
23/01/2010
h.13.00
Cittadini più sicuri con un semplice “click” grazie a un dispositivo elettronico di piccole dimensioni, che permette, semplicemente premendo un pulsante, di lanciare un segnale di allarme alle Forze di Polizia. E’ un servizio innovativo per migliorare le condizioni di sicurezza reale e percepita in città che il Comune di Parma sperimenterà a partire dagli inizi del mese di marzo. La sperimentazione inizierà dalle persone più a rischio, gli anziani e coloro che svolgono il proprio lavoro di notte, e avrà un costo di circa 25mila euro, di cui 16.000 a carico del Comune.
Il segnale d’allarme, lanciato via gprs o via sms, attraverso una società di vigilanza privata viene indirizzato alle Forze di Polizia con l’indicazione esatta del luogo in cui si trova, facilitandone l’immediato intervento. L’intervento sarà garantito all’interno dell’anello delle tangenziali del Comune di Parma.
Il progetto sarà gestito dal Settore Sicurezza e dal Settore Sistemi informatici e telematici in collaborazione con BT Enia, in qualità di fornitore del sistema, che affiderà a Ivri la parte di servizio relativa alla ricezione degli allarmi e alla successiva gestione attraverso la comunicazione alle Forze di Polizia.
“Ognuno di noi – spiega il sindaco Pietro Vignali – ha diritto a rincasare la sera, aprire un’attività, passeggiare per le strade del suo quartiere senza paura. Sentirsi sicuri è la condizione necessaria alla vita di una comunità. Per questo la sicurezza è un campo in cui il nostro impegno è grande e con buoni risultati. Oggi anche la tecnologia ci fornisce strumenti utili come le telecamere e le colonnine sos che già conosciamo. Le situazioni in cui ‘click’ può rendere più sicure le persone sono tante. Penso in particolare alle donne, anche per la violenza domestica, agli anziani, spesso vittime di scippi e raggiri, o a chi lavora nelle ore notturne (chi effettua turni, chi lavora negli ospedali, nei locali pubblici…), che si possono trovare in condizione di richiedere un aiuto urgente alle forze dell’ordine. Uno strumento che se usato con grande senso di responsabilità può aiutare a rendere più sicura la vita delle persone”.
“Parma – commenta l’assessore alla Sicurezza Fabio Fecci – ha un livello di sicurezza elevato rispetto ad altre realtà nazionali, ma anche a città confinanti; ugualmente, il Comune vuole dare ai cittadini un ulteriore servizio per rendere la città ancora più sicura. L’apparecchio che presentiamo oggi serve anche per innalzare i livelli di percezione di sicurezza ed è uno strumento innovativo, che sviluppa l’idea dell’utilizzo della tecnologia come risorsa in più da affiancare ai controlli della Polizia municipale e delle Forze dell’Ordine, una sorta di supporto e di ausilio molto importante. Per questo, durante la sperimentazione valuteremo anche ulteriori possibilità tecnologiche, ad esempio l’inserimento di un dispositivo vocale che consenta la comunicazione con la Centrale operativa, per rendere ‘click’ ancora più efficace”.
“Questo strumento – sottolinea il delegato all’Innovazione tecnologica Mario Marini – si inserisce nel più ampio progetto Parma_2.0 di applicazione della tecnologia al servizio dei cittadini, in questo caso della loro sicurezza. Iniziative come questa possono essere poste in essere in quanto Parma si è già dotata di moderne infrastrutture, come i cinque anelli in fibra ottica, l’impianto di telecamere interconnesse e la connessione WI-FI”.
Modalità operative. Il dispositivo di sicurezza personale permette, attraverso l’attivazione del pulsante di emergenza, la localizzazione in qualsiasi momento delle persone che lo portano e di inviare le chiamate di emergenza alla Centrale operativa.
Quando si registra un allarme, la Centrale operativa della società di sorveglianza privata chiama il numero di cellulare collegato al numero del pulsante elettronico, al fine di verificare eventuali falsi allarmi e avvisa la Polizia Municipale.
Nel caso in cui ci sia effettiva necessità di intervento e la Polizia Municipale non abbia nessuna pattuglia disponibile, si provvederà a contattare le altre Forze dell’Ordine.
Le dimensioni ridotte e la facilità di impiego lo rendono adatto anche a soggetti che non hanno dimestichezza con gli apparecchi elettronici o che hanno qualche impedimento fisico.
La sperimentazione. Il Comune sperimenterà il servizio per sei mesi, durante i quali un nucleo di valutazione avrà il compito di verificare sia l’efficacia del sistema che le eventuali criticità.
I cittadini che vorranno fare parte della sperimentazione, potranno fare richiesta al Comune attraverso la partecipazione a un bando pubblico che sarà emanato e adeguatamente pubblicizzato nei primi giorni di febbraio.
Nella fase sperimentale, sono state individuate alcune categorie più a rischio a cui destinare gratuitamente e in via prioritaria, il dispositivo.
Potranno fare richiesta di accesso al bando per la sperimentazione le persone, residenti a Parma, con età pari o superiore ai 65 anni e le persone che svolgono l’attività lavorativa durante le ore notturne sul territorio comunale.
Per la fase di test il Comune metterà a disposizione 100 dispositivi personali di sicurezza.
Le iniziative per la sicurezza del Comune. Il Comune di Parma continua a investire in sicurezza e in prevenzione. Solo nel 2009 si ricordano il rinnovo della Carta di Parma e le ordinanze sindacali per la sicurezza urbana, la formazione del personale di Polizia Municipale, le nuove assunzioni di agenti di PM (attualmente 181), i servizi congiunti con altre Forze dell’Ordine, il rinnovo del parco mezzi e l’acquisto furgoni dotati di torre faro e videosorveglianza, l’estensione dell’orario di servizio H24, il potenziamento del servizio dei volontari della sicurezza, la costituzione del Nucleo antiviolenza, l’ampliamento del servizio dei vigili di quartiere (attualmente 8), e della videosorveglianza (attualmente 167 telecamere), la costituzione del nucleo cinofilo per presidiare aree pubbliche antistanti le scuole dallo spaccio di stupefacenti.