
17/10/2011
h.15.00
Nell’ambito del poker si sta diffondendo un nuovo fenomeno: il gender swap, il cambio virtuale di sesso come tattica di gioco.
«Il giocatore o la giocatrice scelgono un nick-name corrispondente all’altro sesso e questo escamotage si rivela molto utile per prevenire pregiudizi legati al sesso, garantendosi così un piccolo vantaggio rispetto agli altri» spiega Kenny Ibgui, amministratore delegato di BPG, società proprietaria del portale NetBetPoker.it.
«Così facendo —prosegue Ibgui— gli uomini si fingono donne per convincere gli avversari a un gioco più tranquillo e le donne si fingono uomini per nascondere le loro presunte debolezze».
Quando si ha di fronte un avversario di sesso opposto le percezioni e i comportamenti nei confronti dell’altro giocatore spesso cambiano. Il poker on-line consente così di nascondersi dietro a un monitor e celare presunte debolezze che a un tavolo da gioco reale potrebbero portare alla sconfitta.
Secondo il portale NetBetPoker.it il gender swap è un fenomeno che riguarda oggi il 14% dei giocatori e delle giocatrici on-line. Uno “scherzo” per prendere in contropiede gli altri giocatori con uno scopo ben preciso: trarre vantaggio a livello psicologico contro avversari sprovveduti che fanno differenze di sesso al tavolo verde.
«Il gender swap, tuttavia, non sempre è utile. Le statistiche dimostrano infatti che sono ben altri i parametri che determinano il buon esito di una partita di poker: tecnica, strategia, tranquillità mentale e —soprattutto— controllo delle proprie emozioni» puntualizza Kenny Ibgui. Insomma per vincere al poker bisogna applicarsi nello studio delle strategie, nei calcoli analitici e soprattutto considerare ogni avversario in modo freddo e razionale, senza lasciarsi condizionare dalle differenze di genere a cui non si dovrebbe fare nemmeno caso.