proprio questo legame che porta in sè il significato di questa giornata: la lotta per la libertà e per una vita dignitosa ci lega alla lotta partigiana e ai valori che la animavano. Il 25 Aprile non è una ricorrenza, non è parlare da un palco di libertà ed uguaglianza mentre si avallano politiche discriminatorie, si emettono ordinanze razziste, si prendono scelte antipopolari e si difendono i gruppi neofascisti.
Parma è Antifascista!
ParmAntifascista
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