
28/04/2009
h.14.00
Mattinata in Provincia, oggi, per Mondher Marzouk, console di Tunisia a Genova, che è stato ricevuto in piazza della Pace dall’assessore alle Relazioni internazionali Gabriele Ferrari, dal dirigente dell’Area Sviluppo economico Carlo Basilio Bonizzi e dalla responsabile dell’Ufficio attività produttive e internazionalizzazione Simona Morini. Al centro dell’incontro le possibilità di cooperazione tra i due territori.
In particolare due gli argomenti affrontati: un progetto del Ministero degli Affari esteri che vede impegnata anche la Provincia di Parma, volto a finanziare imprese tunisine in acquisti di tecnologie da imprese italiane, e il progetto dell’Agropolo che si sta realizzando in Marocco, a Rabat, nel quale accanto alla Provincia sono impegnate l’Università degli Studi di Parma, il Parco Scientifico e Tecnologico Parma Tecninnova e diverse aziende del nostro territorio.
“La collaborazione tra le istituzioni è fondamentale. Anche noi abbiamo interesse a sviluppare rapporti con i territori che hanno maggiore vicinanza con noi, e la Tunisia è senz’altro uno di questi”, ha detto l’assessore Gabriele Ferrari.
“Il consolato e anche la comunità tunisina hanno buoni rapporti con le autorità di Parma, e questo è importante”, ha osservato il console Mondher Marzouk, che ha aggiunto: “Sono qui soprattutto perché siamo interessati anche noi a realizzare un grande progetto sull’agroalimentare, con particolare attenzione alla formazione e all’aggiornamento in questo campo. La Tunisia è tra i primi paesi del Sud che hanno fatto accordi di partenariato con l’Unione Europea: occorre migliorare continuamente le nostre competenze per essere competitivi con gli altri paesi”.
Il console, accompagnato in Provincia dalla presidente dell’Associazione Donne Tunisine a Parma Ben Abdelafou Sihem, ha dimostrato molto interesse per il progetto dell’Agropolo di Rabat e per il modello d’intervento con cui esso è stato strutturato. Ha anzi chiesto un ulteriore approfondimento mirato sul tema, dimostrandosi favorevole a una sua applicazione pratica anche nella realtà agricola tunisina.