“Inaccettabile lo svago con un telefono del Comune”

SMA MODENA
lombatti_mar24

25/02/2010
h.12.50

Il seguito giudiziario delle “maxi” bollette telefoniche non riguarda la politica. Il fatto in sé ha, invece, un evidente significato politico: il telefonino “istituzionale” usato per il divertimento o per lo svago, è, infatti, un evento inaccettabile e grave.
Se la responsabilità di questa scelta fosse personale, non ci sarebbe necessità neanche di una parola di commento: disprezzo delle regole istituzionali e concezione “privatistica” del ruolo pubblico.
Se la responsabilità personale fosse relativa (quanto meno o anche) alla concessione dell’utilizzo del proprio telefonino a terzi, la questione sarebbe politicamente ancora più grave: i benefit concessi esclusivamente per l’esercizio delle funzioni istituzionali, che vengono messi a disposizioni di terzi, perché ne possano fruire (a spese dell’ente pubblico) per finalità proprie, consentono, solo, di constatare che il senso delle istituzioni è calpestato e la logica clientelare è spinta fino all’aberrazione con chiare analogie con le “filosofie” romane della PdL.
In questo quadro, le critiche politiche svolte in precedenza non possono che essere confermate senza riserve, così come viene rinnovata al Sindaco la richiesta che neanche € 1 resti, per questa vicenda, a carico del bilancio comunale. Si sottolinea altresì, l’obbligo, a questo punto, ineludibile di verificare se, anteriormente al periodo considerato dalle bollette “incriminate”, vi siano altre bollette comunque palesemente abnormi, su cui chiedere le verifiche.
Questa vicenda, infine, sempre sul piano politico, appare, però, la punta dell’iceberg, non un caso isolato.
In più occasioni, infatti, sono state sottolineate da questo Gruppo in sede consiliare e/o politica, scelte prive di obiettive giustificazioni, indizi evidenti di forzature delle regole relative a decisioni nei più diversi settori di competenza comunale e provvedimenti ingiustificatamente rispondenti (il giudizio è esclusivamente politico) più ad interessi privati, che non a quelli pubblici.
Or bene, tutti questi eventi sono frutto della stessa logica politica, che la storia civico-polista di questi dodici anni ha, purtroppo, reso – di fatto – sempre più imperante su questa città, con risultati di cui il Gruppo PD non ha evitato e non evita di denunziare la negatività.

Gruppo PD Comune di Parma

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h.17.15

Prendiamo atto che il consigliere comunale di minoranza del Partito Democratico Avv. Pagliari manifesta la sua indole forcaiola esclusivamente quando si tratta di attaccare in modo strumentale l’ex Assessore Lavagetto.
Si fa presente che in questo ultimo periodo gran parte della classe dirigente politica locale è stata messa sotto accusa da parte della magistratura penale e contabile.
Diversi Assessori Comunali hanno ricevuto avvisi di garanzia dalla Procura di Parma.
Lo stesso Sindaco di Parma e gran parte dei suoi Assessori sono stati messi sotto processo dai giudici della corte dei conti; il Sindaco del PD di Salsomaggiore è sotto accusa dalla magistratura di Parma per peculato; il Sindaco di Polesine Parmense, ex PD, è stato rinviato a giudizio per l’annosa vicenda conosciuta: di fronte a tutto questo abbiamo preso atto del silenzioso garantismo dell’avv. Pagliari. Il silenzio si interrompe quando c’è di mezzo Giampaolo Lavagetto ma anche qui in momenti alterni. Ricordiamo infatti che quando Lavagetto improvvisamente si dimise dalle Politiche Giovanili in piena procedura di gara per la costituzione di Engioi, il consigliere di opposizione ben si guardò dal chiedere le motivazioni relative a questo gesto. Quando alcuni mesi dopo esplose la questione dei telefonini ben si guardò dal chiedere esaurienti verifiche sull’operato degli uffici competenti. Piacerebbe anche noi un domani andassimo al governo avere una minoranza così ossequiosa del rigoroso silenzio. Il risveglio da questo letargo, a fronte fra l’altro di una vicenda palesemente abnorme e grottesca, si giustifica solo con la consapevolezza dell’esponete di centro sinistra della forza elettorale personale di Giampaolo Lavagetto. Invitiamo l’avv. Pagliari a fare bene i conti di cosa comporterebbe per un essere umano riuscire a collegarsi diverse centinaia e migliaia di volte a siti internet attraverso il proprio telefonino nell’arco di 120 giorni.
Auspichiamo speranzosi che il resto del centro sinistra voglia dimostrarsi capace di utilizzare questi trenta giorni di campagna elettorale per fare proposte interessanti e importanti per i cittadini della regione Emilia Romagna.

Il Presidente di Parma che verrà
Gianluca Zoni

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25/02/2010
h.20.30

Alla critica del capogruppo in Consiglio comunale a Parma del PD Giorgio Pagliari sul caso delle bollette roventi dell’ex assessore Lavagetto replica il coordinatore provinciale del PDL di Parma Vittorio Guasti:
“Nella vicenda delle maxibollette ci sono diversi tipi di pornografia. Non ultima quella politica messa in campo dal Capogruppo Pagliari quando parte da un caso personale per insinuare un dubbio più generale.
Una vicenda singolare, unica, ancora tutta da dimostrare ma che comunque, senza entrar nel merito, è evidente che non ha nulla di politico né di amministrativo e non può, in nessun modo, essere generalizzata nel comportamento così costruttivo, produttivo e positivo, onesto e leale, tenuto da tutti gli Amministratori delle Giunte susseguitesi in questi ultimi 12 anni.
L’Amministrazione comunale, appena venuta a conoscenza di eventuali irregolarità, è stata la prima con grande trasparenza a trasmettere alle autorità inquirenti tutti gli elementi necessari ad appurare tutte le possibili responsabilità.
Consiglio Pagliari di iniziare a fare la morale, prima che ad altri, all’ interno del suo Partito dove, invece, vicende indecenti e soprattutto appurate e dimostrate nella loro gravità, risultano ormai essere, purtroppo, una notizia quotidiana.
Credo che sarebbe meglio per tutti, soprattutto per la politica e per i nostri cittadini, mantenere il confronto e il dibattito, così come peraltro abbiamo fatto in questi anni anche con la collaborazione dello stesso Consigliere Pagliari, sui problemi reali che interessano la nostra città, senza seguire vicende che sanno più di salotto che di impegno politico”.