Da diversi mesi si parla del progetto del presunto Polo Logistico in zona Ghiaie di Medesano; tuttavia, le finalità dell’iniziativa non sono ancora state pienamente chiarite.
Legambiente si è attivata in questi mesi insieme al Comitato spontaneo di Medesano, ad Europa Verde Parma, Possibile Parma e diverse associazioni del territorio per sensibilizzare i cittadini e l’Amministrazione Comunale affinché venga salvaguardata questa importante area agricola.
In questo momento così delicato per la decisione di attuazione del progetto, chiediamo in primo luogo chiarezza da parte del Comune di Medesano, nei confronti dei cittadini del proprio Comune ed anche verso gli abitanti dei comuni limitrofi (Fornovo Taro, Collecchio, Noceto) che in caso di insediamento di un polo logistico potrebbero vedere crescere esponenzialmente il traffico di mezzi pesanti lungo le proprie strade.
Alla luce dei fatti drammatici recentemente accaduti nella nostra Regione siamo ancor più motivati a fare presente in modo perentorio quanto possa essere negativo continuare a cementificare e devastare il suolo agricolo. Stiamo continuando a pagare le conseguenze di una politica non lungimirante che mira a occupare suolo in modo indiscriminato, nonostante sia vigente una legge regionale che dovrebbe tutelare il territorio.
Concretamente l’amministrazione comunale di Medesano è chiamata a decidere in merito alla richiesta di variante urbanistica in zona Ghiaie a Medesano, una superficie agricola di 30 ettari, per la costruzione di tre grandissimi manufatti vocati alla logistica ma di cui mancano ad oggi notizie certe ed ufficiali, sia riguardanti lo scopo, sia la destinazione d’uso. Tutto questo si inserisce però in un progetto politico più ampio che vede istituzioni e alcune realtà economiche coalizzate per realizzare in quel territorio una zona logistica che potrebbe essere a servizio del porto di La Spezia con tutte le conseguenze che questo comporta.
† Il Cristianesimo e l’idolatria in Messico e in Perù (di Chiara Allegri)
Quello che sembra chiaro è che la Provincia di Parma in primis sarebbe favorevole ad un insediamento di una zona logistica in quel territorio e che la legge regionale di tutela del suolo è stata approvata con deroghe importanti che consentono ai comuni, in questo periodo transitorio, molta libertà d’azione.
In questo quadro in Comune di Medesano è chiamato a decidere; al momento nessun esponente della giunta medesanese ha reso pubblica la propria posizione su questo devastante intervento che prevede la cementificazione in questa importante area ubicata in prossimità del Parco Regionale del Taro e all’interno del territorio nominato dall’Unesco come Riserva MAB della Biosfera Appennino Tosco-Emiliano.
L’iter burocratico, che prevede la concessione dei permessi, vede attualmente il parere positivo da parte della Provincia di Parma. Da parte dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia dell’Emilia-Romagna (Arpae) è pervenuta invece una richiesta di chiarimenti al comune di Medesano in merito alla finalità dell’intervento e rimarca che nel caso si trattasse zona logistica sarebbero necessari ulteriori studi riguardanti in modo particolare l’impatto del traffico veicolare sulle strade del territorio, il rumore e più in generale una valutazione di impatto ambientale. Il Comune di Medesano risponde ad ARPAE, in contraddizione con le dichiarazioni e le evidenze emerse in questi mesi, che “Dagli atti depositati presso il comune di Medesano NON vi è riferimento a -Polo Logistico-, in quanto le attività che si andranno ad insediare non sono definite”. Quali sono le reali finalità dei proponenti del progetto? Vi sono benefici per la collettività?
Legambiente sollecita l’Amministrazione Comunale di Medesano a promuovere un’informazione pubblica coerente e puntuale verso tutti i cittadini del territorio attraverso un incontro aperto a tutti.