
17/11/2009
15.00
I giovani UDC di Parma stupefatti e increduli osservano quanto si sta manifestando, nella più assoluta tranquillità, a margine del vertice FAO di Roma, ad opera del dittatore libico Gheddafi.
Ospite della città sacra, ha infatti pensato bene di approfittare del breve soggiorno in quello che ormai è il suo personale e consolidato palco mondiale, l’Italia, per noleggiare numero tre lotti composti da giovani ragazze italiane aventi le seguenti caratteristiche: magre, alte, attraenti.
Ogni lotto, dal costo approssimativo di 14.000 euro ( 70 euro lordi al pezzo) viene ogni sera posto a ventaglio attorno al dittatore libico, festante e applaudente, disposto in ordine decrescente di bellezza.
Composto l’harem e dopo che ciascuna italiana ha ricevuto il kit per la conversione, costituito da Corano e libro verde, il colonizzatore Gheddafi può mandare in mondovisione il proprio messaggio. Nel salone adorante il nostro Leader Macho dunque echeggia “ ragazze, convertitevi, l’unica vera fede è l’Islam, leggete il Corano, uscite dall’errore, riconoscete la verità storica, il vostro Gesù neppure è morto in croce.”
Evidentemente in questo modo Gheddafi intende dare seguito a quel patto di collaborazione fra Italia e Libia, sottoscritto nel 2008, con il quale il Presidente del Consiglio Berlusconi si è impegnato per noi a pagare la sua “amicizia” e il suo “perdono” all’Italia 5 miliardi di dollari, (vale a dire tutte le sostanze di zio Paperone e di Rockerduck messe assieme…non citiamo Tremonti perché al momento soldi non ne abbiamo neppure per fare benzina alle volanti delle forze dell’ordine).
Detratti i 50.000 dollari investiti in questi giorni nella capitale italiana e della cristianità per umiliare scientemente l’Italia, la Santa Sede, le nostre radici e il credo di molti, con uno spot di haremizzazione musulmanizzante, il nostro eroe tornerà alle proprie terre ammantato dell’aura di colonizzatore sciupa femmine con i restanti 4 miliardi e novecentonovantanovemilioninovecentocinquantamiladollari.
Si è detto infine disposto a ricevere presso la sua residenza privata le seicento fortunate italiane, qualora lo desiderassero, per gli eventuali approfondimenti, che, dato i criteri delle rigorose selezioni imposte alle ragazze (altezza, misure, presenza fisica) saranno sicuramente di natura profondamente spirituale e mistica.
Al di là di un possibile fortunato gemellaggio con Palazzo Grazioli, al di là delle battute che potrebbero generarsi, siamo in realtà di fronte ad una situazione molto seria, un paese che svende i propri valori, che tollera l’intollerabile sacrificando a un dittatore la propria immagine internazionale e la propria dignità è un paese senza futuro.
La risposta a questi fatti deve partire dai giovani che hanno la testa sulle spalle, che hanno l’orgoglio delle proprie radici e della propria cultura, da loro deve alzarsi per primi la voce nel silenzio imbarazzante di troppi.
Occorre approfittare di questi shock per ridefinire le priorità della politica, avviare una politica energetica comune a livello europeo e investire ( magari 5 miliardi!) nelle fonti rinnovabili, in modo da dovere dipendere ogni giorno di meno dai dittatori che oggi ci tengono in pugno con fare sprezzante e arrogante.
Non è il momento delle deleghe in bianco, della politica dei sorrisi e della pacca sulla spalla, è il momento del coinvolgimento e della partecipazione, perché il futuro nostro e delle nostre famiglie si semina oggi.
Fratelli e sorelle d’Italia, giovani e meno giovani, brutti o carini, non lasciamoci selezionare, nel lavoro, nella politica, nelle professioni, nelle opportunità, dai criteri della superficialità dilagante, puntiamo sul Merito e sui Valori, in una parola: destiamoci!