“La governabilità ora è possibile”

SMA MODENA
lombatti_mar24

30/03/2013
h.17.30

I problemi del nostro Paese sono tanti e tali da non poterci permettere di perdere altro tempo. Con una mossa a sorpresa, il presidente Napolitano ci ha riportati sulla strada delle riforme e della governabilità, togliendo al tempo stesso la foglia di fico a Pdl e Movimento 5 Stelle: due formazioni che fino ad oggi hanno usato la crisi politica per fare speculazione pre-elettorale ed eliminare dallo scacchiere un Premier che sarebbe diventato troppo d’azione per entrambe, quindi difficilmente disarcionabile.
Ora dovranno dimostrare al Paese che gli interessi di Grillo e Berlusconi vengono dopo quelli di 4 milioni di disoccupati senza risposte a più di un mese dalle elezioni, dopo le esigenze di un’economia che ci ricorda che anche il 2013 sarà sotto il segno della recessione.
Bene ha fatto il Pd a mettersi subito a disposizione di una ripartenza rapida, dimostrando che il senso di responsabilità e di rispetto per la condizione di chi sta peggio sono nel dna del nostro partito.

Patrizia Maestri
Deputata PD

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30/03/2013
h.20.00

La decisione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di costituire un gruppo di dieci saggi con l’incarico di verificare la possibilità e creare le condizioni per la formazione di un nuovo governo è positivamente accolta dal senatore Giorgio Pagliari.
“Chi si stupisce della scelta di Napolitano – afferma Pagliari – e tale stupore sembra emergere dai commenti di provenienza politica e non, dimentica che il Presidente ha sempre avuto come stella polare della sua azione la Politica, cioè il dovere di dare un governo responsabile al paese, ed è sempre stato lontano, nel corso del suo mandato, dalla politica – partitica, quella che ha vissuto il suo peggior momento tra il 2008 e il 2011.
L’Italia – dice in sostanza Napolitano in piena sintonia con l’opinione della Gente – ha diritto ad un governo, perché la situazione socioeconomica lo impone. Prendendo atto che la strada maestra per la formazione del governo, cioè l’accordo con le forze presenti in Parlamento, è interdetta dallo stato dei rapporti tra queste ultime, il Presidente ha “rovesciato il tavolo”, in sostanza dicendo che, se ci saranno convergenze programmatiche significative, su queste sole convergenze nascerà, senza nessuna abiura politica da parte di nessuno, ma sulla base della ”agenda Napolitano”. E’ il governo del Presidente! Un governo che, sia chiaro, avrà un senso e una utilità e non si limiterà, come si sente dichiarare dall’ideologo Cinque Stelle, alla legge elettorale e alle questioni del sistema istituzionale ma affronterà il nodo socio economico. Il governo del Presidente non è voluto infatti da Napolitano per facili scorciatoie, ma per dare risposte al paese reale: i costi della politica si riformano in 3 ore, smettiamola di pensare che, eliminati questi, l’Italia diventi florida e giusta. Sono riforme necessarie, ma non saranno queste a fare ripartire l’Italia”.
Una scelta dunque che Pagliari giudica, nelle condizioni attuali, inevitabile. “Difficile non condividere e non apprezzare, tenuto conto dello “stato dell’arte”, nello stesso tempo, una volta di più, lo Statista Giorgio Napolitano – prosegue Pagliari – Difficile non sottolineare che – indirettamente ma non meno chiaramente – Napolitano “fa giustizia”, primariamente, delle deliranti e irresponsabili dichiarazioni di Grillo, mettendolo con le spalle al muro e ammonendolo in ordine al fatto che l’assunzione di responsabilità politiche non consente di giocare e indulgere alla demagogia, ma impone la responsabilità del fare nei confronti degli elettori e del paese”.