
28/02/2010
18.20
A nome del Gruppo del PD e mio personale, ringrazio i firmatari del documento, che ha il difetto – se così posso dire – di essere “datato”.
L’allarme per la democrazia in Italia, infatti, è alto da tempo.
L’appello non è comunque tardivo, perchè l’involuzione antidemocratica è ancora arrestabile, sempre che la coscienza civile e l’opinione pubblica si risveglino e reagiscano con determinazione, come invita a fare l’appello commentato.
Oggi siamo di fronte, per l’ennesima volta, al Cavalier Berlusconi, che, con tono “dipietrista” (nell’accezione negativa con cui questo aggettivo viene usato dal PDL), accusa i PM di essere “talebani”, solo perché la Cassazione, nel processo Mills, stando alle notizie dei giornali, ha riconosciuto la sussistenza della corruzione in atti giudiziari, ma non ha condannato il presunto corrotto per l’intervenuta prescrizione del reato.
E solo perché, con le indagini fiorentine, i PM hanno messo in evidenza un sistema clientelare devastante sul piano sociale ed economico, quand’anche non fosse penalmente rilevante (decideranno i Giudici: art. 27 Cost.).
Un sistema, che vede protagonisti uomini di primo piano della galassia governativa e pidiellina e che il Cavaliere ha ridotto a questione di alcuni “furfantelli”, così sostanzialmente non condannando l’accaduto, non prendendo le distanze e, quindi, di fatto, difendendo quel sistema: in nessuna – vera – democrazia attuale, questo sarebbe stato possibile.
Il documento è, peraltro, apprezzabile anche per la sottolineatura della cesura democratica riguardante le politiche economiche dell’attuale governo, che a tutto si ispirano, tranne che ai valori costituzionali (in specie artt. 2 e 3 Cost.) e che consentono che la crisi economica accentui le ingiustizie sociali, le emarginazioni e la negazione dei diritti fondamentali della Persona, a partire dalla famiglai, dal lavoro e dalla casa.
Se i sottoscrittori lo consentiranno, l’appello verrà pubblicato sul sito www.ilmioconsiglio.it.
Giorgio Pagliari
Capogruppo PD