INTERVISTA – Enrico Tedeschi (Progetto Parma): “Pizzigoni porterà in Consiglio le nostre idee”

SMA MODENA
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Intervista a Enrico Tedeschi, già esponente di Parma Unita, oggi portavoce di Progetto Parma, la federazione di liste civiche che si è presentata sabato scorso (leggi).

Cos’è “Progetto Parma”? Vi presenterete alle prossime elezioni comunali?
Progetto Parma è una federazione di gruppi “civici”, che hanno a cuore Parma, le sue tradizioni, le sue radici ed i suoi cittadini, e che non vogliono commettere il colossale errore del 2012, figlio di personalismi, che ci ha portato a prendere una sonora scoppola dalla quale però dobbiamo trarre un grosso insegnamento: divisi si perde e, come è accaduto in questi anni, non potremo nemmeno contribuire in modo costruttivo alle scelte per il nostro futuro.

Progetto Parma nasce dalla federazione di Civiltà Ducale e Parma Merita di +, oltre alla disponibilità di Paolo Pizzigoni a rappresentarci in Consiglio Comunale. Sarà aperto a tutti quei gruppi di persone, ma anche singoli cittadini, che si riconoscono in un percorso, dove al centro del programma ci sono le persone e la città. Tutte queste realtà potranno sedersi attorno al tavolo con noi per condividere e scrivere il Progetto per Parma. Tutto questo lavoro di riconciliazione con la città, che tanti di noi sognano già dal 2012, ovviamente, vivrà un momento molto importante nella prossima tornata elettorale delle Amministrative.

Quali sono i vostri riferimenti culturali e politici?
I nostri unici riferimenti sono Parma ed i suoi abitanti. Ciò significa che il nostro Progetto metterà al centro le persone, le famiglie, le associazioni… insomma quella comunità che in tempo di crisi, più morale che economica, va aiutata ed incoraggiata a ritrovare la giusta serenità ed il sorriso. Tutto questo senza trascurare la necessità di decoro urbano e di pulizia, per riportare la città ad un livello accettabile di sicurezza, alla giusta tassazione ed allo sviluppo di servizi e di infrastrutture di cui necessita per offrire nuove opportunità a tutti noi.

Tra il pubblico alla presentazione del progetto c’era anche Luigi Alfieri. È realistica un’alleanza con lui?
Mi ha fatto molto piacere vedere tra il pubblico, oltre a Luigi Alfieri, tanti altri esponenti del cosiddetto mondo “civico”. Significa che la nostra idea di federarci sta suscitando molto interesse e questo sarà una grande opportunità per chiunque volesse, come noi, mettersi a sevizio di questo Progetto.
Un’alleanza con il gruppo “Parma non ha paura”, come con altre realtà civiche è certamente possibile, ma potrà avvenire soltanto dopo un’approfondita condivisione programmatica, che possa trovare sintesi ed armonia in un Progetto coerente.

Parma Unita ha scelto di appoggiare Paolo Scarpa alle primarie del centrosinistra. Anche con quel movimento è possibile un dialogo?
Il dialogo è aperto a tutti, perché tutti possono dare un contributo positivo senza alcuna preclusione. E’ chiaro che il percorso intrapreso con Progetto Parma era lo stesso che molti di noi auspicavano già dopo le amministrative del 2012, perciò un dialogo con chi per anni ha condiviso con noi questo sogno sarà sempre possibile.

Un’intesa col centrodestra? Se sì, a quali condizioni?
Prima di tutto è importante che questo Progetto riesca a riunificare tutte le vere realtà slegate dai discorsi di matrice nazionale; poi come già detto, si potrà tranquillamente dialogare con tutti senza pregiudizi e senza preconcetti. Una volta sviluppato il Progetto per Parma, al nostro interno, potremo individuare la persona che offre le migliori garanzie per la sua attuazione.

Paolo Pizzigoni sarà il vostro rappresentante in Consiglio comunale. Quale sarà la sua funzione in Consiglio nei prossimi mesi?
Paolo dovrà riuscire a far trasparire i nostri concetti, i nostri valori, la nostra libertà di pensiero, perciò dovrà essere giusto ed intellettualmente onesto, criticando l’Amministrazione Comunale quando andrà criticata, ma dovrà anche appoggiarla quando questa farà cose buone per la città, così come l’Amministrazione dovrà saper ascoltare le nostre proposte. (AM)