
Abbiamo perso.
Abbiamo perso ma con sincero affetto ringrazio il segretario gentiluomo Enrico Letta, persona seria e responsabile.
Ho incontrato nell’ultimo periodo molte persone che esprimevano la volontà di votare Fratelli d’Italia.
Alla domanda di ciò che più li avesse convinti nel votare Giorgia Meloni, non era tanto “il programma” di cui nessuno ne era a conoscenza ma, appunto, Giorgia Meloni di per sé.
I partiti non esistono più, la forza ideologica delle idee è scomparsa, oggi, tutti i Partiti, per essere riconosciuti devono mettere nel loro simbolo il nome del presunto leader come surrogato della forza ideologica delle idee.
I partiti sono scomparsi, la forza delle idee assieme a loro, l’erosione della capacità di acquisto e crescita economica dei cittadini che da trent’anni a questa parte si è sempre più ridotta, ha preso il sopravvento dei valori, delle visioni e delle ideologie di partito.
La forza e l’illusone di essere protetti, difesi e sostenuti dal carisma del supposto leader e dai suoi urlati slogan sono diventati il surrogato della forza delle idee.
È accaduto oggi in Italia con l’indiscussa vittoria di Fratelli di Italia, accadrà ancora in Europa, è un periodo di passaggio e che chi crede nella costruzione di una Società Aperta, deve vivere e far vivere questo momento come un periodo di costruzione “a” sinistra di una forza che includa le tante esperienze e culture politiche che sono alternative al sovranismo delle destre.
Abbiamo perso le elezioni, le abbiamo perse davvero male, con affetto ringrazio il segretario gentiluomo Enrico Letta, persona seria e responsabile che non si presenterà come candidato segretario al prossimo congresso.
Non facciamo però l’errore di pensare che l’ennesimo cambio di segretario sia il punto politico, diversamente non faremo vivere questo momento di sconfitta come una occasione di crescita politica.
Chi si colloca “a” sinistra ha una doppia responsabilità, la responsabilità di governare le complessità dell’oggi senza ridurre tutto a semplici slogan e la responsabilità di diventare soggetto riconoscibile e riconosciuto per forza elettorale e qualità dei suoi dirigenti.
Nessuna forza “a” sinistra, alternativa alle destre sovraniste, può dirsi soddisfatta della tornata elettorale politica ma tutte queste, proprio tutte, hanno la responsabilità di costruire un percorso per la costruzione di un rinnovato soggetto politico che guardi al XXI secolo, alle diseguaglianze, all’ambiente, alle pari opportunità e ai giovani, un soggetto politico che sia pronto ad affrontare il prossimo appuntamento elettorale con idee chiare, chiare visioni e progettualità, appuntamento che deve vedere unite tutte le forze “a” sinistra dell’emiciclo parlamentare.
MarcoMaria Freddi
Cittadino di Parma