Il Sindaco sbandiera che i conti del Comune sarebbero a posto, ma dal verbale dell’assemblea di Parma Infrastrutture tenutasi l’11/6/2014 (verbale redatto dal dott. Canali), pubblicato on line dalla stampa locale, è emerso che:
a) Parma Infrastrutture dichiara di avere un credito nei confronti del Comune di Parma al 31/12/2013 di € 17.197.000,00 mentre il Comune di Parma dichiara che quel credito sarebbe di soli € 9.338.00,00.
Una differenza di € 7.800.000,00;
b) Parma Infrastrutture dichiara di avere un debito nei confronti del Comune di Parma di € 804.000,00 mentre il Comune dichiara che quel debito sarebbe di € 8.849.000,00.
Una differenza di € 8.146.000,00
Quindi, se avesse ragione Parma Infrastrutture, nel bilancio comunale consuntivo 2013 sarebbero stati indicati quasi 16.000.000,00 (sedicimilioni) non veri (maggior passivo per € 7.800.000,00 e minore attivo per € 8.146.000,00), sempre che il Comune non abbia rivisto la sua posizione o intenda farlo il nuovo Amministratore Unico di Parma Infrastrutture, se più accondiscendente nei confronti del socio-padrone Comune.
Ovviamente di questo informeremo la Corte dei Conti per le opportune verifiche, ritenendo che sia giunto il momento di dire basta alla finanza creativa alla parmigiana, sia che ciò sia riferibile al Comune o che lo sia a Parma Infrastrutture.
Dispiace constatare che i consiglieri comunali pentastellati, che hanno votato il bilancio consuntivo 2013, lo abbiano fatto senza curarsi di guardare quei documenti.
Aspetteremo poi con interesse l’approvazione del bilancio di Parma Infrastrutture per vedere cosa dirà su tali importanti questioni il nuovo A.U. di Parma Infrastrutture.
Infatti semplificando e andando al di là delle fredde cifre:
A) il socio di maggioranza (il Comune con quasi il 100%) vuole un bilancio che preveda per se stesso meno debiti e più crediti nei confronti della sua società;
B) il precedente Amministratore della società dott.ssa Pedroni non ha accettato i dictat comunali, ha sbattuto la porta e se ne è andata;
C) chi ci rimette sono i creditori di Parma Infrastrutture che, per volontà del Comune, corrono il rischio di vedere la società con 16.000.000 di euro in meno che, se avesse ragione la dott.sa Pedroni, dovrebbero costituire un debito del Comune nei riguardi di Parma Infrastrutture, con il risultato che quest’ultima avrebbe potuto liquidare parte dei propri debiti con i fornitori ed il Comune avrebbe avuto un consuntivo con un aggiuntivo passivo di circa €.16.000.000,00.
Tutti questi sono fatti recenti, dei quali le Amministrazioni che hanno preceduto l’attuale (certo non prive di altre colpe) non posso essere accusate, così come non posso essere accusate di quanto segue.
Il Comune di Parma per l’esercizio 2014 (stando all’indicato verbale assembleare) dovrebbe versare a Parma Infrastrutture €. 16.199.000,00.
Al giugno 2014 il Comune non aveva versato un euro per tale esercizio 2014, con ciò aggravando l’esposizione finanziaria della società.
Con questi numeri forse sarebbe il caso che il Sindaco non si prestasse a passerelle televisive presentandosi come salvatore della patria, ma piuttosto che si applicasse a predisporre finalmente quel bilancio consolidato del Gruppo Parma che la Corte dei Conti ha già richiesto e che, pensiamo, tutti i cittadini vorrebbero conoscere.
Auspichiamo di non dover assistere ad una nuova fiction dal titolo: “il ritorno di Pinocchio”.
Ognuno potrà scegliere quale personaggio interpretare. Noi un’idea l’abbiamo.
Buon bilancio a tutti.
Associazione Millecolori Giovanni Borrini
Massimo Rutigliano
Intervista a Massimo Rutigliano, avvocato ed esponente dell’Associazione Millecolori.
Renzi, Cuperlo, Civiati o Pittella: per chi voterà Rutigliano? Ti sarà difficile crederlo ma sinceramente non ho ancora deciso. Ognuno di loro ha pregi e difetti. Renzi ha grande capacità comunicativa e volontà di innovare (il che è necessario) ma su molti contenuti sono perplesso; Cuperlo ha una più solida proposta ma dietro di lui vedo muoversi buona parte della vecchia struttura ed in particolare D’Alema che, pur essendo persona super intelligente, ha completamente perso (dalla bicamerale in poi) il vero senso dell’essere di sinistra con la sua oggettivamente antipatica spocchia; Civati ha anche lui il pregio di voler innovare il PD ma sta giocando troppo a differenziarsi. Penso che deciderò proprio all’ultimo. Pittella è già fuori gioco e quindi non ha senso parlarne.
Il tuo amico Lorenzo Lavagetto è diventato segretario cittadino del Pd. Quali pensi siano le migliori qualità di Lorenzo? Stimo e voglio bene a Lorenzo così come, anche nella diversità di opinioni su alcune questioni concrete (anche con delle belle e sane litigate, così come avviene tra persone di carattere che si stimano e hanno opinioni diverse), ho sempre stimato e voluto bene a suo padre, il Sindaco Stefano, con il quale ho avuto l’onore di collaborare. Forse proprio per l’istinto protettivo di chi vuol bene ad una persona, quando Lorenzo mi aveva accennato all’eventualità della sua candidatura a segretario cittadino, avevo espresso il mio parere contrario, perché l’avrebbe in parte distolto dal suo lavoro (e Lorenzo ne ha tanto, svolgendolo con capacità, sagacia ed equilibrio). Però gli ho anche detto che doveva fare quello in cui credeva e che qualunque scelta avesse fatto, in virtù della stima che ho in lui, l’avrei appoggiato. La sua scelta definitiva me l’ha comunicata il giorno prima di presentare la candidatura (una scelta maturata dopo essersi consultato e confrontato con tanti amici). Questi i fatti veri e reali al di là delle chiacchiere sciocche di taluno. Valuto positivamente il congresso cittadino non solo per l’esito e per la positiva partecipazione ma anche perché è emerso un gruppo di giovani (ed anche meno giovani) che ha apportato entusiasmo, freschezza, voglia di lavorare in modo unitario nell’interesse non solo del PD ma della città tutta. Un gruppo di persone che (pur nella diversità delle opzioni personali di adesione ad uno od altro candidato nazionale) ha dimostrato di voler lavorare per l’interesse collettivo, in modo unitario, su questioni concrete. Lo stesso hanno fatto i delegati che hanno operato con coerenza rispetto alle decisioni dei circoli, respingendo sia i tentativi di interferire da parte dei pifferai di turno che fuorvianti e forzate letture del voto congressuale.
Quale Pd ti aspetti da Lavagetto? Da Lorenzo e da queste persone mi aspetto che il PD ritrovi la forza vitale per ritornare sul territorio, tra le persone, la capacità di formulare concrete proposte politiche non solo per il futuro (prossime elezioni), ma anche per il presente perché la città non può attendere la scadenza naturale dell’attuale mandato amministrativo (2017) perché tra tre anni e mezzo la città (che oggi è già in ginocchio) sarebbe moribonda vista l’inerzia, e per me anche inettitudine, se non peggio, dell’attuale amministrazione che sta creando ulteriori danni che si assommano a quelli gravissimi arrecati dalle precedenti amministrazioni. Mi aspetto un PD vivificato, aperto alle tante realtà associative, alle tante persone che hanno voglia di dare il loro contributo alla loro città, anche senza militare in un partito, un PD non chiuso ma capace di dialogare e collaborare anche con l’esterno, con tutti quelli che credono nei grandi valori della solidarietà, del merito, della sicurezza, dell’integrazione, della libertà, del rifiuto dei pregiudizi, dell’innovazione, del dialogo costruttivo tra persone, anche di provenienza diversa. Conosco Lorenzo, questi sono i suoi valori e sono convinto che insieme ai suoi tanti amici (perché Lorenzo ha sempre creduto nel gioco di squadra) sarà in grado di realizzare ciò nell’interesse non solo del PD ma anche ed ancor prima di Parma.
Da avvocato ti sei occupato della questione dell’inceneritore di Parma. Pensi che il camino di Ugozzolo sarà il terminale di rifiuti regionali e extraregionali come paventa la consigliera regionale dell’Idv Liana Barbati? Allora avevano ragione il M5S e il Gcr che questo epilogo lo avevano predetto da anni? Nonostante la netta contrarietà della Provincia, a causa della modifica di alcune leggi che hanno modificato l’ambito territoriale (da provinciale a regionale), il rischio di smaltire a Parma rifiuti extraprovinciali (più difficilmente extraregionali) c’è e l’Associazione Millecolori l’ha segnalato da tempo evidenziando che quando il Comune di Parma, sotto l’egida Pizzarotti, aveva le armi per impedirlo (mi riferisco al subpatto emiliano di sindacato di voto) non l’ha fatto. Ha preferito contrattare la poltrona di Bagnacani anziché pretendere che nel piano industriale di IREN venisse introdotto il divieto di utilizzare l’impianto di Parma per trattare i rifiuti di altre provincie (fatto salvo l’obbligo morale di restituzione nei confronti di realtà che per 13 anni hanno accolto i rifiuti parmigiani). Questi i fatti, al di là delle ipocrisie di facciata e gli slogan tipo “affameremo il forno” che poi non hanno trovato riscontro nei comportamenti concreti. La partita è aperta ed è ancora tutta da giocare anche se resta il rammarico che il Comune di Parma, quando aveva le armi per impedirlo, non le ha utilizzate (se per dolo, per incapacità, per ipocrisia o per altro ancora non posso dire con certezza ma ho elementi per ritenere che sia stata una scelta voluta ed inconfessabile dell’Amministrazione Pizzarotti). Insomma il M5S-Comune di Parma (socio IREN) quando aveva la possibilità di concretamente impedire che a Parma venissero bruciati rifiuti extraprovinciali non l’ha fatto. Questa la cruda realtà. Fa più opposizione il gruppo consiliare del Pd o l’associazione Millecolori di cui sei uno dei promotori? Sono ruoli diversi. Millecolori è un’Associazione che intende occuparsi solo dei problemi della città, aperta al contributo di tutti e quindi se il PD di Lavagetto e C. sarà capace (come ritengo) di aprirsi, potrà trovare tanti momenti di dialogo e di confronti (nella distinzione dei ruoli) su temi concreti. Fermo il fatto che, come ho sempre detto, un conto è il ruolo di un’Associazione ed altro quello di un partito. L’Associazione deve occuparsi di questioni concrete, cercando di evidenziare problemi, elaborare proposte, sollecitare chi di dovere “a fare” nell’interesse della città. Le nostre sollecitazioni saranno rivolte anche al PD che nella sua autonomia, potrà valutarle, appoggiarle o criticarle, com’è normale in uno scambio di vedute fecondo, senza steccati e pregiudizi.
Sei entrato nella classifica delle 50 persone più influenti di Parma (leggi Classifica Top50), ti stai creando il tuo spazio dentro il Pd e fuori dal Pd con l’associazione Millecolori, sei una spina nel fianco dell’Amministrazione Pizzarotti… starai mica puntando a fare il sindaco di Parma? O, in subordine, a sfidare Pagliari alle prossime parlamentarie del Pd? A parte il fatto che non ritengo di meritare la classifica che mi hai attribuito, ritengo che Millecolori, pur occupandosi di questioni specifiche, stia contribuendo a far aprire gli occhi ad una parte di cittadini sollevando questioni di interesse della collettività, anche se dovremo migliorare nel linguaggio e nella capacità di comunicare (come ha giustamente osservato taluno). Insieme a tanti amici, compatibilmente con gli impegni di lavoro di ciascuno, abbiamo dato vita a questa Associazione per passione ed amore per la città, non per ambizioni personali. La politica non deve essere l’occasione per ambizioni personali (ho un lavoro che mi impegna, soddisfa e gratifica) ma per contribuire al bene collettivo. Sono convinto che il centro sinistra saprà proporre per le primarie, sia per la scelta del candidato Sindaco che dei parlamentari, personalità di livello che emergeranno nei prossimi mesi. Quindi direi che ogni discorso è veramente prematuro perché l’importante sarà scegliere chi sarà ritenuto più in grado di assolvere a questi compiti. Io sono felice del mio lavoro e dell’attività di Millecolori che nella piena ed assoluta libertà ha riunito persone di orientamenti diversi che hanno in comune l’amore per la loro città. E’ per questo che Millecolori viene vista come oppositore dell’amministrazione grillina che questo amore non ha dimostrato e ritengo che neppure provi, visto che nulla sta facendo se non distruggendo il tessuto sociale di Parma ed accompagnandone il declino, rifiutando in concreto il dialogo (l’inerzia sul Ponte Nord è lampante, così come l’incredibile vicenda della Scuola Europea, tanto per fare due esempi emblematici).