
21/02/2013
Il Presidente Provinciale de La Destra- Storace Mario Bertoli ha incontrato i candidati di Parma al parlamento: il Segretario Provinciale Bocchi Priamo, Bianchi Guido, Cavazzini Claudio, Cosentino Emilio, D’Andrea Francesca, Festa Giovanni, Giuffredi Antonia, Migliozzi Pasquale, Rivara Massimo e Zanettini Alberto, unitamente alla dirigenza locale del partito, spronandoli ad un ultimo sforzo in questi ultimi giorni di campagna elettorale per portare La Destra in parlamento.
Bertoli è stato particolarmente pungente verso quelli che ha definito i “saltafossi” a secondo delle convenienze.
“Coloro che ballando e cantando hanno partecipato alla chiusura del MSI e furono euforici alla scomparsa di Alleanza Nazionale, e che dentro il Pdl sono rimasti silenti, occupando poltrone e partecipando sempre alla divisione della torta, oggi non hanno titolo per parlare di identità, di legalità e di coerenza.
Gli elettori sapranno distinguere tra coloro che utilizzarono tutti gli espedienti pur di accaparrarsi dei posti e coloro che, in nome delle idee, dei principi e della propria storia hanno sempre privilegiato una battaglia fatta di contenuti per il futuro del nostro Paese e della nostra comunità.
Nel 2008, quando ci volevano imporre alle ultime elezioni politiche una presenza non politica ma personale nel PdL, nelle liste del partito unico, noi dicemmo di no e rimanemmo fuori dal Parlamento, e bene fu.
Oggi ci battiamo per la vittoria del centro-destra ma con il nostro simbolo, le nostre bandiere e le nostre idee e non ci siamo mai svenduti per un piatto di lenticchie anche se venivano dalle mani di Berlusconi.
I cittadini di destra di Parma sapranno certamente distinguere la differenza tra la Destra- Storace e gli altri, comunque si chiamino”.
Durante l’incontro Priamo Bocchi ha assicurato che” nel nuovo parlamento La Destra porterà idee, progetti e riforme per rimettere in piedi L’italia.
Occorrerà inoltre un particolare impegno per rafforzare la sicurezza che per La Destra è una priorità.
Quindi maggiori controlli alle frontiere e nei quartieri delle nostre città e gli stranieri colpevoli di reato devono scontare la pena nel proprio paese d’origine per non essere più di peso alla nostra società.
Gli italiani, ha concluso Bocchi, sono stanchi di subire soprusi e violenze”.