INTERVISTA – Michele Alinovi: “Michele Guerra è cresciuto molto durante la campagna elettorale. Le nostre proposte per il futuro della città”

Michele Alinovi è assessore uscente ai lavori pubblici e urbanistica, candidato nella lista Effetto Parma a sostegno di Michele Guerra.

Lo abbiamo intervistato.

Come è andata la campagna elettorale per la coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura civica di Michele Guerra?

Si respira un grande entusiasmo attorno a Michele Guerra da parte non solo dei nostri candidati ma della cittadinanza. Credo che il lavoro di confronto compiuto nei mesi scorsi e anche di conoscenza personale tra gli esponenti dei vari partiti oggi rappresenti una risorsa per il candidato della coalizione che ha contenuti programmatici e conoscenza del territorio. Michele Guerra sta crescendo sia in capacità comunicativa che in conoscenza delle esigenze della città. E’ stata una bella campagna elettorale che abbiamo vissuto con il sorriso.

A che punto è il progetto per ottenere una stazione dei treni ad Alta Velocità a Parma?

La stazione AV è un obiettivo che Effetto Parma e la giunta Pizzarotti hanno rimesso al centro del dibattito politico e dell’agenda amministrativa. Personalmente mi sono molto speso su questo progetto. Abbiamo firmato un protocollo d’intesa con la Regione Emilia Romagna, Ministero delle Infrastrutture, Rete Ferroviaria Italiana e con l’Unione Parmense degli Industriali con cui abbiamo collaborato producendo un documento trasportistico importante che abbiamo portato qualche settimana fa all’attenzione del tavolo tecnico del Ministero.

Il documento dimostra che la stazione AV potrebbe diventare un’opportunità molto significativa per la città, la provincia di Parma e altre limitrofe arrivando a oltre 6.000 passeggeri al giorno, quindi circa 2 milioni di passeggeri all’anno. Questo è il bacino di utenza potenziale della stazione, che si raggiungerebbe senza influenzare la stazione di Reggio Emilia che oggi ha 4.200 passeggeri al giorno. Ciò avviene semplicemente con un aumento del numero dei convogli che si fermerebbero a Parma e che oggi non si fermano nella stazione di Reggio Emilia, che sta arrivando a saturazione con i circa 90 treni al giorno odierni. Questi studi sono oggi all’attenzione di RFI che li sta valutando insieme ad altri studi commissionati in parallelo. Abbiamo concordato un incontro tecnico subito dopo l’estate. Il Ministero ha stimato un costo per la costruzione della stazione pari a circa 120 milioni di euro, che è trascurabile rispetto alla grande opportunità per il territorio che sta crescendo nella sua attrattività industriale e che, paradossalmente, la tragedia della pandemia ha rafforzato nei due comparti produttivi fondamentali, quali l’agroindustria e la farmaceutica.

Nel programma di Michele Guerra la stazione AV è posta come una delle questioni centrali. E’ una scommessa ancora tutta da vincere ma sulla quale è stato compiuto un lavoro importante.

Dal punto di vista dei settori di cui più ti sei occupato, quali sono le maggiori novità del programma di Michele Guerra che hai contribuito a scrivere?

Si intende risolvere il deficit infrastrutturale che il “sistema Parma” ha da sempre, puntando prioritariamente sul potenziamento e sul miglioramento dei collegamenti ferroviari con il territorio nazionale e l’Europa, sia sull’asse Tirreno Brennero che sull’asse Milano Bologna e sulla Parma Brescia, spingendo al massimo sul peso politico che la prossima amministrazione potrà avere su Regione e Governo centrale.

Una piccola rivoluzione vi sarà sulla qualità del verde pubblico cittadino, grazie all’impegno di nuove assunzioni mirate e qualificate che potranno meglio programmare, controllare la manutenzione delle nostre aree verdi, fondamentali per il benessere della nostra comunità.

Si punta sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, con la costruzione di comunità energetiche che permetteranno ai cittadini, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni, di diventare produttori di energia pulita contrastando così il caro bollette.

In questi anni si è fatto molto sulla riqualificazione dell’edilizia scolastica, ma si intende operare anche in questo caso una piccola rivoluzione, aprendo ancor di più le scuole ai quartieri, facendole diventare autentici centri civici a servizio di giovani, famiglie e ragazzi, per sport, cultura e aggregazione, ampliando i servizi per l’infanzia con due nuovi nidi e 180 posti in più per ridurre le liste d’attesa.

La rivitalizzazione del centro storico è al centro del programma, con idee migliorative sull’accessibilità, con il progressivo recupero di luoghi sottoutilizzati o abbandonati, come il San Paolo, l’Ospedale Vecchio, l’ex Cobianchi, trasformandoli in luoghi di cultura e socialità. Si intende inoltre realizzare un mercato alimentare permanente in Ghiaia, con un progetto che, senza stravolgere la situazione attuale ma con miglioramenti significativi, ponga rimedio al fallimento del progetto attuato dalle amministrazioni di centrodestra, che ne hanno determinato la chiusura, generando una ferita aperta e mai più rimarginata.

Ci faremo carico del rilancio del quartiere SPIP, trasformandolo in “Spip Ecodistrict”, il rilancio del distretto manifatturiero per garantire la competitività del sistema Parma, puntando alla riqualificazione paesaggistica e ambientale del quartiere, all’incremento dei servizi offerti alle aziende, ad una migliore accessibilità infrastrutturale e di mobilità dolce, alla sicurezza e ad una immagine coordinata che permetta di valorizzare il marchio del distretto manifatturiero.

Quale risultato ti aspetti dalle campagne elettorali tua e di Effetto Parma?

Mi aspetto che ci via un riconoscimento da parte degli elettori del buon lavoro fatto in questi dieci anni. Abbiamo rimesso i contri in ordine, restituito orgoglio e credibilità alla città dopo il disastro delle amministrazioni di centrodestra. Abbiamo ottenuto risultati quali Parma Capitale della Cultura, Parma City of Gastronomy, ci siamo impegnati nella cura dei monumenti abbandonati, trasformandoli in luoghi di cultura e socialità.

Abbiamo pensato a giovani, anziani e famiglie, investendo sulla tutela del diritto alla casa, sulla cura dei soggetti fragili, sulla riqualificazione delle scuole, su nuove biblioteche e centri civici, rinnovando inoltre gli impianti sportivi e aree verdi. Ci siamo spesi con decisione sui grandi temi infrastrutturali che servono allo sviluppo e alla tutela del nostro territorio, come il raddoppio della ferrovia Pontremolese, la stazione ad Alta velocità e la Cassa di espansione del Baganza, ottenendo risultati su questioni importanti che sembravano dimenticate. Abbiamo firmato un nuovo Piano Regolatore per Parma che punta sull’azzeramento del consumo di suolo e sull’incentivazione della riqualificazione urbana, arricchendo di rinnovati servizi la nostra città, con investimenti su sicurezza strutturale ed efficienza energetica.

Abbiamo puntato sulla tutela dell’ambiente con investimenti e politiche innovative sulla mobilità sostenibile e sulla gestione dei rifiuti, ottenendo il riconoscimento di poter essere una delle 100 città europee che raggiungerà la neutralità carbonica al 2030. All’interno dei quartieri abbiamo costruito una rete di persone che, insieme all’Amministrazione hanno cercato di risolvere i problemi della quotidianità, un tema sul quale si dovrà molto lavorare nei prossimi cinque anni.

Abbiamo messo in gioco l’operato di questi dieci anni, con lucida autocritica ed una buona dose di onestà intellettuale, valutando insieme agli altri partiti della coalizione quali politiche e progetti fossero meritevoli di continuità e quali avessero bisogno di miglioramenti significativi o addirittura di cambi di rotta, riflessioni che hanno contribuito alla costruzione del programma elettorale di Michele Guerra che guarda con idee forti e concrete al futuro della nostra città. Essersi messi in discussione per il bene dei cittadini credo sia stato un segno di maturità, valutato positivamente.

Andrea Marsiletti

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