In merito all’aggressione avvenuta in zona stazione, condividiamo il commento di Caterina Bonetti, Assessora con delega a Diritti e Pari Opportunità, del Centro antidiscriminazione LGBTQI+ “Un Arcobaleno per Parma” e dell’Associazione L’Ottavo Colore APS.
Commento dell’Assessora Caterina Bonetti
“Ogni aggressione rappresenta un fatto grave che ci deve interrogare come comunità. Quello che è accaduto ad Anis ferisce Parma tutta, perché colpisce il diritto di ciascuno di noi di essere se stesso, senza paura. Condivido in pieno le sue parole, che ci richiamano alla responsabilità: non è solo una questione di diversità, ma di umanità. Anis ha ragione quando invita a denunciare, ogni voce che si alza contro questi atti vili è un passo avanti per tutta la nostra comunità. Denunciare significa non restare soli e contribuire a costruire una città più giusta e consapevole. A tutti gli omofobi, razzisti e violenti voglio dire chiaramente una cosa: a Parma non c’è spazio per l’odio. Non c’è spazio per chi pensa di poter offendere o ferire in nome del pregiudizio. Costruiamo insieme una società migliore, dove ognuno possa sentirsi sé stesso, al sicuro” ha dichiarato Caterina Bonetti, Assessora con delega a Diritti e Pari Opportunità.
Commento del Centro antidiscriminazione LGBTQI+ “Un Arcobaleno per Parma” e dell’Associazione L’Ottavo Colore APS
“Apprendiamo dai mezzi di stampa dell’aggressione di stampo omofobo avvenuta nella giornata di sabato, quando Anis Smati studente di 24 anni e presidente del Rotaract club Carpi è stato aggredito fisicamente davanti alla Stazione di Parma. Dopo che gli sono stati rivolti insulti verbali in riguardo al suo orientamento sessuale, l’aggressore lo ha poi aggredito fisicamente senza che le persone presenti o limitrofe intervenissero per fermarlo. Un’indifferenza che pesa e a volte può fare la differenza. Le Forze dell’Ordine sono state avvertite dalla vittima, l’aggressore non è stato arrestato ma verrà sporta denuncia. Noi unitariamente condanniamo questo episodio che non è un caso isolato riportando le parole della parte lesa ma è “il sintomo di un problema sociale e umano più grande, che riguarda tutti noi”. Esprimiamo la massima solidarietà ad Anis Smati perché non c’è posto nella nostra città per l’omolesbobitransfobia. Ogni giorno la combattiamo come realtà impegnate sul territorio attraverso formazione e sensibilizzazione. Attraverso il servizio del Centro Antidiscriminazione LGBTQI+ “Un Arcobaleno per Parma”, impegnato dal 2022 a offrire supporto ed uno spazio per le persone dove potersi sentire ascoltate. Attraverso l’associazione L’Ottavo Colore- APS, punto cardine lgbtqia+ del territorio che fornisce uno spazio sicuro per le persone della comunità. Non c’è posto per l’odio in una città dove già da anni è in vigore un protocollo interistituzionale contro l’omolesbobitransnegatività. Per quanto scritto e visibile sul territorio si ribadisce la più ferma condanna dell’accaduto che, va sottolineato, non è un caso isolato.