La legge è uguale per tutti!

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25/05/2011
h.20.00

Il legittimo impedimento non porterà vantaggi solo al premier Berlusconi, ma rischia di diventare un vero e proprio “scudo” processuale anche per personaggi minori, per così dire, sui quali la giustizia non ha ancora portato a termine il proprio percorso.
In una sezione di circolo, quella del PD nell’Oltretorrente, esaurita in ogni posto a sedere, si è tenuto ieri sera il primo dei “Tre incontri per dire si al referendum” organizzati dai Giovani Democratici di Parma. L’obiettivo è quello di spiegare e fare chiarezza sui quesiti che i prossimi 12 e 13 giugno gli italiani si troveranno a votare e ieri si è partiti, appunto, con la questione del legittimo impedimento o, per usare l’accuratamente complicata terminologia dei promotori della legge, le “Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza”.
Ad illustrare i due articoli della legge ed a spiegare concretamente quali potrebbero essere i suoi effetti sul sistema giudiziario italiano qualora non si raggiunga il quorum per l’abrogazione di tale intervento governativo, sono stati l’avvocato Giuseppe Negri, responsabile giustizia del Partito Democratico cittadino, e Giuseppe La Pietra, referente di Libera Parma.
“La Corte Costituzionale si è già espressa sul legittimo impedimento- ha detto proprio l’avvocato Negri- ed in una sentenza lo ha dichiarato, in parte, incostituzionale. Questo perché non prevede, come invece fa l’articolo 420 ter del Codice Penale, quello che vale per tutti i comuni cittadini, che sia il giudice a decidere se l’impedimento dell’imputato a presentarsi in tribunale sia, come previsto sempre dalla legge, assoluto ed effettivo. Inoltre il provvedimento darebbe la possibilità all’imputato, che nella fattispecie altri non può essere se non Silvio Berlusconi, di chiedere lo spostamento dell’udienza per un tempo certamente non superiore a sei mesi, ma per un numero indefinito di volte. L’obiettivo, chiaramente, è quello di guadagnare tempo finché il processo, anzi i processi, non cadano in prescrizione”.
“Inoltre- ha aggiunto Negri- la legge prevede che si possa richiedere il legittimo impedimento non soltanto per attività di governo, ma anche per le attività preparatorie e consequenziali. In altre parole il Primo Ministro può decidere di non presentarsi in aula indistintamente se nella data dell’udienza è impegnato al G8 o all’inaugurazione di una scuola materna”.
“Berlusconi è il personaggio principale, ma attorno a lui ne ruotano molti altri che potrebbero beneficiare di questa azione del governo”. La precisazione arriva da La Pietra, che porta gli esempi di personaggi politici come Aldo Brancher e Nicola Cosentino.

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“La legge è uguale per tutti”

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13/01/2011
h.18.00

La Corte Costituzionale, con la decisione odierna, ha difeso il primo, insostituibile, baluardo di ogni sistema democratico: l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, al quale è inscindibilmente correlata la soggezione di tutti alla legge medesima.
Il costante tentativo del centro destra di stravolgere questa impostazione e di tornare a impostazioni proprie solo dei regimi autoritari è stato ancora una volta fermato dalla Consulta, alla quale ogni autentico difensore dei valori democratici deve rivolgere un rispettoso tributo.
La preocupazione per la tenuta democratica non può, purtroppo, non rimanere alta: lo impone la cronaca di questi anni, che hanno visto la funzione di governo asservita alla pretesa dell’on. Berlusconi di sottrarsi al giudizio dei Tribunali per presunte responsabilità penali causate, per di più, da condotte tenute come imprenditore e, comunque, come semplice cittadino e non nell’esercizio dell’attività di governo.
Inutile illudersi: l’on. Berlusconi non ci darà una lezione di civiltà giuridica e politica affrontando i processi, ma proverà nuovamente a scardinare il sistema. Voglio augurarmi che nessuna forza politica lo voglia seguire, dandogli il sostegno parlamentare per nuove leggi ad personam, a cominciare dalla Lega Nord, che grida contro Roma ladrona, votando, però, tutte le simbolo di detta Roma.

Giorgio Pagliari

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13/01/2011
h.21.40


“Vista la bocciatura parziale del legittimo impedimento da parte della Corte Costituzionale, noi dell’Italia dei Valori riteniamo che la parola debba passare ai cittadini, è necessario il referendum” Così la coordinatrice provinciale dell’IdV di Parma, Paola Zilli.
“Con la bocciatura parziale – continua la segretaria – Berlusconi troverà un impegno volta per volta non presentandosi, quindi, ai processi in cui è imputato. L’unico modo per stroncare questa legge ad personam e riportare in atto l’articolo 3 della Costituzione è il pronunciamento del volere popolare tramite il Referendum promosso dall’Italia dei Valori.”
Conclude: “Ci auguriamo che tutte le forze politiche che desiderano voltare pagina e ridare aria alla democrazia in questo paese ci appoggino e abbiano il coraggio di metterci la faccia come da sempre noi dell’Italia dei Valori facciamo.”

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