Interrogazione sulla lettera di patronage Spip

SMA MODENA

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22/03/2011
h.17.50

Ill.mo Sig. SINDACO Comune di PARMA
Ill.mo Sig. PRESIDENTE Consiglio Comunale Comune di PARMA

Interrogazione ex art. 28 Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale.
OGGETTO: LETTERA DI PATRONAGE SPIP.
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Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE
a) il 27.05.2010, il sindaco di Parma ha dichiarato, nel corso del Consiglio Comunale, di non aver mai firmato lettere di patronage per debiti delle Società partecipate, sottolineando che tali lettere devono passare al vaglio del Consiglio medesimo;
b) nel rogito dott. M.B. rep. 1997 – racc. 1126 del 7.05.2009, stipulato dal Comune con Unicredit S.p.A., alla premessa (F) si legge testualmente: “In data 30 novembre 2007 a presidio del presente finanziamento, è stata rilasciata dal Comune di Parma, socio della parte Mutuataria, Lettera di Patronage.”;
c) in effetti, il 30.11.2007 prot. 210427, il Direttore Generale, su espressa richiesta della banca finanziatrice, ha firmato una lettera avente ad oggetto: “presa d’atto finanziamento SPIP 3”;
d) il tentativo di giocare sulle parole (“lettere di patronage”? “presa d’atto”?) è tanto evidente, quanto pericoloso: qual è l’efficacia giuridica di tale lettera? c’è una obbligazione fideiussoria del Comune?
e) il senso dell’espressione inserita nel citato rogito è chiaro: per la Banca la lettera 30.11.2007 n. 210427 è una vera lettera di patronage;
f) giusta o sbagliata che sia l’interpretazione della Banca, è chiaro che è doveroso domandarsi se il Direttore Generale fosse legittimato o meno, in base alle proprie attribuzioni, a sottoscrivere tale lettera;
g) sul piano politico, comunque, è evidentissimo che – quanto meno sul piano politico – è obbligatorio chiedersi se un Direttore Generale possa sottoscrivere lettere di tale portata in autonomia e senza informare il Sindaco;
h) è chiarissimo che, semmai sussistesse una tale autonomia decisionale del Direttore Generale, si tratterebbe di un’anomalia gravissima da correggere immediatamente perché non può ammettersi né che un organo tecnico possa decidere tali operazioni, né che un organo tecnico possa assumere decisioni di questa importanza (SPIP 3 è un’operazione da decine di milioni di euro) senza consultare il Sindaco e/o il Consiglio Comunale ed essere da questi autorizzato;
i) appare, peraltro, poco verosimile che il Sindaco non fosse informato della citata lettera del 30.11.2007;

CHIEDE
1) quale efficacia giuridica, sulla base dei pareri acquisiti, ritiene che abbia la lettera de Direttore Generale 30.11.2007 n. 210427;
2) se il direttore Generale è autorizzato, in base alle competenze attribuitegli, alla firma di tali lettere;
3) se, comunque, il Sindaco è stato preventivamente informato e se, comunque, era a conoscenza delle manifestazione di presa d’atto.
Parma, 22.03.2011

Giorgio Pagliari
 
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22/03/2011
h.21.00

Lettera Spip, Amministrazione: “Non era un patronage”

L’Amministrazione comunale risponde all’interpellanza del consigliere Giorgio Pagliari sulla lettera a Unicredit su Spip 3 firmata dal direttore Carlo Frateschi il 30 novembre 2007: “Non è una lettera di patronage – dice l’Amministrazione di piazza Garibaldi – così come si vede dal testo. Ma una lettera che il direttore generale ha scritto per confermare, all’istituto di credito, che il Comune di Parma possiede il 95,58% di Spip, che se questo capitale fosse andato sotto al 51% avrebbe informato la banca, che Spip 3 stava sviluppando un progetto di interesse e autorizzato dal Comune e che, infine, l’Amministrazione di Parma era a conoscenza di finanziamenti per quel progetto richieste alle banche da Spip stessa”.