La Provincia dei Parchi

SMA MODENA

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16/04/2010
h.15.20

C’è un po’ di emozione nella voce di Gabriella Meo quando racconta i suoi cinque anni di governo dei Parchi di Parma e Provincia. L’assessore provinciale, che sta per assumere il ruolo di Consigliera nell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, ha deciso di lasciare l’incarico presentando i risultati di un lavoro che ha portato, per dirne una, a raddoppiare l’estensione del territorio protetto.
Si passa dai 18 mila ettari del 2004 ai 35mila di oggi, con un allargamento del Parco dei Cento Laghi di 17mila ettari e l’istituzione di 2 nuove riserve naturali: l’Oasi LIPU di Torrile e Oasi WWF dei Ghirardi.
Nel quinquennio la collaborazione tra Provincia, Comuni, Comunità Montane e Enti Parco, ha reso possibile l’attuazione di 200 interventi e attivato risorse per oltre 15 milioni di euro. La sola Provincia ne ha investiti più di 5,6 ml e anche nel 2010, anno terribile per i bilanci, ha già stanziato 1,6 ml di euro.
Mano a mano che completavamo questo rapporto ci siamo resi conto che il lavoro fatto andava presentato – ha spiegato MeoMesse in fila così, tutte queste realizzazioni evidenziano un risultato importante: pur in momenti in cui non è facile parlare della tutela della natura, noi siamo riusciti a incrementare il nostro patrimonio e investendoci risorse, abbiamo realizzato tante cose che rimangono sotto forma di nuovi sentieri e percorsi per tutti, sedi rinnovate, strutture didattiche e progetti di valorizzazione turistica e ambientale”.
Meo ricorda la trasformazione della stazione di Prati Spilla, oggi porta del Parco dei 100 Laghi, la sistemazione delle “case” dei parchi, i centri visita, le azioni sul dissesto come quella per la rupe di Casarola dove ha nidificato la prima coppia di Aquile reali con la loro piccola “Libera”, l’acquario didattico di Mezzani dove gli alunni delle scuole possono vedere i pesci del Po, struttura legata al piccolo porto, in una logica di sviluppo più complessivo.
Ancora: il recupero della cava di ofiolite nella Riserva del Prinzera, una ferita del territorio trasformata in giardino botanico di altissimo pregio, il nuovo centro visite del Parco dello Stirone realizzato in un immobile sequestrato alla mafia, i progetti di tutela della biodiversità come quello realizzato con gli agricoltori della montagna connesso alla produzione del parmigiano reggiano.
Accanto a Meo, il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli che per il “suo” assessore usa parole di stima. “E’ stata una fortuna averla al fianco. Gabriella è un assessore di grande livello che ha lavorato con esperienza e passione su temi che le stanno a cuore producendo risultati concreti nella tutela e valorizzazione dell’ambiente in una relazione positiva con tutto il territorio. E questo è stato importante in una provincia come la nostra. Noi continueremo su questa strada, – ha osservato Bernazzoli .
La conclusione la tira Gabriella Meo: “Il più bel segnale che possiamo lasciare è che pur nella difficoltà, quest’anno finanziamo progetti per 1,6 ml di euro, in questo modo continuiamo a garantire l’impegno dimostrato in questi anni”. Ma già pensa al futuro e alla legge regionale sul riordino dei parchi, un nuovo processo a cui è felice di partecipare per trovare insieme forme più consone di gestione dei consorzi e delle aree protette.

Gli interventi realizzati nelle Aree Protette
Tra i progetti di maggiore rilievo si evidenziano il recupero strutturale di porzioni di edifici di particolare pregio come il Casinetto, sede del Parco regionale dei Boschi di Carrega, le ali sud e ovest (creazione spazi museali e teatrali) della Corte di Giarola, sede del Parco Taro.
Importanti investimenti sono stati attuati anche presso Parco regionale delle Valli Cedra e Parma, il Parco Fluviale regionale dello Stirone e le due Riserve regionali del Monte Prinzera e della Parma Morta, anch’essi finalizzati al recupero delle sedi e all’adeguamento dei centri visita, punti informativi, laboratori e aule didattiche, ricorrendo, quando possibile, all’uso di tecnologie e dispositivi improntati al risparmio energetico piuttosto che all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.
All’interno del Parco regionale delle Valli Cedra e Parma, oltre a molteplici progetti di conservazione e valorizzazione della biodiversità faunistica, spiccano il progetto di recupero ed adeguamento della sede del Parco presso Monchio delle Corti, del Teatro all’aperto di Bosco di Corniglio, la valorizzazione del Museo all’aperto di Sesta “Walter Madoi”, e progetti di turismo scolastico.
Altre iniziative hanno riguardato il miglioramento delle infrastrutture e delle reti di sentieri e camminamenti. Quasi tutte le aree protette della Provincia di Parma dispongono di servizi e percorsi dedicati alle persone disabili con percorsi attrezzati al Parco regionale dei 100 Laghi , al Parco dei Boschi di Carrega, alla Riserva Monte Prinzera).
Nel corso del quinquennio sono state inoltre cofinanziate attività di educazione e didattica ambientale, informazione, comunicazione.
La Provincia di Parma ha realizzato anche programmi di studio e di interventi aventi sulla tutela e la valorizzazione delle emergenze ambientali e fra questi lo studio sui siti natura 2000 della Val Ceno e alta Valle dello Stirone, propedeutico alla definizione di adeguati strumenti di conservazione; lo studio sui siti natura 2000 della Bassa Pianura Parmense e quello tuttora in corso sugli ultimi siti della rete provinciale; lo studio che ha portato alla definizione del Primo Rapporto Provinciale sulle Aree Naturali Protette.
Pur se non ricadenti all’interno di Aree Protette, è stato realizzato un vasto progetto di riqualificazione della sentieristica presente in 8 Comuni della Comunità Montana Ovest, per un investimento totale (Regione – Provincia di Parma) superiore a 380mila euro.

ALTRI INTERVENTI

Progetto di riqualificazione del fontanile “La Commenda”
Su questo importante progetto di riqualificazione, la Provincia di Parma ha investito una cifra di poco superiore ai 400mila euro. La cifra comprende, oltre ai lavori di riqualificazione ambientale, anche l’acquisto dell’area che comprende i due fontanili.
Il progetto prevede lavori di ripristino e manutenzione delle teste dei fontanili e della vegetazione, la creazione di un sentiero pedonale in terra battuta, la realizzazione e messa in posa della cartellonistica e segnaletica, la realizzazione di un parcheggio e di una pozza didattica.
La riqualificazione rientra nel progetto più ampio della Provincia “Corridoi ecologici di pianura”, ricompreso nel Programma triennale Lavori Pubblici 2008-2010. Il progetto complessivo prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale attrezzato con partenza dalle sorgenti del Canale Lorno a Viarolo e arrivo al centro visite dell’Oasi Lipu di Torrile.
Il percorso, con ampia valenza naturalistica, si snoda per diversi chilometri costeggiando il canale Lorno, attraversando l’area dei fontanili e un tratto suggestivo della bassa pianura Parmense fino ad arrivare all’Oasi di Torrile.

Progetto LIFE+ Pianura Parmense
Il progetto (1ml e 145mila euro) partito nel 2009 terminerà nel 2012 e interessa la fascia della provincia di Parma compresa tra l’autostrada A1 e il Po. Questo territorio è caratterizzato dalla presenza di sei Siti della Rete Natura 2000. L’area del progetto interessa direttamente dodici comuni della provincia di Parma.
La Provincia di Parma è soggetto cofinanziatore del progetto (572mila euro) , unitamente alla Commissione Europea che, per ha voluto premiare questo progetto selezionandolo fra gli oltre 700 che sono stati presentati.
I territori che sono maggiormente coinvolti dal progetto sono quelli dei Comuni di Mezzani e di Trecasali.
Saranno realizzati interventi rispettivamente nella Riserva della Parma Morta, dove verranno acquistate nuove aree, e lungo il canale Lorno.
Saranno inoltre effettuati diversi interventi, tra i quali la promozione delle nidificazione di specie a rischio, l’incremento della rete ecologica, la realizzazione di opere di miglioramento ambientale, la riqualificazione e l’ampliamento di alcuni “habitat di alimentazione”.

Progetti ed interventi futuri: un investimento di 1,6 ml di euro
Sono molteplici anche i progetti in corso d’opera o pianificati all’interno dei quali la Provincia di Parma è soggetto gestore e/o cofinanziatore unitamente ad altri soggetti, e per i quali ha attivato risorse. Di seguito vengono riportati i più significativi:
Parco dei 100 Laghi – Progetto caseifici “Il bello del buono”: tutela e valorizzazione della biodiversità e del paesaggio agro-forestale nel comprensorio montano del Parco delle Valli del Cedra e del Parma 447.000 euro (Regione – Provincia – Ente Parco)
Parco Taro – Interventi di miglioramento ambientale per favorire la presenza di specie faunistiche di interesse conservazionistico in aree di pregio naturalistico 250.000 euro (Regione – Provincia – Ente Parco)
Parco Boschi di Carrega – Progetto “Mai più bocconi avvelenati” 40.000 euro (Regione – Provincia – Ente Parco)
Boschi di Carrega – Progetto “Lupo” 250.000 euro(Regione – Provincia)
Riserva Monte Prinzera – “Progetto giardino botanico Prinzera Lotto 2” 108.000 euro (Regione – Provincia)
Riserva Parma Morta – Progetto “Acquario” 55.000 euro (Regione – Provincia – Comune di Mezzani)
Riserva Monte Prinzera – Progetto “Giardino botanico Prinzera Lotto 1” 115.500 euro (Regione – Provincia)
Parco Boschi di Carrega – Misure forestali antincendio 91.000 euro (Regione – Provincia – Ente Parco)
Siti Rete Natura 2000 – Progetti definizione misure di conservazione/piani di gestione dei 210.000 euro (Regione – Provincia)
Parco dello Stirone – Completamento edificio e strutture interne ed esterne centro Parco 48.000 euro.