Via libera della Giunta comunale, previo parere della Commissione Consultiva Toponomastica, alla intitolazione di quattro aree verdi.
Ricorre oggi, mercoledì 22 febbraio, il secondo anniversario dell’assassinio dell’Ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio. A lui verrà dedicato un parco.
Parco Luca Attanasio, compreso tra via Marco Biagi e strada Sant’Eurosia da Jaca. L’intitolazione ha preso le mosse da una mozione presentata nel febbraio 2022 dagli allora consiglieri di minoranza del Pd, Daria Jacopozzi e Sandro Maria Campanini, che avevano richiesto l’intitolazione di una strada, piazza o di un luogo verde all’ambasciatore per il suo impegno costante nei confronti degli italiani presenti in Congo In particolare, per l’attenzione e il legame con i missionari e le missionarie di Parma attivi proprio nella zona di Kivu, dove fu ucciso. Molto significativa, inoltre la sua azione coltivata insieme alla moglie, verso le fasce deboli della popolazione, in particolare i bambini.
L’ambasciatore, aveva instaurato un rapporto costruttivo con le missioni Saveriane nella zona di Goma e Kivu, gettando un ponte con la casa madre di Parma.
Luca Attanasio è nato a Saronno (VA) il 23 maggio 1977, deceduto a Goma (Repubblica Democratica del Congo) il 22 febbraio 2021. E’ stato un Diplomatico italiano, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo. Laureatosi con lode, nel 2001, all’Università commerciale Luigi Bocconi di Milano, è stato ammesso alla carriera diplomatica nel 2003. Ha ricoperto diversi ruoli di rilievo fino a quello di ambasciatore nell’ottobre 2019. Sensibile alle varie emergenze sociali del continente africano e attivo in molti programmi di aiuto promossi dalla Comunità di Sant’Egidio, nel 2020 ha ricevuto il Premio internazionale Nassiriya per la Pace «per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli». Il 22 febbraio 2021, il convoglio del Programma alimentare mondiale diretto a Rutshuru, sul quale Attanasio viaggia assieme ad altre sei persone legate alla MONUSCO (missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione della Repubblica Democratica del Congo), giunto nei pressi di Kibumba, a nord di Goma, vicino al parco nazionale dei Virunga e al confine con il Ruanda, venne attaccato da alcuni uomini armati di fucili mitragliatori, in un tentativo di rapimento, poi fallito. Ferito gravemente all’addome, Attanasio morì all’ospedale dell’ONU di Goma.
Parco Don Antonino Petrolini, compreso tra stradello Paolo Boschi, via Stanislao Campana e strada Pilastro, a Vigatto. Nato a Cazzola (PR) il 22 novembre 1913, deceduto a Porporano il 30 dicembre 2001, è stato parroco di Panocchia dal 1945 al 1998. E’ stato Suddiacono dal 23 dicembre 1939 e ordinato sacerdote il 23 marzo 1940. Cappellano di Noceto dal 1940 al 1942, in seguito fu nominato parroco di Vestana e Braia, frazioni di Corniglio. Durante la Guerra di Liberazione ha partecipato attivamente alla Resistenza. Denunciato da un partigiano traditore, fu catturato dalla Brigata Nera; la sua prigionia trovò termine, grazie allo scambio con due tedeschi catturati nel langhiranese. Nominato parroco di Panocchia il 1° dicembre 1945, fu il promotore della realizzazione del nuovo asilo infantile, inaugurato l’8 dicembre 1953. Diede vita al giornalino parrocchiale “Vita Nostra”, pubblicato dal 1946 al 1998. Istituì nel 1962 la “Festa degli anziani” e nel 1976 la festa degli sposi, denominata “Famiglie felici, Parrocchia in festa”. Dopo quasi 53 anni di servizio parrocchiale, il 6 maggio 1998 rinunciò per motivi di salute mantenendo l’abitazione a Panocchia.
Parco Rocchetta, compreso tra strada Martinella, via Francesco Schianchi e strada Cartiera, sempre a Vigatto, prende il nome di, toponimo storico. Rocchetta, o la Rocchetta, è denominata dai dai cittadini di Vigatto la zona del paese compresa tra le attuali strada Cartiera (a nord) l’ex cartiera di Vigatto (a est), strada Martinella (a ovest) e villa Meli Lupi di Soragna (a sud).
Parco Franco Arquati, compreso tra via Ventisette Gennaio, via Indro Montanelli e via Giorgio Perlasca, nel quartiere Parma Mia. Nato a Vigatto il 7 marzo 1938, deceduto a Parma il 25 maggio 2002. Iniziò a lavorare giovanissimo come apprendista falegname. A 22 anni avviò un piccolo laboratorio e, pochi mesi dopo, con i fratelli diete vita alla produzione di cornici per quadri. Nasce così quella che, alla fine del 1960, sarà la “”Arquati Cornici””. Dieci anni dopo viene costituita la “”Arquati S.p.A.””. Il “”Gruppo Arquati””, era composto da cinque società in Italia, con uffici e consociate in circa 20 Paesi di tutto· il mondo. Franco Arquati è stato fino al 1990 Presidente della Specialegno e Presidente del S.A.C.A. (Salone delle Aste, Cornici e Accessori). Nell’ottobre del 1990 fu nominato Presidente del COSMIT (Comitato Organizzatore del Salone del Mobile Italiano) e delle Mostre: Euroluce, Eurocucina, Eimu, Sasmil e Salone del Complemento d’Arredo. Dal maggio dello stesso anno entrò a far parte della Giunta della Confindustria. Nel 1991 divenne Presidente della Federlegno-Arredo, Il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro nel 1992.