“Le case al veleno di Bernazzoli”

SMA MODENA
lombatti_mar24

26/04/2012
h.18.30

“Una bella idea quella del candidato sindaco Bernazzoli, tuttora stipendiato dalla comunità quale Presidente dell’Amministrazione Provinciale, ma al contempo piuttosto attivo in campagna elettorale: visto che ogni anno il suo inceneritore – è lui che lo ha voluto – vomiterà 40.000 tonnellate di ceneri (di cui nessuno sa cosa farne) gli è venuta l’illuminazione balzana di infarcirne i mattoni, in modo da celarne la vista ai cittadini”.
Fabrizio Pallini, candidato al consiglio comunale con Parma Unita, critica la soluzione offerta da Bernazzoli riguardo lo smaltimento delle ceneri prodotte dall’inceneritore: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore: peccato, però, che nelle ceneri ci sia il crogiolo di tutti i veleni che la combustione dei rifiuti produce. Le ceneri volanti, quelle cioè provenienti dai filtri, sono considerate dalla legge ‘rifiuto pericoloso’ da gestire con grande attenzione e da collocare in discariche speciali che l’Italia non ha (l’inceneritore di Brescia le manda in Germania). Per quanto riguarda le ceneri pesanti è come pulir casa dalla polvere: farla uscire dalla porta e poi farla rientrare dalla finestra. Così, invece di costruire case sane per i nostri figli, progettiamo il disastro del futuro, case ammalate fin dalle fondamenta, con mattoni intrisi di inquinanti che a causa dalla lisciviazione ced ono le sostanze nel tempo in ambiente.
Un caso clamoroso arriva da Treviso, ma si vede che il candidato, così impegnato a mostrarsi in giro, non ha tempo di leggere i giornali: un immobile, già costruito, viene abbattuto a causa della scarsa qualità del cemento, che poi si scopre anche essere avvelenato da ceneri pesanti utilizzate durante la sua produzione. La proprietaria ora è in causa, per un milione di euro, con i costruttori e con i fornitori del cemento ammalato e fragile. Ed è proprio questa la soluzione che Bernazzoli propone per Parma, la città di cui vorrebbe diventare sindaco: nascondere le ceneri di risulta dell’impianto di incenerimento nei mattoni delle nostre case. Facciamo così: lui costruisce una bella casetta con questi bei mattoni inquinati, ci va ad abitare dentro, e dopo qualche anno, se tutto va bene, noi sposeremo la sua causa…”
“Vogliamo scommettere che si dimenticherà di rispondere? Certi temi, come quello della salute e della conservazione dell’ambiente – continua Pallini -, vanno presi non alla leggera e non ci si può permettere di improvvisare, come ha fatto, in maniera evidente, durante la trasmissione di Tv Parma “Agorà” quando è stato messo all’angolo dal candidato sindaco di 5 Stelle, Federico Pizzarotti. Il suo ‘gancio’ improvviso lo ha fatto boccheggiare, facendogli perdere lucidità. Il candidato dei poteri forti si è messo a balbettare su terrorismi e industrie che riciclano le ceneri: ma quelle del Cornocchio – 100 mila tonnellate – sono sempre là, in attesa delle fantomatiche imprese che ne faranno business.
L’inceneritore va chiuso prima che faccia danno: tutti ci dobbiamo impegnare in una raccolta differenziata di qualità, gestendo i ri fiuti residui con un trattamento meccanico biologico che, oltre a recuperare materia, moltiplica i posti di lavoro: per un posto occupato nell’incenerimento, se ne producono mille tra gestione a freddo dei rifiuti e indotto. Sono dati di un convegno di studio del 2010, organizzato dalla Provincia di Venezia, certamente un ente locale avanti anni luce rispetto al nostro, che, clamorosamente, è ancora guidato da un candidato sindaco che tiene i piedi in due scarpe, insieme al suo codazzo di assessori consiglieri, tremebondi di fronte al rischio di cadere dallo scranno”.
___

Movimento5StelleParma: Il futuro in cenere?

«Evidentemente non è bastato depauperare le casse comunali, ora vogliono persino farci insorgere neoplasie evitabili, banalmente, col riciclo di tutte le materie prime seconde, erroneamente chiamate: “rifiuti”.
«Il nostro gruppo politico ha spiegato dettagliatamente cosa sia la strategia rifiuti zero. Abbiamo iniziato a raccogliere le firme contro l’inceneritore già nel 2006 e dato vita ad un “coordinamento di gestione corretta sui rifiuti”», ricorda Federico Pizzarotti candidato Sindaco. Alcuni giorni fa a TV Parma, Bernazzoli ha sostenuto che l’inceneritore consente di chiudere il ciclo dei rifiuti e la risposta del candidato sindaco Pizzarotti è stata immediata : “La gestione meccanica a freddo dei rifiuti, consente di ottenere la metà di residuo rispetto alle 40 mila tonnellate di ceneri che erutta l’impianto di Iren.
Quindi serve una discarica ben più grande, altro che chiudere il ciclo”. Il candidato del Pd ha risposto sostenendo che le ceneri non sono da considerare scarto, ma sono recuperabili in comparti industriali come i cementifici, intende quindi portare nei muri delle nostre case, tutti i veleni contenuti nelle ceneri tossiche. Non possiamo che segnalare, come già fatto dall’associazione CGR, che le ceneri volanti sono considerate dalla legge rifiuto pericoloso e devono essere stoccate in discariche speciali.
«Da anni proponiamo impianti alternativi all’incenerimento perché, diversamente dai politici irresponsabili, abbiamo fatto quello che qualsiasi cittadino normale potesse fare: informarsi, e scoprire che i medici (medici per l’ambiente, ISDE Italia) hanno chiesto una moratoria contro l’incenerimento e che in Italia si costruiscono impianti insalubri di prima categoria perché sono sovvenzionati immoralmente dal decreto Bersani, Cip 6 ’92, cioè senza i soldi pubblici nessun industriale si metterebbe a costruire mostri come quello di Parma», precisa Nicoletta Paci candidata al Consiglio comunale.
«Aumentando l’inquinamento ambientale con l’inceneritore è probabile che gli anni di aspettativa di vita diminuiscano. Scoprire queste, che sono ovvietà, è banale, lo spiegano persino i manuali di medicina del lavoro che fra le caratteristiche principali da monitorare – comparto aria – vi sono le dimensioni e la solubilità delle polveri. Gli inceneritori producono molte polveri ultra fini che non sono monitorate adeguatamente dalle norme europee perché si preoccupano del peso e non delle dimensioni. Queste polveri causano le nano patologie che possono innescare cancro e malattie cardiovascolari», conclude Marco Vagnozzi, candidato al Consiglio.

MoVimento 5 Stelle
Associazione: Parma in MoVimento


Commenta l’articolo: clicca qui!

___

Iscriviti alla
newsletter
di ParmaDaily!