
29/07/2013
Non si deve sottovalutare la problematica delle razze animali in estinzione.
L’ultimo esemplare di lucertolone del Sudan non potendosi accoppiare è costretto a ricorrere all’autoerotismo… e le occhiaie ne risentono.
Willy Signori e vengo da lontano è un film del 1989 diretto dal regista Francesco Nuti.
Il film è uscito nelle sale italiane il 20 dicembre 1989.
Willy è un giornalista di cronaca nera. Ha una fidanzata bella ma arcigna, ed un gruppo di amici ben solido. Ha inoltre un fratello bloccato sulla sedia a rotelle, che gioca spesso e volentieri a fare la vittima, provocando litigi furiosi.
Una sera al volante Willy si scontra frontalmente contro un’altra vettura che viaggia contromano, il cui conducente, in stato di ubriachezza, muore. Dai medici dell’ospedale viene a sapere che il poveretto ha una giovane compagna, peraltro incinta.
Questa si presenta al giornale in cui Willy lavora accusandolo di essere l’assassino del compagno, e lui, sentendosi moralmente responsabile dell’accaduto, la va a trovare promettendole aiuto, ma lei non vuole ascoltarlo, e lo sbeffeggia facendo l’esatto contrario di ciò che egli le chiede.
Nonostante tutto, Willy continuerà a prendersi cura di lei trascurando lavoro e affetti facendo nascere in lei un sentimento, ma scatenando così la reazione della fidanzata, che con una scusa parlerà con la ragazza e, dietro lauta ricompensa in assegno (che la ragazza, sdegnata, getterà nel water), la “convince” a sparire.
Willy, dopo averla cercata invano, trova l’assegno nel water e capisce tutto, piantando la fidanzata e partendo col fratello per un viaggio in Nordafrica tanto a lungo vagheggiato.
Qui, sotto il sole implacabile, ritrova la ragazza con cui fa appena a tempo a dichiararsi, prima che le doglie la costringano in ospedale.
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