L’Appennino nel mondo

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30/09/2010

Si è appena conclusa la seconda edizione di Orizzonti Circolari – Ambasciatori del terzo millennio. Il progetto, sviluppato nell’ambito di Parco nel Mondo, in collaborazione con le regioni Toscana ed Emilia Romagna, è stato rivolto alle giovani generazioni discendenti degli emigrati che hanno lasciato le quattro province del Parco Nazionale e oggi vivono in tutto il mondo.
I venti ragazzi selezionati quest’anno per il soggiorno alla scoperta della terra dei propri antenati rappresentano sei diverse nazioni: sei vivono in Argentina, tre in Venezuela, otto in Brasile, una in Cile, uno in Uruguay ed una in Australia.
Insieme ai partecipanti dello scorso anno saranno Ambasciatori del Parco Nazionale nelle comunità in cui sono nati, rappresentano la terza e la quarta generazione di italiani residenti all’estero e vivono in aree dove la percentuale di discendenti di emigrati italiani è altissima.
Oltre a parlare la lingua italiana e ad essere originari dell’Appennino, esprimono competenze professionali di tutto rispetto, in alcuni casi particolarmente adatte a sviluppare rapporti con il Parco: tra loro ci sono, ad esempio, un architetto, una biologa ed una giornalista brasiliane, il rappresentante di un consorzio turistico dell’Uruguay, una maestra di sci alpino ed una fotografa argentine, una guida turistica del Venezuela; mentre i più giovani che studiano ancora frequentano facoltà come gastronomia, scienze della comunicazione ed ingegneria.
Il soggiorno iniziato il 5 settembre scorso, ha permesso ai giovani partecipanti di conoscere il territorio dei sedici Comuni che compongono il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, con le sue caratteristiche naturalistiche, storiche, culturali ed economiche, facendo tappa anche nelle vicine città di Parma e Lucca, oltre che alle Cinque Terre con la visita a Manarola e Riomaggiore.
Il compito di questo gruppo, una volta rientrato nelle città di residenza, è diventare portavoce dell’Appennino, realizzando progetti promozionali e diffondendo l’identità di quel territorio che avevano sentito nominare dai nonni, ma che non avevano mai conosciuto di persona. Chi di loro era già stato in Italia infatti, aveva visitato le mete turistiche tradizionali, questa volta invece ha scoperto un’Italia diversa, ma di grandissimo valore, qui in Appennino.
Sono state due settimane dense di esperienze e di emozioni, trascorse tra escursioni in montagna sul monte Sillara, sulla Piera di Bismantova e sul monte Ventasso, alternate a lezioni sulla fauna, e l’economia, a spazi dedicati alla storia e alla cultura come la visita a casa Bertolucci di Casarola o al castello di Canossa e visite alle produzioni tipiche come il Parmigiano Reggiano ed il Prosciutto di Parma.
Giornate molto intense che hanno lasciato ai ragazzi un nuovo bagaglio di conoscenze che adesso desiderano trasmettere alle loro comunità, operando soprattutto nelle associazioni di italiani all’estero di cui tutti loro fanno parte. Prima della partenza infatti hanno consegnato le proposte di progettualità futura, che verranno sviluppate nei prossimi mesi in coordinamento con lo staff di Parco nel Mondo.
Grazie a queste attività il territorio del Parco Nazionale troverà nuovi spazi e opportunità di visibilità e pubblicizzazione nelle sei nazioni in cui risiedono i ragazzi, che hanno sfruttato al massimo l’opportunità rappresentata da Orizzonti Circolari e dimostrano un grande entusiasmo e la volontà di lavorare, insieme ai venti ragazzi che hanno partecipato all’edizione 2009 del progetto, per portare un contributo positivo ad una terra che sentono come la propria casa.
Ecco i nomi dei nuovi Ambasciatori affettivi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano:
Dal Brasile Erika Alberti Grassi, Pedro Andreoli Rezende, Clarisse Boni de Oliveira, Paula Colpo, Monica de Cassia Bonaldi, Samira Freitas Guidi, Meridiey Leite de Melo, Bianca Sassi de Queiroz Pereira. Dall’Argentina Soledad del valle Matula, Rocio Ibarguren Cavalca, Emilio Eduardo Leni, Natalia Mac Intosh, Brunella Piccolo, Maria Florencia Tomaghelli. Dal Venezuela: Antonio Peranzi, Bruno Borsi Mililli e Leonardo Gerulewicz Vannini. Dal Cile Fabiola Venturelli Duch. Dall’Uruguay Sergio Gabrielli. Dall’Australia Jeanette Clabassi.

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