Si è tenuto questa mattina, a Palazzo del Governatore, il convegno “Parma: la rete territoriale per l’occupazione giovanile”, organizzato dal Comune di Parma in collaborazione con l’Agenzia Regionale per il lavoro.
L’incontro è stato dedicato alla riflessione sulle misure più efficaci da adottare per favorire l’ingresso e l’integrazione dei giovani nel mondo professionale e si avvarrà degli interventi di esperti di politiche del lavoro, docenti della scuola e giovani in cerca di occupazione.
Il convegno rappresenta il primo passo di un percorso per rafforzare la rete di alleanze sul territorio volte a raggiungere un obiettivo comune che è quello di facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
A partire dal 23 febbraio, l’Informagiovani e alcuni centri di aggregazione giovanile ospiteranno infatti, per un giovedì al mese, un ciclo di dieci laboratori per informare la comunità dei giovani sulle tutele nel mercato del lavoro, strumenti di ricerca attiva in campo occupazionale e la costruzione delle competenze necessarie a orientare l’istruzione formale e informale.
Questi percorsi rappresentano solo l’inizio di una progettazione molto più ampia che il Comune di Parma intende avviare nel corso del prossimo anno per accompagnare i giovani della città verso una proficua transizione scuola-lavoro e lavoro-lavoro.
Nel convegno di giovedì 2 febbraio, dopo i saluti istituzionali, alle 9.30, del sindaco Michele Guerra, si sono svolti gli interventi di Tiziano Treu, presidente CNEL, Cristina Tajani, presidente Anpal servizi spa, e Paola Cicognani, direttrice Agenzia Regionale per il lavoro Emilia-Romagna, a cui seguirà la tavola rotonda con le parti sociali e gli attori del territorio, coordinata da Liliana Tessaroli, dirigente dell’Agenzia Regionale per il lavoro.
Le conclusioni sono state affidate a Beatrice Aimi, assessora alla Comunità Giovanile del Comune di Parma.
“Parliamo oggi – ha esordito il sindaco Michele Guerra – di Comunità giovanile, una Comunità alla quale abbiamo voluto dedicare un intero Assessorato, e all’interno della quale vorrei si identificassero tutti i nostri cittadini, indipendentemente dall’età, perché Parma focalizzi il suo sguardo sul futuro e oltre i suoi confini. Questo significa guardare la società attraverso gli occhi dei giovani e cambiare il proprio punto di vista: è fondamentale per questo la costruzione di una rete, per la quale è propedeutico il momento di questa mattina, che comprenda Istituzioni e attori del territorio, che tenga conto dei giovani, delle loro aspirazioni e necessità. Una rete che lavori sinergicamente in funzione di tre pilastri fondamentali: l’occupabilità giovanile, il benessere, che significa una condizione di soddisfazione nella quale dobbiamo fare in modo che i giovani si trovino a vivere e lavorare, e la creatività, che deve essere sostenuta e preservata garantendo spazi e opportunità ai giovani per esprimersi”.
“Le prospettive del mercato del lavoro per i prossimi anni – ha spiegato Tiziano Treu, presidente CNEL – potranno essere positive se le politiche saranno in grado di lavorare in modo coordinato verso un fine comune. Dobbiamo pensare che le professioni saranno sempre più variabili e mutevoli: il momento è di grande transizione e i profondi cambiamenti nel mondo del lavoro richiedono che istituzioni, scuole e imprese siano legati da un costante flusso di scambio.
Per affrontare questa importante sfida è fondamentale saper leggere, capire e interpretare questi mutamenti: l’importanza del mondo della scuola e dell’istruzione è in questo senso basilare e imprescindibile”.
“L’incontro di questa mattina – ha sottolineato Cristina Tajani, presidente Anpal servizi spa – che inserisce pienamente le Amministrazioni Comunali in un rete territoriale per il lavoro mi convince particolarmente, visto che il primo passo di questo percorso riguarda intercettare i giovani che vivono sul territorio. Il mercato del lavoro attuale è particolarmente complesso e richiede strumenti nuovi per essere affrontato. In particolare il post covid ha cambiato in modo significativo il rapporto di noi tutti con il lavoro, soprattutto quello dei giovani per i quali si può parlare di un mutamento antropologico: le loro aspettative e ambizioni non riguardano infatti solo e primariamente i salari o il posto fisso ma una flessibilità che concili i tempi di vita e lavoro, rendendo possibile un miglioramento della qualità della propria vita”.
Paola Cicognani, direttrice Agenzia Regionale per il lavoro Emilia-Romagna, nel riportare alcuni dati significativi della situazione del mercato del lavoro nella nostra regione ha sottolineato: “viviamo in una zona relativamente ricca, con un tasso di occupazione che, paragonato con il resto d’Italia, è nettamente superiore. Tuttavia, anche sul nostro territorio, che dal punto di vista occupazionale ha reagito quasi immediatamente anche al primo periodo di lock down, è la fascia dei giovanissimi quella più in difficoltà nell’ingresso del mondo del lavoro”.
E’ seguita la tavola rotonda coordinata da Liliana Tessaroli, Dirigente dell’Agenzia Regionale per il lavoro, con il coinvolgimento delle parti sociali ed attori del territorio. Sono intervenuti Paolo Spagnoli della Segreteria Confederale di Cgil Parma, Federica Pattini di Cisl Parma, Mariolina Tarasconi segretario Generale Aggiunto di Uil Parma, Valentia Ruberto in rappresentanza dell’Unione Parmense degli Industriali di Parma, Michela Bolondi Vice Presidente di Lega Coop Emilia Romagna, Claudia Cattani di Confcooperative, Enrico Bricca Presidente di Confartigianto Parma, Andrea Allodi Direttore di Cna Parma, la professoressa Francesca Traclò dell’Istituto Melloni, due studenti, Maria e Gianluca.
Le conclusioni sono state tratte dall’Assessora Beatrice Aimi che ha rimarcato il valore di un mattinata intensa e stimolante in cui sono state gettate le basi di un percorso che l’Amministrazione intende perseguire con determinazione per costruire una rete che faccia emergere le esperienze legate al tema dell’occupazione giovanile grazie al contributo di diversi soggetti e enti del territorio, con particolare riguardo alla scuola e agli studenti, per metterle a sistema.