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31/08/2010
h.10.00
In merito alle accuse a me rivolte dal Consigliere Provinciale dell’IDV Zilli, e da altri, riguardo alla interrogazione sulla macellazione islamica da me presentata all’Amministrazione Provinciale, vorrei ricordare che, fortunatamente, viviamo in uno Stato democratico in cui, se qualcuno se ne fosse dimenticato o ne ignorasse la tipicità, esiste la libertà di pensiero, di coscienza, di parola, di uguaglianza tra uomo e donna, la tolleranza, la libertà di culto e soprattutto una costituzione che a differenza della legge islamica non è incompatibile con la convenzione dei diritti dell’uomo.
La Lega Nord non smetterà mai di chiedere, a modo nostro, ossia democraticamente, il rispetto delle nostre tradizioni, delle nostre idee e della nostra storia. Riguardo infine alla convivenza pacifica e all’integrazione i Leghisti sono e saranno sempre disponibili al dialogo ma vogliamo ricordare che non si tratta di atti dovuti ma guadagnati con il reciproco rispetto e con la ferma condanna di ciò che è estraneo ad uno Stato democratico e soprattutto lesivo delle libertà individuali e dei diritti e doveri spettanti a ciascuno di noi.
Dove sono invece quelle folte schiere di animalisti che fino ad oggi ci hanno fatto credere di essere convinti e quasi quasi ci sono riusciti, sono scesi in piazza contro ogni minimo abuso verso gli animali.
Hanno urlato allo scandalo e alla vergogna e quasi fatto scomparire gli animali dagli zoo;
hanno sbraitato contro gli spettacoli circensi ed anche qui hanno fatto cambiare molte abitudini;
hanno cercato di impedire le gare dei cavalli e dei cani, hanno ancora di più fatto grandinare denunce contro il Palio di Siena;
sono riusciti a far realizzare un referendum per abolire la caccia ed anche se non sono riusciti nel loro intento, hanno certamente reso molto difficile la vita ai cacciatori;
si sono spesso introdotti in ambienti in cui ci sono animali da pelliccia e da laboratorio, liberandoli, senza rendersi conto che li hanno condannati lo stesso ad una morte diversa da quella che gli sarebbe toccata;
hanno fatto cambiare le leggi che prevedevano l’uccisione degli animali randagi, tramutando la morte nella detenzione nei canili lager, ma almeno li hanno tenuti in vita;
hanno inscenato manifestazioni contro chi porta le pellicce, le sfilate, i grandi magazzini e gli importatori, insomma hanno fatto battaglie di civiltà, andandone fieri e vantandosene, ma incredibilmente e vigliaccamente sono rimasti per anni, nella più totale indifferenza davanti alla macellazione rituale che le comunità islamiche adottano in Italia soprattutto verso gli agnelli, anche se tali rituali sono fuori dalle leggi che tutti gli altri debbono rispettare e non soltanto in occasione delle “feste del sacrificio” ma sempre durante tutto l’anno, perché il modo originario di macellare la carne nei paesi di provenienza, è frutto di usanze tribali che radicano nella Bibbia e risalgono a millenni addietro. Eppure si sono trasferiti qui da anni, ma sembra proprio non abbiano nessuna voglia di adeguarsi ai costumi italiani.
Invece tutte queste persone, compresi i buonisti a tutti i costi, gli intellettuali sempre pronti e scattanti a scendere in piazza quando si tratta di andare contro il governo Berlusconi,m quelli che tollerano la differenza, anche se questo significa chiudere gli occhi davanti alle discriminazioni nei confronti delle donne, non trovano di meglio che lanciare accuse di razzismo a chi non la pensa come loro. Ma non è più razzista chi vorrebbe frontiere aperte ed accoglienza per tutti i disperati del pianeta, costringendoli però a vivere in condizioni disumane, ai margini delle nostre città? O non è più razzista chi sfrutta tramite cooperative consenzienti, tanti lavoratori extracomunitari, pagandoli poco, senza garantire ferie ne malattia in caso di necessità, facendoli vivere in sette otto per stanza, in condizioni igienico-sanitarie ridotte al minimo, come moderni schiavi? Ma forse questi datori di lavoro, professando spesso simpatie sinistrorse hanno una specie di patente di democraticità. Fa molto politically correct avere il cuore a sinistra ma il portafoglio a destra!!!
Il Consigliere Zilli tra l’altro mi invita a pensare al mio Paese; io penso al mio Paese e lo amo profondamente e per quello soffro nel vederlo annacquare la conoscenza della sua storia, delle sue origini e cultura, diventando come un albero senza radici o peggio ancora la pattumiera d’Europa.
Pier Angelo Ablondi
Consigliere Provinciale Lega Nord – Padania