
15/02/2012
h.12.10
“Negli ultimi mesi stiamo assistendo al proliferare sul nostro territorio di progetti per la costruzione di centrali biomasse e biogas. Un business senz’altro redditizio per il privato, reso agevole da numerosi contributi pubblici, ma sicuramente dal fortissimo impatto ambientale.
Oltre agli inquinanti convenzionali, la letteratura mette in guardia anche da polveri sottili, formaldeide, idrocarburi policiclici aromatici e diossine prodotti da questi impianti. Tali sostanze mettono a repentaglio prima di tutto la Salute Pubblica, ma anche un intero territorio, come quello di Parma, riconosciuto in tutto il mondo come capitale della food valley, grazie ai suoi prodotti dop, Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma su tutti, pilastri del ‘Made in Italy’”.
Roberto Ghiretti, candidato sindaco di Parma Unita, interviene in merito alla gestione dei rifiuti e dello sfruttamento delle energie rinnovabili: “Esiste una legge regionale (L. 51/2007) che stabilisce che nessun impianto biogas può spandere ‘digestato’ (gli scarti prodotti da queste centrali) su territori di produzione di prodotti dop. Eppure – precisa Ghiretti – da Felino a Sala Baganza, da Soragna a Trecasali, sono in fase di autorizzazione numerosi impianti; i cittadini, comprensibilmente, si indignano, mentre i vari Enti territoriali si rimpallano le responsabilità su un caso che può mettere a serio rischio la salute dei cittadini e l’eccellenza dei nostri campi: l’agricoltura è nel nostro dna, non possiamo correre il rischio di vedere i nostri terreni fertili trasformati in grandi letti dove far marcire i prodotti agricoli per alimentare queste centrali”.
“E’ evidente, quindi, che l’emergenza non è rappresentata dal solo termovalorizzatore di Ugozzolo, struttura sulla quale, peraltro, nutriamo vive perplessità – riflette Ghiretti -. La politica deve saper programmare e vigilare affinché il business dei privati non vada a scapito degli interessi di tutti.
Oltre all’inderogabile divieto che andrà posto sulla combustione di rifiuti provenienti da fuori provincia e scarti plastici, l’attenzione dovrà essere rivolta soprattutto alla raccolta differenziata: se saremo capaci di lavorare bene, può salire fino al 70% nei prossimi cinque anni”.
“Abbiamo il diritto, da cittadini, e i il dovere, da amministratori, di vederci chiaro. La gestione dei rifiuti e lo sfruttamento delle energie rinnovabili rappresentano una sfida decisiva che la politica, ad ogni livello, globale e locale, è chiamata ad affrontare.
Sono problemi che riguardano tutti, perché toccano la Salute Pubblica, ma in maniera particolare Parma, che rappresenta il meglio della tradizione agroalimentare italiana. Non siamo contro a prescindere, siamo per una politica del fare bene delle cose utili, nell’interesse di tutti e non di qualcuno. Tali problemi – conclude il candidato sindaco – vanno affrontati con competenza scientifica, analisi, studi e buon senso. E con l’ascolto dei cittadini”.