“L’omofobia non deve mai passare sotto silenzio”

01/08/2012
h.13.20

ParmaGaily, la finestra sul mondo gay, lesbo, trans e bisex di Parma. 

Non si può che condannare il gesto omofobo che ha colpito nei giorni scorsi una giovane coppia gay che passeggiava davanti al Teatro Regio. Un’aggressione inaccettabile per una città e per un Paese che si definiscono civili e che merita tutto il biasimo possibile. Biasimo pubblico, perché il silenzio nei confronti di chi nega la dignità e la libertà altrui rappresenta un’ulteriore offesa, forse anche più subdola e pericolosa”.
Così si esprime Patrizia Maestri, segretaria generale della Cgil di Parma, a proposito dell’episodio che ha coinvolto sabato scorso i due ragazzi minorenni vittime di sputi e insulti da parte di un gruppo di coetanei che stazionava sui gradini del Teatro.
E ricorda che la Cgil, insieme a Cisl e Uil di Parma, è impegnata da tempo per favorire una cultura della parità e del rispetto delle diversità all’interno dei luoghi di lavoro.
Non a caso è in dirittura di arrivo la firma di un protocollo di intesa con l’Unione Parmense degli Industriali per rafforzare e ribadire l’impegno reciproco a favorire la parità di trattamento in azienda, sia per quanto concerne l’occupazione che le condizioni di lavoro e di carriera fra le persone, con specifico riferimento anche all’orientamento sessuale.
Una discriminazione che finisce per essere alimentata dall’indifferenza e dalla paura di esporsi e che proprio per questo – conclude Patrizia Maestri – non deve mai passare sotto silenzio”.

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01/08/2012
h.18.00

Esprimo la mia ferma condanna per il vergognoso e intollerabile episodio di omofobia avvenuto sabato scorso a Parma. Due ragazzi sono stati insultati e aggrediti solo perché passeggiavano in centro mano nella mano, in segno del loro amore. La politica e le istituzioni non possono tacere, perché indifferenza in questi casi significa corresponsabilità.
Simili fatti non possono essere accettati, perché frutto di odiosa intolleranza e ciechi pregiudizi. Occorre investire di più, a cominciare dalla scuola e dagli spazi di aggregazione, affinché la cultura omofoba, sessista e razzista venga contrastata e, aspetto questo decisivo, estirpata alla radice con azioni concrete di prevenzione.

Thomas Casadei
Consigliere regionale PD
Commissione Parità

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